di Davide Mano
Uscite fuori, guardate:
Gli schiavi si stanno sollevando,
Una mano coraggiosa sta seppellendo
Nella sabbia l’oppressore
“In tempi oscuri, quando uno stato costringe il suo popolo alla sottomissione, arriva il momento in cui il poeta non può accettare il silenzio. I coraggiosi poemi di Shabtai perforano la cupa oscurità di Israele come un raggio laser. Shabtai scrive in ebraico , ma parla in nome di tutti gli oppressi.” – Tariq Ali
Quando la poesia si scaglia contro il popolo, lo fa per scuoterlo a reagire, a ribellarsi alla brutalità cui è sottomesso, a mantenere fede ai valori morali in cui crede e che lo Stato disattende. Quando c’è bisogno di denunciare gli abusi del potere, la poesia sente l’obbligo di captare, registrare, fotografare, riportare, senza omettere nulla. In tempi bui il poeta parlerà dei tempi bui, usando occhio vigile, critico, impietoso, puntando il dito sui veri nemici della politica, sul degrado morale che inquina l’operato dell’uomo.