gianni biondillo

876 articoli scritti
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.

Ci vogliono poveri, Momar

di Romano A. Fiocchi
La scelta della forma ‘romanzo’ e la collaborazione di due autori dalle origini culturali differenti è la formula ideale per coniugare caratteristiche altrimenti in contrasto tra loro, come ad esempio il rigore della ricostruzione storica degli anni Settanta – periodo in cui si svolge la vicenda – con la semplicità quasi primordiale del linguaggio.

Ciao ciao Clarissa

di Francesca Ranza
A Clarissa non importa di uscire bene in foto e la giornalista è preoccupata, molto preoccupata: con questo atteggiamento menefreghista non andrà da nessuna parte.

Parlare col culo

di Daniela Besozzi
Daniela ironizzava spesso sull’ipotesi che io fossi affetta dalla sindrome di Tourette, ma io vi giuro che la mia mente è sana. La ricerca scientifica congettura che la coprolalia sia un indizio di sincerità.

Sotto il cielo del mondo

Gianni Biondillo intervista Flavio Stroppini
Uno dei temi fondamentali del tuo libro è la paternità. Quella all'apparenza negata ad Alvaro, il tuo protagonista, quella che dovrà vivere lui, essendo il tuo romanzo una lettera indirizzata alla figlia che verrà. Credi che oggi sia necessaria una ridefinizione del ruolo paterno?

Al centro del mondo

Gianni Biondillo intervista Alessio Torino
Al centro del mondo che racconti nel tuo "Al centro del mondo" c'è la provincia, sempre meno intercettata dalla letteratura contemporanea: è una scelta estetica o anche politica?

Vent’anni contro ogni ventennio

Immagini di una festa "fragile" raccolte da Gianni Biondillo
Prima di tornare alle nostre faccende quotidiane voglio condividere alcune immagini dalla festa appena conclusa di Nazione Indiana. Sono state dette molte cose, molto belle e molto interessanti. Peccato per chi non c'era :-).

La solitudine pensante della lettura

di Romano A. Fiocchi
Il libro è diviso in due parti: la prima, uno zibaldone dove affiorano «microstorie» per lo più bizzarre ma autentiche, personaggi strampalati, esponenti della «romanzeria nazionale», ballerine di flamenco, luoghi magici. La seconda parte ricostruisce invece il peregrinare che fece Permunian in compagnia della Leica di Mario Dondero tra i luoghi della Resistenza polesani.

Non ce lo meritiamo

di Gianni Biondillo
Qui si confonde l'arte fascista con quella che si è prodotta non ostante il Fascismo. Come se Piacentini e Terragni fossero la stessa cosa. Ma se c'era un architetto che Terragni odiava dal profondo del cuore era proprio Piacentini. Non a caso Terragni non costruì mai nulla nella capitale della retorica imperiale, Roma.

Festival della nuova città

di Gianni Biondillo
dal 21 al 23 settembre si terrà la seconda edizione del Festival della Nuova Città, fortemente voluto dalla Fondazione Giovanni Michelucci. Mi piace qui ricordare la figura di quel geniale architetto. Raccontando come, da studentello, lo incontrai. G.B.
Print Friendly, PDF & Email