Giorgiomaria Cornelio

230 articoli scritti
Giorgiomaria Cornelio è nato a Macerata nel 1997. È poeta, scrittore, regista, performer e redattore di «Nazione indiana». Ha co-diretto la “Trilogia dei viandanti” (2016-2020), presentata in numerosi festival cinematografici e spazi espositivi. Suoi interventi sono apparsi su «L’indiscreto», «Doppiozero», «Antinomie», «Il Tascabile Treccani» e altri. Ha pubblicato La consegna delle braci (Luca Sossella editore, Premio Fondazione Primoli), La specie storta (Tlon edizioni, Premio Montano, Premio Gozzano) e il saggio Fossili di rivolta. Immaginazione e rinascita (Tlon Edizioni). Ha preso parte al progetto Civitonia (NERO Editions). Ha curato, per Argolibri, l'inchiesta letteraria La radice dell'inchiostro. La traduzione di Moira Egan di alcune sue poesie scelte ha vinto la RaizissDe Palchi Fellowship della Academy of American Poets. È il vincitore di FONDO 2024 (Santarcangelo Festival), uno dei direttori artistici della festa “I fumi della fornace” e dei curatori del progetto “Edizioni volatili”. È laureato al Trinity College di Dublino.

Massimo Riva: «chi vuol vedere il mondo nuovo?»

di Massimo Riva
È uscito per Einaudi il saggio Giochi d’ombra. Preistoria curiosa della realtà virtuale di Massimo Riva, libro imporante per rendere conto delle complesse genealogie che si celano dietro quelle che liquidiamo banalmente come "tecnologie" dell'attualità...

L’oblio è sempre un male?

di Matteo Bianchi
Il passato che ossessiona il presente, o meglio, un passato irrisolto che continua a tornare, a bruciare la realtà dei posteri come una brace sepolta ingiustamente. È soltanto una delle chiavi con cui accedere a Virginia nel cassetto (Caffèorchidea, 2024), l’esordio narrativo di Stefano Biolchini.

Erbe madri, pietre magiche e amuleti

di Erika Maderna
Le mani della levatrice declinavano un alfabeto di gesti di antica memoria; il ritmo salmodiato di sapienti liturgie di parola orchestrava i tempi del parto. Ma un altro elemento importantissimo concorreva a completare il prezioso bagaglio delle competenze operative...

Poetiche e politiche dell’intelligenza artificiale

di Niccolò Monti
Se per il Surrealismo la mano che crea può corrispondere immediatamente al linguaggio, per la cibernetica il computer può rimpiazzare mediatamente le funzioni svolte dal cervello. L’ipotesi presuppone un’analogia, secondo cui le macchine e gli organismi sono funzionalmente simili.

Apologia di Maurizio Blondet

di Cesare Cherchi
Cos’è un complotto? Come si distingue tra complotto e Storia? Negli ultimi anni, con l’avanzare del fronte della crisi epistemica le domande han ricevute molte risposte, tutte egualmente deludenti. E se il problema fosse proprio la ricerca di un criterio di demarcazione?

Cosa rimane di questo vocabolario?

di Giorgiomaria Cornelio
«Cosa resta nella stanza suprema dell'uomo, nella corte di cemento dove a tonfi e bocconate moribanda l'oro di ogni proposito? Che cosa sopravvive quando il proverbio è pantano, quando i morti dormono troppo, e ogni lago di giustizia diventa acqua reflua?»

#3 Animali nel cassetto

a cura di Bianca Battilocchi
Nella società dell’eccesso liberalizzato, dei corpi capitalizzati, delle colme discariche – fisiche quanto mentali – e del costante sforzo di rimuoverle dalla nostra vista, qual è il rapporto dei poeti d’oggi con ‘le cose’, soprattutto quelle accumulate e nascoste da tempo nei ripostigli domestici?

Bifo, pensando dopo Gaza: «quel che ci resta della civiltà è solo questo»

«Pensare dopo Gaza significa anzitutto riconoscere il fallimento irrimediabile dell’universalismo della ragione e della democrazia, cioè il dissolversi del nucleo stesso della civiltà» scrive Bifo in apertura a Pensare dopo Gaza, in uscita il 19 febbraio per Timeo.

Tomas Tranströmer: «il geroglifico del verso di un cane»

di Giorgiomaria Cornelio
È uscito per Crocetti Poesia dal silenzio del premio nobel per la letteratura Tomas Tranströmer. Ospito qui alcuni testi estratti dal libro.
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