Florinda Fusco: portatemi un cielo adesso
«Io so bene che alla mia collana
manca quel grano che voi chiamate padre»
La casa editrice Argolibri ha recentemente pubblicato il Il compleanno e altre opere di Florinda Fusco. Nel libro, oltre all’inedito Il Compleanno, è contenuta la trilogia Tre opere (Linee, Il libro delle madonne scure, La Signora con l’ermellino).
Ospito qui alcuni testi in anteprima da Il compleanno.
0.5
Il mio compleanno
è
la festa
del patrono
senza
fuochi
d’artificio
né
zuccheri
filati –
il mio corpo
è
la statua
del santo
in processione –
sguardo impassibile,
diretto
altrove.
Un abito
conservato
per l’occasione,
aggrovigliato
di nascite
e di morti.
Il mio riflesso
si piega
verso di me
e mi dice:
«Nasconditi qui
fa silenzio,
in me
puoi
trovare
rifugio» –.
Al centro
di un cerchio
di bocche
sorridenti
e deformate
una candelina,
sempre la stessa,
si moltiplica
e si espande,
una massa stellare
che per sbaglio tocca
la soglia
dell’al di là.
0.20
Lasciate
che viva
nel fondo
dell’acqua –
lasciate
che
il tempo
imiti
il lento
il movimento
delle alghe.
Lasciate
che
tenti
ancora
di parlare
ai pesci.
E se
mi rubate
anche
la parola
non date nome
alla mia bocca
chiusa.
0.26
E
se
la terra
promessa
è quella
su cui
tutti camminiamo,
su quel vassoio,
portatemi
un cielo
adesso.
Mi piace molto questa nuova veste minimalista di Fusco – è un modo nuovo per incarnare il ritmo che nelle precedenti raccolte era organizzato dalle spaziature; ma è anche una rastremazione che rinnova la promessa della poesia come attenzione. L’edizione cartacea di Argo le rende onore, complimenti anche a loro.