mariasole ariot

229 articoli scritti
Mariasole Ariot ha pubblicato Essendo il dentro un fuori infinito, Elegia, opera vincitrice del Premio Montano 2021 sezione opera inedita (Anterem Edizioni, 2021), Anatomie della luce (Aragno Editore, collana I Domani - 2017), Simmetrie degli Spazi Vuoti (Arcipelago, collana ChapBook – 2013), poesie e prose in antologie italiane e straniere. Nell'ambito delle arti visuali, ha girato il cortometraggio "I'm a Swan" (2017) e "Dove urla il deserto" (2019) e partecipato a esposizioni collettive.  Aree di interesse: letteratura, sociologia, arti visuali, psicologia, filosofia. Per la saggistica prediligo l'originalità di pensiero e l'ideazione. In prosa e in poesia, forme di scrittura sperimentali e di ricerca. Cerco di rispondere a tutti, ma non sempre la risposta può essere garantita.

La Catabasi vorticosa della memoria. Una conversazione poetica con Andrea Donaera

di Chiara Donnini
Ho imparato questa tensione tra smarrimento di sé ed esposizione lirica in uno dei miei romanzi preferiti: “Un uomo che dorme” di Perec – al quale queste poesie devono molto.

Marta Vive

di Bruno Barbera
Le lettere non andrebbero mai aperte, bisognerebbe rispettare il riserbo e il vincolo dell'inchiostro che non avrebbe mai voluto denudarsi sotto forma di parole intellegibili, mi dico quando penso.

Tundra e Peive

di Francesca Matteoni
È certamente una fiaba. Anzi, è l’incontro e la rielaborazione di molte fiabe: Il pifferaio di Hamelin, Hansel e Gretel, Peter Pan, i miti della selkie e alcuni racconti sciamanici.

Lettere dall’assenza #6

di Mariasole Ariot
Non beccare, dicevi diventa la tua lingua, fornifica un linguaggio, dicevi non credere a chi dice che è scomparso. Ma cosa diventa una lingua se non ha papille?.

Scatole cinesi

di Giovanna Daddi Perciò non si muove. Poco prima si muoveva, fino a qualche giorno fa: si muoveva fin troppo. Entrava nelle stanze, aprendo una porta dietro l’altra, come scatole cinesi infinite.

Defrost: esorcismo e universalità del dolore

di Fabio Ciancone
È la paura che porta il soggetto a congelarsi, a rimanere inerme di fronte al proprio terrore; è la stessa paura che impedisce di distaccarsi dalla “colonia”, come viene chiamata nel testo, «un’aggregazione strutturata: gerarchizzata, instabile, tumultuosa»

OSTRAKON – Alessandro Ghignoli

Estratti dal libro Ostrakon di Alessandro Ghignoli, Anterem Edizioni, 2022 ...

Francis Scott Fitzgerald il sognatore

di Stefania Brivido
Un sognatore vive la propria vita possedendo delle aspirazioni, dei desideri e cercando di realizzare se stesso, ma i personaggi di Fitzgerald, per quanto siano sognatori, finiscono per autodistruggersi

Bianciardi. Una vita in rivolta

di Franco Ferrarotti
Non ho avuto la fortuna di diventare un suo amico, non ne abbiamo avuto il tempo. Ma l’ho incontrato di persona, a Ivrea, quando si trattava di metterci d’accordo per un suo articolo sui minatori della Maremma e la tragedia di Gavorrano per la rivista di Adriano Olivetti «Comunità».

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