di Andrea Inglese Anche per Giuliano Mesa il dialogo con l’opera di Beckett non è episodico, ma coinvolge procedimenti e risorse fondamentali del progetto poetico. Fin dalla raccolta I loro scritti, uscita nel 1992, Mesa pare elaborare in un suo modo personalissimo una costante della figurazione beckettiana: il corpo smembrato e derelitto.
di Andrea Inglese Diversi sono i poeti italiani, in cui è possibile rintracciare un’influenza puntuale o un’affinità più generale rispetto all’opera di Samuel Beckett. Ma per nessuno di questi autori si può parlare, come avviene nel caso di Gabriele Frasca e di Giuliano Mesa, di un rapporto frontale e consapevole con l’intera esperienza letteraria beckettiana.
Cercare forme. L’opera e l’eredità di Giuliano Mesa
Convegno internazionale – Alma Mater Studiorum, 15-16 giugno 2023
Programma | Aula V - Via Zamboni 38
15 giugno...
di Lorenzo Mari Nella preparazione della traduzione di Trilce di César Vallejo, recentemente pubblicata da Argolibri, sono tornato più volte in direzione di un incontro che avevo
di Giorgio Mascitelli
Se, come è stato scritto ( da Paolo Zublena in Alfalibri n.5 supplemento ad Alfabeta2 n.13, ottobre 2011), Giuliano Mesa è stato...
Poesie 1973-2008, La Camera Verde 2010, pp. 424, € 38,00.
Daniele Claudi
«». Ecco, l’esperienza poetica di Giuliano Mesa (1957-2011), ora disponibile in questo volume dalla...
di Andrea Inglese
Quali prove ho, che Giuliano Mesa sia uno dei maggiori poeti italiani viventi?
Dico questo perché, in poesia, la confusione dei valori è...