davide orecchio

431 articoli scritti
Vivo e lavoro a Roma. Libri: Lettere a una fanciulla che non risponde (romanzo, Bompiani, 2024), Qualcosa sulla terra (racconto, Industria&Letteratura, 2022), Storia aperta (romanzo, Bompiani, 2021), L'isola di Kalief (con Mara Cerri, Orecchio Acerbo 2021), Il regno dei fossili (romanzo, il Saggiatore 2019), Mio padre la rivoluzione (racconti, minimum fax 2017. Premio Campiello-Selezione giuria dei Letterati 2018), Stati di grazia (romanzo, il Saggiatore 2014), Città distrutte. Sei biografie infedeli (racconti, Gaffi 2012. Nuova edizione: il Saggiatore 2018. Premio SuperMondello e Mondello Opera Italiana 2012).   Testi inviati per la pubblicazione su Nazione Indiana: scrivetemi a d.orecchio.nazioneindiana@gmail.com. Non sono un editor e svolgo qui un'attività, per così dire, di "volontariato culturale". Provo a leggere tutto il materiale che mi arriva, ma deve essere inedito, salvo eccezioni motivate. I testi che mi piacciono li pubblico, avvisando in anticipo l'autore. Riguardo ai testi che non pubblico: non sono in grado di rispondere per mail, mi dispiace. Mi raccomando, non offendetevi. Il mio giudizio, positivo o negativo che sia, è strettamente personale e non professionale.

Omaggio ad Alessandro Spina a dieci anni dalla morte (con una lettera inedita)

di Massimo Morasso
Nel carteggio che abbiamo intessuto dal 1993 al 2010, a latere rispetto a quanto andavamo dicendoci l’un l’altro durante i nostri incontri in quel di Padergnone o per telefono, c’è una lettera nella quale Spina mi informava di aver posto la parola fine all’ultimo nodo del suo arazzo narrativo

Il libro islandese

di Enrico Dotti
I libri da tradurre glieli portavano dalla terraferma ogni tre mesi. Traduceva dall’inglese – e questa era la sopravvivenza – e dall’islandese, ma questa è una lingua rara e inumana, esercitata da qualche tecnico stravagante o dai poeti nazionalisti

Tre poesie da “Il contrario di abitare”

di Fabrizio Sani
Mettiamo un mattino come un altro, / fischiettando tra i marciapiedi della tua città / – fosse fine primavera – / tra gli smilzi fili d’aria / che la mia bocca lascerebbe cadere / abbandonassi anche qualche lacrima, / tu cosa raccoglieresti?

Due casi di claudicazione

di Sergio Oricci
In una città dell’Europa dell’Est, una delle tante città di media grandezza che possono essere percepite come grandissime e piene di opportunità da chi ha sempre vissuto in provincia, due uomini camminano in direzioni opposte

Jeannette

di Bea Orlandi
Mi avevano detto che se ne sarebbero andati all’inizio dell’estate. L’ultima volta che ero scesa per prendermi cura dei loro figli, mi avevano chiesto, allora te ne torni a casa per le vacanze, Jeannette? Avevo annuito senza pensarci su

Ninna Mamma

di Federica Rigliani
In casa siamo sempre stati noi due. Una camera ciascuno e la cucina, che odorava di legna e affacciava sull’aia. Lì, quattro galline ovaiole razzolavano tra il basilico e i gerani, compressi nelle latte di pomodoro e addossati tutt’intorno al muro

Il magico potere della danza di comunità

di Paola Ivaldi
La danza di comunità si basa sul coinvolgimento attivo di persone con età e abilità eterogenee e comunque non danzatori professionisti. Il gruppo che siamo noi, infatti, risulta molto diversificato sia sotto il profilo anagrafico, che va dai 25 ai 68 anni, sia per provenienza e interessi

Alcuni metri

di Fabrizio Pelli
Con un tintinnio si rompe il moschettone e lei precipita al chiodo di sotto. La gamba, assediata, rimane fra la parete e il suo corpicino — corpicino che schiaccia l’osso. Si rompe senza un rumore. L’urlo cade, pietra, lungo la parete e rimbalza nella valle

INFORME (una proiezione non mercatoriana)

di Igor Antonio Lipari
Tutte queste crepe; e quanto vaste e ramificate stanno divenendo - ma non lo preoccupano più di tanto, nonostante sembrino allargarsi a vista d'occhio
Print Friendly, PDF & Email