di Gemma Gaetani
«Sì, immaginavo di avere ancora la bronchite, me la sento, non faccio altro che tossire, ma almeno adesso la tosse è secca… Eh, ha visto? Proprio sullo zigomo… No, non mi sono bruciata, non so cos’è, credo il freddo. Nei giorni scorsi non ho messo niente sulla faccia, creme, tonico, niente, avevo altre cose da fare. Eh, lo so che ci si dovrebbe curare prima di andare dal medico… Ho la pelle delicata, questo freddo me la scuoia. Ma no, non m’è caduto niente sopra, glielo direi! No, non m’ha nemmeno graffiato nessun gatto, me lo ricorderei… Boh, dottore, non lo so proprio, presumo il freddo, l’altra mattina mi sono svegliata e avevo questa specie di ferita. Mi bruciava. L’ho guardata a lungo, cercando di capire cosa fosse. Poi era tardi, dovevo andare in ufficio, frugando di corsa ho trovato dei cerotti per le vesciche, di quelli che vanno tenuti finché la vescica non guarisce, e ce ne ho messo su uno. Nei giorni successivi il bruciore è passato, ma quando l’ho tolto ho notato che la ferita era sempre lì, più liscia ma pure più larga, in effetti sembra un’abrasione. Ah, mangiano la pelle quei cerotti. Eh, oh… Non lo sapevo, pensavo di far bene».