davide orecchio

431 articoli scritti
Vivo e lavoro a Roma. Libri: Lettere a una fanciulla che non risponde (romanzo, Bompiani, 2024), Qualcosa sulla terra (racconto, Industria&Letteratura, 2022), Storia aperta (romanzo, Bompiani, 2021), L'isola di Kalief (con Mara Cerri, Orecchio Acerbo 2021), Il regno dei fossili (romanzo, il Saggiatore 2019), Mio padre la rivoluzione (racconti, minimum fax 2017. Premio Campiello-Selezione giuria dei Letterati 2018), Stati di grazia (romanzo, il Saggiatore 2014), Città distrutte. Sei biografie infedeli (racconti, Gaffi 2012. Nuova edizione: il Saggiatore 2018. Premio SuperMondello e Mondello Opera Italiana 2012).   Testi inviati per la pubblicazione su Nazione Indiana: scrivetemi a d.orecchio.nazioneindiana@gmail.com. Non sono un editor e svolgo qui un'attività, per così dire, di "volontariato culturale". Provo a leggere tutto il materiale che mi arriva, ma deve essere inedito, salvo eccezioni motivate. I testi che mi piacciono li pubblico, avvisando in anticipo l'autore. Riguardo ai testi che non pubblico: non sono in grado di rispondere per mail, mi dispiace. Mi raccomando, non offendetevi. Il mio giudizio, positivo o negativo che sia, è strettamente personale e non professionale.

Lazzaro

di Alberto Bartolo Varsalona
Fuoco era la statale, che amici e parenti s’erano portati botti e contro-botti da mezza Palermo: bombe, tuoni che facevano tremare le celle, sbarre e catene al Pagliarelli. Era da poco iniziato lo spettacolo d’artifici, di sbummichiate in su per il buio cielo, fuoco su fuochi, e lampi, e tagli come di tempesta, di malotempo verticale sull’immondo fiume Oreto, ove scorre non acqua, ma melma

Margini (parte 2)

di Alberto Comparini
Quando mi ascoltava il dottor S era una figura ambigua singolare di genere maschile come il φαρμακός che prescriveva sistematicamente ai suoi pazienti più stretti. In questo testo è lui l’uomo destinato a morire prima di essere la vittima dei suoi pazienti

Margini (parte 1)

di Alberto Comparini
Sono un tossicodipendente: un novenario venuto male, soggetto e oggetto di veleni che provengono da ambienti interni ed esterni, un dipendente statale; sono nudo proprio come tutti gli altri di fronte a una porta scorrevole di ultima generazione (una Dura-Glide™ full-energy automated sliding door, the number one selling automatic sliding door in North America). È ora di entrare

Autoritratto dell’artista con pollo

di Giovanni Blandino
Come ultima cosa portai su la tela. Ovviamente si trattava di quel quadro con il pollo del vicino. Come si era fatto pesante! Fu in quel momento che mi chiesi per la prima volta se non stessi dedicando troppo tempo a quel lavoro. Notai infatti che le numerose pennellate, tutte più o meno sovrapposte, avevano inspessito la tela.

Anna Maria Gehnyei: diritto di parola

di Davide Orecchio
Il corpo nero è un’autobiografia che avanza in una successione di quadri. Ogni capitolo una piccola epifania dalla vita di un’italiana di seconda generazione. “È un libro che era nel cassetto da tanto tempo, penso fosse lì ancora prima che io nascessi”

Non siamo mai stanchi

di Fausto Paolo Filograna
Ho già detto che il mio peccato è la dimenticanza. Ma la memoria riguarda il mio corpo e dunque la mia vita attuale. Quando io ricordo io vivo, o rivivo, proprio nel mio corpo — come una zanzara, morta, attraversata da una scossa elettrica rivive il movimento. Non c’è memoria se non nel corpo

La casa e l’elicoide

di Mario Temporale
Il bambino era un oggetto allo stesso tempo fragile e potente, con la sua sola presenza poteva indurre l’adulto a pensarsi debole e inutile

Via dalla pazza folla

di Paola Ivaldi
Tutto così semplice, sarebbe tutto così semplice, se solo riuscissi a sospendere il giudizio, a provare compassione, a perdonare, ad accettare: a partire da me stessa

Incroci

di Alberto Comparini
Le patologie hanno il vantaggio di essere strumenti narrativi, raccontano e si raccontano facilmente, spesso male, ma almeno raccontano qualcosa, si lasciano raccontare
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