Giorgiomaria Cornelio

236 articoli scritti
Giorgiomaria Cornelio è nato a Macerata nel 1997. È poeta, scrittore, regista, performer e redattore di «Nazione indiana». Ha co-diretto la “Trilogia dei viandanti” (2016-2020), presentata in numerosi festival cinematografici e spazi espositivi. Suoi interventi sono apparsi su «L’indiscreto», «Doppiozero», «Antinomie», «Il Tascabile Treccani» e altri. Ha pubblicato La consegna delle braci (Luca Sossella editore, Premio Fondazione Primoli), La specie storta (Tlon edizioni, Premio Montano, Premio Gozzano) e il saggio Fossili di rivolta. Immaginazione e rinascita (Tlon Edizioni). Ha preso parte al progetto Civitonia (NERO Editions). Ha curato, per Argolibri, l'inchiesta letteraria La radice dell'inchiostro. La traduzione di Moira Egan di alcune sue poesie scelte ha vinto la RaizissDe Palchi Fellowship della Academy of American Poets. È il vincitore di FONDO 2024 (Santarcangelo Festival), uno dei direttori artistici della festa “I fumi della fornace” e dei curatori del progetto “Edizioni volatili”. È laureato al Trinity College di Dublino.

Fantasma: vedere ciò che appare

di Danilo Maglio
La creazione dell’apparizione coincide, quindi, con lo svelamento dell’invisibile nel visibile, dello spettro nel fantasma. Le modalità attraverso cui, in teatro, accade questo svelamento sono diverse.

I morti reclamano il pianeta

di Giorgiomaria Cornelio
Ovunque si riduce il suolo, non solo qui. Si consuma il governo dei viventi, mentre i morti,          a grandi falcate, reclamano il pianeta. Le cose s'aggregano   a loro, si fanno clima micidiale, gas, forma   di tossica atmosfera.

La distinzione: «alla radice del linguaggio»

di Paris Bordon
Quando la macchina, i dispositivi si saranno sostituiti al soggetto poetico umano, sempre più sofferente per la mancata corrispondenza tra il linguaggio e la propria sensibilità, non si sarà in fondo realizzato definitivamente quel processo di liberazione del linguaggio dall'uomo e dell'uomo dal linguaggio che solo ora può apparirci, nella sua piena luce, come il compimento necessario di tutta la letteratura moderna?

Xun, Simone Pollo e l’Accademia come pratica reazionaria

di Giorgiomaria Cornelio
Ogni volta è molto utile leggere il professore Simone Pollo perché ci dimostra quanto ancora reazionaria sia una parte dell’accademia nell’affrontare processi come Xun; reazionaria ed esclusivamente reattiva (cioè capace solo di reagire, senza immettere forze generative).

Mattia Tarantino: «la coda dell’Ircocervo è una stella di cenere»

di Mattia Tarantino
L'ircocervo di Mattia Tarantino è il nuovo titolo delle Lepri, collana di scritture poetiche che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili.

Carol Ann Duffy: «sono molto vicini a noi, i morti»

di Carol Ann Duffy
È uscito per Crocetti Elegie di Carol Ann Duffy. Ospito qui alcuni estratti dal libro.

Massimo Riva: «chi vuol vedere il mondo nuovo?»

di Massimo Riva
È uscito per Einaudi il saggio Giochi d’ombra. Preistoria curiosa della realtà virtuale di Massimo Riva, libro imporante per rendere conto delle complesse genealogie che si celano dietro quelle che liquidiamo banalmente come "tecnologie" dell'attualità...

L’oblio è sempre un male?

di Matteo Bianchi
Il passato che ossessiona il presente, o meglio, un passato irrisolto che continua a tornare, a bruciare la realtà dei posteri come una brace sepolta ingiustamente. È soltanto una delle chiavi con cui accedere a Virginia nel cassetto (Caffèorchidea, 2024), l’esordio narrativo di Stefano Biolchini.

Erbe madri, pietre magiche e amuleti

di Erika Maderna
Le mani della levatrice declinavano un alfabeto di gesti di antica memoria; il ritmo salmodiato di sapienti liturgie di parola orchestrava i tempi del parto. Ma un altro elemento importantissimo concorreva a completare il prezioso bagaglio delle competenze operative...
Print Friendly, PDF & Email