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La vita privata di un pubblico idiota: storia del mio io

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di Giuseppe Genna

L’equivoco che permette un’ascesi in piena contemporaneità è questo: datemi dell’idiota. Sono un tizio sospetto. Aumentate l’attenzione a un plausibile narcisismo che si dispiega nell’orizzontalità di una vita che pare intensa e che invece è ordinariamente alienata. Non ogni esistenza è alienata, ma la mia sì.

Le doppie vite di Chuck Barris e Enzo Tortora #1

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di Tiziano Scarpa

“Tutti i personaggi pubblici hanno una ‘doppia vita’: la loro e quella che la gente pensa che abbiano.”

Enzo Tortora, Cara Silvia. Lettere per non dimenticare.

Viaggio in Argentina #4

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di Antonio Moresco

Lunga passeggiata con Nic per le strade pedonali del centro, mentre Laura e Giovanni sono in un caffè alle prese con una signora che era l’accompagnatrice ufficiale di Borges e amica di Silvina Ocampo, e deve mostrare delle vecchie fotografie a Giovanetti, che vuole riprodurle. Io non ho potuto nascondere segnali di insofferenza, come un animale che si senta in trappola. Ho salutato in piedi questa signora e me la sono svignata con Nic.

I tedeschi già lo sanno

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di Tiziano Scarpa

I tedeschi lo sanno già che non siamo tutti come lui.

Questa è la copertina del libro Berlusconis Italien – Italien gegen Berlusconi, pubblicato l’anno scorso dall’editore berlinese Klaus Wagenbach: vale a dire l’Italia di Berlusconi – l’Italia contro Berlusconi, una raccolta di interventi di 24 autori italiani su (ma soprattutto contro) Silvio Berlusconi.

Gli scrittori italiani che hanno più di 50 anni sono puri carrieristi?

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di Tiziano Scarpa

Vorrei commentare questa frase di Helena Janeczek pubblicata in Per Pontiggia II:

“Quelli che vengono dopo per anagrafe – Tabucchi, De Luca, Vassalli ecc. – non sembrano includere nei compiti di uno scrittore qualcosa che vada oltre allo scrivere.”

Per Pontiggia II

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di Helena Janeczek

La testimonianza che mi ha mandato Diego de Silva – pezzo pubblicato sul “Mattino”, ma Diego ci teneva che avesse vita più lunga e meno ufficiale – mi ha acuito una sensazione che avevo da giorni.

Per Pontiggia I

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di Diego de Silva

Nel dare la notizia della morte di Giuseppe Pontiggia, un nostro telegiornale, dedicandogli un breve servizio, ha informato il pubblico che uno dei più apprezzati libri dello scrittore venuto improvvisamente a mancare s’intitolerebbe “Vite di uomini illustri”.

Viaggio in Argentina #3

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di Antonio Moresco

Visita all’edificio dalla ex Biblioteca National, quella di Borges, perché Giovanni vorrebbe fare delle fotografie dei luoghi borgesiani. Qui ce ne sono molti. Entri in un vecchio caffè dalle pareti di legno tutte incise e istoriate dai temperini e vedi appesa una fotografia di Borges seduto di fronte a Sabato, su un pavimento a scacchi…

Viaggio in Argentina #2

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di Antonio Moresco

Scendiamo. I vestiti me li sono rapidamente cambiati nel cesso dell’aereo, perché sono partito che era pieno inverno e qui invece è piena estate. Ritiriamo i bagagli con la biancheria estiva. Libri non ne ho portati, solo le poesie di John Donne, perché mentre si viaggia non si possono fare lunghe letture in prosa, ma solo brevissime immersioni intense in qualcosa che sia concentrato e pieno di visione e pensiero… Le leggerò di tanto in tanto, se potrò, nei ritagli di tempo tra un viaggio e l’altro, e se alcuni versi mi colpiranno in modo particolare li trascriverò qui, per farne partecipi anche voi.

Viaggio in Argentina #1

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di Antonio Moresco

Che cosa sta succedendo in Italia? Ogni giorno notizie più incredibili e vergognose del giorno precedente. Tutta la macchina dello stato in mano ai peggiori squali e demagoghi che hanno comperato le cosiddette istituzioni a prezzi di saldo. Nessun manifesto listato a lutto sui muri delle nostre città e dei nostri paesi, con l’elenco delle sempre nuove prepotenze perpetrate da questo governo votato da maggioranze-minoranze narcotizzate, ottuse, egoiste. Ogni volta sembra che si sia toccato il fondo della vergogna e invece c’è sempre qualcosa di peggio. La misura sarà mai colma? Quando mai sarà colma? Cosa deve ancora succedere perché sia colma?

No comment

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di (si fa per dire) Tiziano Scarpa

Trascrivo da una pubblicità apparsa sul quotidiano “Libero” il 24 giugno 2003, pag. 10. Neretti e sottolineature sono così come appaiono nell’originale.

“BERLUSCONI TRA I GRANDI DEL SECOLO”
Valori e cultura nella società globalizzata

Blackout e business energetico

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di Carla Benedetti

Non sono tutte uguali le proteste contro le interruzioni di energia di ieri.
C’è chi protesta contro l’interruzione senza preavviso, con l’implicito sospetto di un’operazione ad hoc.
E c’è chi protesta affinché questo governo si decida finalmente a creare nuovi centrali nucleari. Ecco alcuni materiali utili per leggere il messaggio dei Blackout.

Oggi è morto Pontiggia

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di Raul Montanari

Oggi è morto Giuseppe Pontiggia. Io voglio, anzi devo dire una cosa su di lui. Per due terzi vi sembrerà una stronzata; il terzo finale forse vale la lettura di quello che lo precede.

L’io in rete. Tra desiderio d’immortalità e spartizione del capitale simbolico.

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di Andrea Inglese

Ecco che ritorna. La vecchia questione. Puntuale ed elusiva come una cometa. La sua orbita che ci torce il collo, annunciandosi ogni volta con rinnovata urgenza: “A che punto siamo con l’identità?”oppure “State pronti con l’io!”

Literaturistan

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di Massimo Rizzante

Noi tutti che viviamo nella “superpotenza mondo” siamo diventati molto sensibili al richiamo delle differenze.
Il Far West planetario della produzione e del consumo rende uniformi tutte le civiltà.

Il blog è il paradiso

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di Carla Benedetti

Marsilioblack mi ha scritto: gli hacker usano nicknames ma non sono funzionali al potere. La categoria di autore è estranea alla rete.
Dario mi ha scritto: viva l’orizzontalità, almeno qui! Se mi firmo dario anziché quiqueg, cambia qualcosa?
Molti hanno scritto: quello del nickname è un falso problema.
Ora dico io qualcosa.

Concittadini

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di Tiziano Scarpa

Sono le otto del mattino. Ho preso un treno alle sei. Sonnecchio nello scompartimento. Mi godo il viaggio in prima classe che mi verrà rimborsato dagli organizzatori del convegno. Un giovanotto piuttosto basso, in giacca e cravatta, legge il giornale.

Un sogno leghista

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di Roberto Saviano

“Spara, spara!”
“Ma a chi cazzo sparo, è notte, qui è tutto nero.”
“Appunto: spara dove vedi nero, più nero è, più spara! Muoviti che scappano, muoviti che li perdiamo, spara.”

TELECOMmedia

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di Dario Voltolini

Ho appena composto il 187, perché per tutto il giorno non sono riuscito a connettermi usando la benedetta Alice, l’ADSL della pregiata TELECOM (o di chi per essa, visto che non si capisce più niente di chi è chi).

Esilio (recensione)

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di Dario Voltolini

Dubravka Ugresic, Il museo della resa incondizionata, trad. dal croato di Lara Cerruti, Bompiani 2002, pagg. 335, ? 16,00

Il libro si apre con una fotografia in bianco e nero molto deteriorata in cui si vedono tre donne in un fiume. La didascalia dice: “Fotografia di bagnanti sconosciute. Scattata sul fiume Parka (Croazia settentrionale) all’inizio del Novecento. Autore ignoto”.

Perché i bloggers usano nomignoli di copertura?

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di Carla Benedetti

Sommario di questo intervento:
Riprendo “Bloggers, siete peggio di Liala! ” di Tiziano Scarpa
L’autocensura non è solo nei contenuti, ma nella rinuncia al peso dell’identità .
Il blog pullula di Io docili, leggeri, interscambiabili.