ornella tajani

314 articoli scritti
Ornella Tajani insegna Lingua e traduzione francese all'Università per Stranieri di Siena. Si occupa prevalentemente di studi di traduzione e di letteratura francese del XX secolo. È autrice dei libri Tradurre il pastiche (Mucchi, 2018) e Après Berman. Des études de cas pour une critique des traductions littéraires (ETS, 2021). Ha tradotto, fra vari autori, le Opere di Rimbaud per Marsilio (2019), e curato i volumi: Il battello ebbro (Mucchi, 2019); L'aquila a due teste di Jean Cocteau (Marchese 2011 - premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012); Tiresia di Marcel Jouhandeau (Marchese 2013). Oltre alle pubblicazioni abituali, per Nazione Indiana cura la rubrica Mots-clés, aperta ai contributi di lettori e lettrici.

“Ferrovie del Messico”, il romanzo massimalista italiano, Bolaño, la morte

di Fabrizio Maria Spinelli
Le recensioni che finora ho letto di "Ferrovie del Messico" hanno tutte un gran pregio: non dicono niente. Ripetono che si tratta di un libro importante (ok, usano un’aggettivazione meno cauta), ne riassumono in parte la trama [...], e poi elencano quelle quattro/cinque caratteristiche per cui il romanzo appartiene a quel genere che solitamente chiamano opera-mondo

Su “My People. La mia gente” di Oodgeroo Noonuccal. Intervista a Margherita Zanoletti

di Sara Elena Rossetti
Intervista a Margherita Zanoletti, curatrice di "My People. La mia gente" di Oodgeroo Noonuccal

Dentro una frase di Chris Marker

di Ornella Tajani
Ricevo da Serena questa frase, tratta da "Sans soleil" di Chris Marker, che non avevo mai visto e che ho guardato subito dopo. La trovo magnetica, nei giorni successivi continuo a rileggerla, ad attraversarla, quasi che nello spazio di poche righe possa prendere corpo una verità fondamentale, il senso stesso di un’esistenza

Mots-clés__Mare

di Paola Ivaldi
Il mot-clé di febbraio è: Mare [Charles Trenet, François Truffaut, Sandro Penna]

L’estate di Sophie: “Aftersun” di Charlotte Wells

di Daniele Ruini
Accolto positivamente alla Semaine de la critique di Cannes 2022, Aftersun è un piccolo gioiello: un’opera malinconica e intensa, capace di trasmettere in maniera indelebile le emozioni attraverso le quali passa il rapporto tra una bambina e il suo giovane padre durante una vacanza estiva.

Il calcio in camicia nera: “Mondiali senza gloria” di Giovanni Mari

di Daniele Ruini
Chissà se gli appassionati di calcio si sono mai chiesti che ci fa una maestosa torre sulla sommità dei distinti dello stadio Dall’Ara di Bologna... E qualcuno avrà mai notato che il Franchi di Firenze, se visto dall’alto, rivela una struttura a forma di D?

L’ossessione di Szafran per il filodendro

di Ornella Tajani
Nella primavera del 1966 il pittore cinese Zao Wou-Ki presta il proprio atelier parigino al collega Sam Szafran

Il segnalibro di Rimbaud

di Ornella Tajani
Nel 1954 è stato rinvenuto il manuale di grammatica usato da Rimbaud a scuola. Dentro c'erano il suo nome, delle frasi-monito che gli diceva il padre e un paio di esercizi svolti

Il gatto nel burro

di Charles-Louis Philippe
Boyaud, il macellaio, non solo era alto, ma era anche grosso. Occupava un sacco di posto in città. Lo si notava da lontano, non solo per il suo volume, ma anche per il suo colore. Era rosso. I suoi capelli erano rossi, come quelli di tutti i rossi, ma di simile alle guance c’era soltanto il fuoco. Quando passava vicino a un fienile, gli gridavano: "Non avvicinarti. C’è della paglia".
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