Preparazione dell’orda

di Gianluca Gigliozzi

( si tratta  della seconda scena del dramma per sole voci Terrore e miseria nella Terza repubblica.g.m.)

[Rumore di fiamme, sirene, fragore di mezzi di trasporto, piccole esplosioni, voci al megafono che pronunciano parole incomprensibili, poi questi rumori si attenuano e passano in sottofondo, strepiti e riverberi in un ambiente ampio, vociare di più persone, voci gracchianti dalle radioline, schioccare di passi]

 

POLIZIOTTO 1: Ecco, da questa parte!

POLIZIOTTO 2: Qui accomodatevi pure per terra!

POLIZIOTTO 1: Signore e signori, fate un po’ di spazio per favore!

POLIZIOTTO 1: Lei può sedersi qui!

POLIZIOTTO 2: Voi invece potete sistemarvi laggiù!

POLIZIOTTO 1: C’è posto là? Non vedo!

CITTADINO 1: Sì c’è posto per un paio di persone, venite!

POLIZIOTTO 1: Coraggio, da quella parte, su!

CITTADINO 2: Agenti, potreste dirci come va là fuori?

POLIZIOTTO 2: La situazione è sotto controllo, ma non possiamo rischiare per il momento di lasciarvi andare.

CITTADINO 3: Ma quanto prevedete che dovremo restare ancora qua dentro?

POLIZIOTTO 1: Purtroppo non lo sappiamo ancora. Dovrete pazientare ancora un po’.

POLIZIOTTO 2: Per ora non sembrano esserci più problemi, ma per la vostra sicurezza dobbiamo prima essere più che sicuri che una volta usciti non correrete più alcun pericolo.

POLIZIOTTO 1: L’importante è che ve ne stiate tranquilli qui, questo vi raccomando.

POLIZIOTTO 2: Dovete fidarvi di noi e delle forze speciali. Stiamo facendo tutto il possibile per riportare la situazione alla normalità.

CITTADINO 4: Già, ma qui nessuno ci dice qual è questa situazione. Io non ci ho capito nulla!

CITTADINO 5: Molti in effetti non hanno fatto in tempo ad accorgersi di quello che è realmente successo! Tutto troppo rapido!

CITTADINO 6: Io e mio marito ci siamo ritrovati spinti qua dentro senza neanche capire bene come ci siamo finiti.

CITTADINO 7: Si tratta di un attacco terroristico?

CITTADINO 8: E certo che si tratta di un attacco terroristico, se no di che?

[vociare nervoso di malcontento]

POLIZIOTTO 1: No, signori, dovete mantenere la calma!

POLIZIOTTO 2: Non si è trattato di un normale attacco terroristico… le cose sono più complicate.

CITTADINO 7: Perché agente ci sono attacchi terroristici normali e attacchi anormali?

POLIZIOTTO 1: Non è questo il punto, signore. Lo stato delle cose è in via di accertamento, per ora non tutto è così chiaro.

CITTADINO 8: Ma io ho sentito sparare! Che me lo sono inventato?

CITTADINO 9: Io solo pochi colpi, ma ho visto un cassonetto bruciare!

POLIZIOTTO 1: Ascoltate/

CITTADINO 6: Io ho sentito un gran fracasso, tipo rumore di vetri infranti, ma non ho fatto in tempo a vedere nulla!

CITTADINO 5: Con tutte le sirene che si sentivano, io, questi spari e fracassi, se ci sono stati, non li ho proprio sentiti!

CITTADINO 8: Io invece ho sentito sia degli spari che delle piccole esplosioni!

POLIZIOTTO 2: Ascoltate signori, non dovremmo sbilanciarci, anche perché andiamo di fretta e i nostri colleghi ci stanno aspettando all’esterno… però ecco, mi sembra giusto che siate aggiornati un minimo su quel poco che finora abbiamo avuto modo di vedere direttamente o di sapere dai nostri colleghi e dai superiori. Allora, i fatti appurati sono questi. Era in corso una manifestazione di immigrati. Procedeva pacifica e regolare. Ma a un certo punto hanno iniziato a scaldarsi un po’ troppo, ad alzare la cresta diciamo. Ci urlavano contro, ci sputavano, ci tiravano immondizia. Avanzavano minacciosi per cui abbiamo dovuto caricarli, ma quelli, invece di arretrare, hanno iniziato a tirarci sassi, bidoni e pure molotov! Subito dopo si sono dispersi, ma in piccoli gruppi hanno proseguito l’attacco da punti diversi del quartiere, mettendoci in seria difficoltà.

POLIZIOTTO 1: Una vera e propria guerriglia urbana.

POLIZIOTTO 2: In dieci minuti si è scatenato di tutto e di più. Gli interventi delle forze di polizia e delle forze speciali non sono stati rapidi, sono stati ultra-rapidi! Voi non avete fatto in tempo ad accorgervi di quel che accadeva perché il momento più drammatico è durato una manciata di minuti, e ovviamente non ha riguardato questo isolato, ma il corso principale.

CITTADINO 1: Ci sono stati feriti tra i nostri?

POLIZIOTTO 1: Un paio di feriti lievi. Due fotografi, mi pare, che si trovavano proprio lungo il corso, per seguire la manifestazione.

POLIZIOTTO 2: Bene, noi ora però dobbiamo lasciarvi. Speriamo entro un’oretta massimo di potervi venire a riprendere ed accompagnarvi fuori.

CITTADINI 1,2 3,4,5 (insieme ma un po’ sfalsati): Grazie, agenti!

POLIZIOTTI: Dovere!

POLIZIOTTO 1: Solo un’ultima cosa: avete chiamato i vostri cari per rassicurarli? Avete avuto problemi con la linea telefonica?

CITTADINI 1,2 3,4,5 (insieme ma un po’ sfalsati): No, nessun problema.

CITTADINI 6, 7: No, qui prende bene!

POLIZIOTTO 1: Vi chiedo ancora una volta: qualcuno di voi deve assumere farmaci d’importanza vitale entro due ore?

CITTADINI 1,2 3,4,5 (esitanti, insieme ma un po’ sfalsati): No, no, nessuno!

POLIZIOTTO 2: Ok. Bene. Allora noi usciamo. Mi raccomando eh? Niente colpi di testa! Restate assolutamente qui, fermi e tranquilli. Fatevi una bella chiacchierata. Pensate che è un pomeriggio diverso dai soliti. Presto sarete a casa e avrete qualcosa di diverso da raccontare!

POLIZIOTTI:  A tra poco allora!

CITTADINI 1,2 3,4,5 (insieme ma un po’ sfalsati): A tra poco!!

[passi degli agenti che si allontanano, svanisce il rumore delle radioline trasmittenti]

CITTADINO 1: Voglio vedere quanto dura questo “tra poco”!

CITTADINO 2: Già, da quant’è che ci hanno spedito qui dentro?

CITTADINO 3: Neanche mezz’ora!

CITTADINO 2: Ma dài, mi sembravano già due ore!

CITTADINO 4: Sarà l’angoscia che fa sembrare che ne è passato di più.

CITTADINO 6: Non ci entravo da anni in questo posto.

CITTADINO 5: Beh è stato uno dei primi negozi del quartiere a fallire con la crisi.

CITTADINO 1: Vuoto così fa abbastanza impressione.

CITTADINO 2: Quanta polvere!

CITTADINO 3: Speriamo si sbrighino.

CITTADINO 4: Io non ce la faccio a starmene seduto tranquillo, devo farmi un giro.

CITTADINO 5: Datti una calmata!

CITTADINO 6: Per adesso la luce di fuori basta, ma più tardi bisognerà accendere quella elettrica.

CITTADINO 7: Non ci hanno detto niente della luce però.

CITTADINO 6: Non possiamo restare mica al buio.

CITTADINO 1: Magari non ce ne sarà bisogno.

CITTADINO 2: Certo che è una situazione assurda.

CITTADINO 3: Sì è pazzesco.

CITTADINO 4: Chissà come diavolo stanno davvero le cose?

CITTADINO 5: Dici che non ci hanno detto tutto?

CITTADINO 6: Ma sì, sembravano proprio dei bravi ragazzi.

CITTADINO 7: L’importante è che sistemano tutto prima possibile. Non ho nessuna intenzione di perdere il pomeriggio dentro sto negozio abbandonato.

CITTADINO 1: Certo che è assurdo anche che non abbiamo fatto in tempo ad accorgerci di niente.

CITATDINO 8: Parli per lei, signore! Io ho visto abbastanza. Un gruppo di quei figli di puttana me lo son ritrovato alle spalle. Scappavano come forsennati.

CITTADINO 7: Ha fatto in tempo a vedere se erano armati?

CITTADINO 8: Diversi avevano delle bottiglie in mano.

CITTADINO 6: Molotov!

CITTADINO 2, 3: Porca vacca!

CITTADINO 9: Beh, un cassonetto l’ho visto bruciare, potete giurarci!

CITATDINO 4: Si sono scatenati!

CITTADINO 5: Scusate ma voi che siete arrivati per ultimi, avete visto qualcosa di più?

CITTADINO 10: No, veramente noi venivamo da via [//] e abbiamo sentito un po’ di fracasso, ma figuratevi che ci sembrava un concerto!

CITTADINO 11: Sì, allora ci siamo incuriositi e ci siamo diretti verso il corso, ma dopo pochi istanti ci è venuta incontro una pattuglia di teste di cuoio… ci hanno afferrato sottobraccio e in un attimo ci hanno trascinato fino a questo isolato..

CITTADINO 12: Ci hanno consegnato a quegli agenti che ci hanno portato di filato qui… insomma ne sappiamo anche meno di voi!

CITTADINO 7: Quindi nessuno di noi veniva dal corso. Magari poteva aver incrociato la manifestazione.

CITTADINO 5: Veramente io sì, ho attraversato il corso… non ero diretto da questa parte, ma quando ho visto che c’era gente che correva da tutte le parti e che gridava e che c’era un gran baccano, ho pensato di fare una deviazione.

CITTADINO 4: Adesso che ci penso, io avevo notato in zona una certa concentrazione di facce nere, però non ci ho fatto caso più di tanto. Insomma siamo in città, capita! E comunque non mi sembravano tanti.

CITTADINO 7: Magari erano tanti, però tu (scusa se ti do del tu) non te ne sei accorto perché non avevi dato tanto peso alla cosa.

CITTADINO 4: Sì magari erano tanti, non so. Non passo il pomeriggio a contare i neri – o quello che sono – che vedo per strada.

CITTADINO 9: Già non finiresti più, visto che ormai sembra che sono più loro di noi!

CITTADINO 8: Attentato, rivolta andata a male, guerriglia urbana… anche se gli agenti ci hanno detto tutto quello che sapevano – e io penso che sia così –  non starei così tranquillo, se vogliamo esaminare la cosa con un po’ di lucidità…

CITTADINO 10: Vuole dire che là fuori le cose si stanno mettendo peggio di come ci hanno raccontato?

CITTADINO 11: Non creiamo inutili allarmismi.

CITTADINO 8: Non mi riferisco alla situazione che ci riguarda ora, in questo preciso momento, in questo pomeriggio! Mi riferisco alla situazione nel suo insieme, lo capite? Quello che ci è successo oggi è solo una piccola parte di una roba più grossa.

CITTADINO 12: Si spieghi!

CITTADINO 8: Voglio dire che quello che è successo a noi oggi è un episodio di un qualcosa di più grande che ci riguarda tutti e che sta per travolgerci nonostante si continui perlopiù a far finta di nulla.

CITTADINO 9: A far finta di cosa? Io – parlo per me – sono anni che mi sono accorto che questi immigrati, a forza di farli entrare, ci avrebbero portato sempre più casini.

CITTADINO 8: Sì, ma continuiamo a pensare che questi che Lei chiama casini non si sarebbero sommati tra di loro, fino a formare un Casino Enorme, quando invece alla fine si sono sommati e si sommano tra di loro, eccome se si sommano! Non so se mi spiego, caro signore…

CITTADINO 7: Tutti, penso che, come cittadini, siamo consapevoli della situazione pessima, per non dire schifosa, solo che non abbiamo soluzioni.

CITTADINO 8: No amico, io la soluzione ce l’avrei, sono i nostri politici che non ce l’hanno la soluzione!

CITTADINO 6: Per favore, non confondiamo i politici che per anni non hanno saputo gestire la cosa con quelli che ci sono adesso, che invece la cosa stanno provando a gestirla!

CITTADINO 8: Si vede con che risultati!

CITTADINO 6: I buchi da tappare sono troppi, tanti che lei neanche s’immagina, caro signore! Non è facile gestire una situazione così dopo che per anni è stata fatta una politica sbagliata da cima a fondo!

CITTADINO 9: Anche perché hanno, anche questi di ora, comunque le mani legate.

CITTADINO 8: A quelli che ci governano fa comodo averle legate, vi assicuro! Ce l’avranno comunque il loro tornaconto. Invece siamo noi che dobbiamo vedercela direttamente con le conseguenze della loro incapacità ad affrontare questa situazione!!

CITTADINO 9: Non è che non lo sanno come sarebbe meglio fare. È che non possono farlo.

CITTADINO 6: Secondo me fanno abbastanza, considerato tutto.

CITTADINO 8: Sta di fatto che fino a qualche mese fa queste cose, nelle nostre città, non sarebbero mai successe, né a nessuno di noi sarebbe mai venuto in mente che potessero accadere. Dite la verità, ci avete mai pensato che un giorno sarebbero potute accadere cose così?

CITTADINO 1: … beh in effetti…

CITTADINO 2: … proprio in questo modo no…

CITTADINO 7: Uno cerca di tirare avanti, che già è difficile campare in questo paese con sta crisi nera che continua! Se ci si deve mettere anche a prevedere tutti i casini possibili e immaginabili allora stiamo freschi!

CITTADINO 5: Già, ha detto bene, la crisi che continua! alla faccia di quelli che dicono che c’è la ripresa! Ma quale? Ma quando? Ma un contatto con la realtà vera ce l’hanno?

CITTADINO 6: Certo che continua! Ma la crisi viene da lontano. Il problema è che invece di prenderla di petto, con soluzioni ad hoc, si pensa di cavarsela aprendo i mercati e spalancando le porte ai migranti!

CITTADINO 7: In più questi flussi non si è saputo gestirli – ci si faceva belli ad accoglierli –l’umanità, la civiltà, tutto ok, bene – ma poi? Dove li piazzavamo questi qui? E con che prospettive? Ed ecco che ci ritroviamo con questi balordi che si inferociscono…

CITTADINO 10: Forse era meglio sistemare le cose in modo da non arrivare al punto di farli inferocire.

CITTADINO 9: E come, sentiamo?

CITTADINO 10: Beh, ora ricevono meno soldi dallo Stato con questo governo…

CITTADINO 11: La situazione è diventata bollente in certi centri di accoglienza.

CITATDINO 12: In più, togliendo i fondi, si fanno chiudere cooperative che curavano l’accoglienza col pretesto che ci lucravano sopra.

CITTADINO 4: Perché non è vero?

CITTADINO 10: Sarà anche vero, però poi diventa comunque molto più difficile fare qualcosa per mantenere tranquilli i disperati in attesa di tempi migliori per tutti.

CITTADINO 5: E se ci fossimo stufati NOI di mantenerli?

CITTADINO 10: Ormai quelli che sono dentro son dentro; che ci fai, li bruci?

CITTADINO 11: Anche smantellare i campi di accoglienza gestiti da volontari per ristabilire il decoro cittadino, senza offrire delle alternative abitative, è stato un errore tattico che potremmo pagare caro… da allora, se ci fate caso, la tensione è aumentata in quei territori.

CITTADINO 9: Insomma dobbiamo farci andare bene tutto?

CITTADINO 10: Cerco solo di dire che se hai una bomba in casa cerchi di disinnescarla, non di aumentare le probabilità di farla esplodere.

CITTADINO 8: La bomba in casa resta una bomba in casa, giovanotto. Qualcuno di voi vuole una bomba in casa anche se sa che è disinnescata?

CITTADINI 1, 2, 3 (insieme, ma sfalsati): No, certo che no!

CITTADINO 9: Tanto più che nel caso nostro non possiamo mai essere veramente sicuri che sia disinnescata.

CITTADINO 6, 7: Giusto/vero!

CITTADINO 4: E allora che si fa?

CITTADINO 8: Se non si vuole girare la testa dall’altra parte, una la soluzione la si trova. Non si la aspetta da quelli che stanno in alto. Ci si arriva dal basso. E la soluzione è una sola.

CITTADINO 10 (ridacchiando nervosamente): Vuole eliminarli?

CITTADINO 8: Intendiamoci: io non voglio niente che non vogliano gli altri. Non sono un esaltato fanatico che si sveglia la mattina e pensa di aver trovato la soluzione buona per tutti. Io voglio la soluzione che è la soluzione ragionevole per qualunque italiano che ci tenga ancora a questa nazione.

CITTADINO 5: Ma dicono tutti di tenerci, solo che non tutti la pensano come Lei.

CITTADINO 8: E Lei come la pensa, invece, signore?

CITTADINO 5: Io penso che se ci fosse garantita più occupazione e fossimo più tranquilli coi salari non ci sarebbe nulla di male ad accogliere questi che provengono da paesi disgraziati. Ma il problema è che sono arrivati nel nostro, di Paese, a valanghe, e soprattutto nel momento sbagliato. Loro qui non migliorano la loro situazione, né la migliorano a noi, anzi semmai la peggiorano. Non solo perché paghiamo più tasse per sostenerli, ma anche perché forniscono manodopera a basso prezzo e quindi, in un momento di crisi nera, fanno concorrenza agli italiani.

CITTADINO 4: E quindi che soluzione ha?

CITTADINO 5: Sentite io non ho soluzioni, le soluzioni dovrebbero trovarle quelli che mandiamo a governare, o no? Io penso solo che il lavoro deve essere dato prima agli italiani, tutto qua.

CITTADINO 12: Ma molti italiani non sembrano disposti a fare quei lavori!

CITTADINO 5: Forse era così fino a un annetto fa. Ma le assicuro, giovanotto, che con la ripresa mancata o traballante, molti italiani stanno facendo un passo indietro e sono tornati disponibilissimi a fare lavori anche di basso livello pur di avere uno straccio di salario!

CITTADINO 1: Certo che siamo messi proprio uno schifo!

CITTADINO 2: Non vedo una via di uscita.

CITTADINO 3: Già, che ci fai con questi che abbiamo fatto entrare a iosa?

CITTADINO 4: Bisognerebbe trovare un modo per farli filare via.

CITTADINO 6: In Europa non li vuole più nessuno.

CITTADINO 7: L’Unione ci impone di tenerceli e di trattarli pure bene, se no passiamo per razzisti e ci coprono di sanzioni!

CITTADINO 9: L’Europa, bell’affare! Siamo incastrati!

CITTADINO 8: Non resta che rispedirli indietro.

CITTADINO 6: Forse con accordi coi paesi di provenienza…

CITTADINO 8: Ci vorrebbero secoli per risolvere la faccenda cogli accordi… E noi non abbiamo più tempo. Non avete visto? Quello di oggi è solo una parte del fenomeno, ve l’ho detto. Rivolte nei centri di accoglienza e identificazione sono all’ordine del giorno, per non dire delle fughe, di cui non si parla mai abbastanza: centinaia di migranti fuori controllo… ora pure manifestazioni che degenerano in guerriglia urbana. È venuto il momento di darsi una svegliata in questo Paese! E la cosa deve partire dal basso. Sono gli italiani che devono riprendersi in mano il loro destino. Se non capiamo questo siamo fottuti.

CITTADINO 9: Io non sono razzista, ma… devo dire che mi fanno paura… sono davvero troppi e sempre più incazzati. I nostri politici hanno sbagliato a gestire la faccenda? Può darsi, sta di fatto che adesso la miccia è accesa e non possiamo più fare finta di nulla.

CITTADINO 6: La vedo dura: prima che noi italiani riusciamo a metterci d’accordo su decisioni importanti per il futuro nostro e dei nostri figli, non so che miracolo ci vuole…

CITTADINO 7: Se la situazione precipita come sembra, dovremo fare di necessità virtù…

CITTADINO 4: E mettere da parte i nostri soliti egoismi e interessi particolari…

CITTADINO 5: …e finalmente unirci sul serio, come non siamo mai stati uniti!

CITTADINO 8: Il razzismo infatti non c’entra nulla. Non c’entra il colore della pelle. Razzisti semmai sono i governanti che lasciano milioni di italiani nella miseria, quello è razzismo vero!

CITTADINO 10: Anch’io penso che razzismo sia una parola usata a sproposito. La gente è sicuramente stanca di questa situazione, ma temo solo che se iniziassimo a prendere di nostra iniziativa a calci nel culo tutti questi islamici, beh potrebbero incazzarsi ancora di più – questo temo.

CITTADINO 11: I focolai di rivolta potrebbero aumentare…

CITTADINO 12: Già si dice che stiano provando ad organizzarsi tra di loro, con l’aiuto dei centri sociali e di altre associazioni sinistrorse.

CITTADINO 9: Ah, ci manca pure che si organizzano tra di loro! Allora siamo fritti!

CITTADINO 7: Bisogna vedere se è vero però.

CITTADINO 6: E se fosse vero?

CITTADINO 7: Ci sarebbe un pretesto in più per chiudere i centri sociali…

CITTADINO 12: Non volevo creare allarmismi, ma è che non sappiamo quanti sono davvero, e di quante risorse effettive dispongono…

CITTADINO 4: Suggerisci di tenerceli buoni…

CITTADINO 12: Non ho detto questo… però bisogna prima capire meglio la situazione…

CITTADINO 9: Basta che non si perde poi troppo tempo a capire… perché mentre tu stai ancora lì a cercare di capirci qualcosa magari ti ritrovi, scusate il francesismo, un forcone nel culo.

CITTADINO 1: Forse in effetti è un po’ presto per parlare di invasione…

CITTADINO 2: In ogni caso sarebbe un’invasione dall’interno…

CITTADINO 3: Va beh, lui intendeva comunque un qualcosa di organizzato… con una testa…

CITTADINO 4: … un fronte…

CITTADINO 6: Se sono così inferociti non hanno bisogno di essere organizzati più di tanto o con chissà che mezzi o che appoggi… vanno avanti così… tipo orda…

CITTADINO 5: Si organizzassero pure… ma non per far danni, ma magari per rendersi utili e non fregare il posto a noialtri…

CITTADINO 7: Sì, rendersi utili, come no! A spacciare droga, per quello sì che sono utili!

CITTADINO 6: Non sono assolutamente razzista io, ed è vero come diceva il signore che non è questione di pelle. Semmai di cervello. Ora però devo dire che proprio ieri sentivo in TV uno scienziato che diceva che i negri hanno un cervello meno sviluppato delle altre razze…

CITTADINO 10: Sarà vero?

CITTADINO 11: Certo che no! Diceva proprio “razze”?

CITTADINO 12: Se fosse vero sarebbe meglio… un’orda di scervellati si blocca meglio…

[risatine]

CITTADINO 4: Infatti il problema non sono i neri, ma gli islamici, i libici, i magrebini, insomma quelli là, ci siamo capiti.

CITTADINO 6: Pakistani, bengalesi, pure… quasi tutti islamici…

CITTADINO 1: Beh non so se tutti sono islamici.

CITTADINO 4: Ma quelli sono più litigiosi di noi italiani! Figuriamoci poi se riescono a mettersi d’accordo quelli che sono fra l’altro di razze diverse!

CITTADINO 3: Allora possiamo stare tranquilli!

[risate]

CITTADINO 2: Tranquilli tranquilli magari proprio no… però forse ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che…

[rumori forti come all’inizio; i cittadini ammutoliscono]

CITTADINO 8: Non ne sarei poi tanto sicuro…

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2 Commenti

  1. Bellissimo, sei riuscito a condensare tutto, ed è veramente tanto, in un dialogo teatrale molto convincente. Tristemente vero, purtroppo. Soltanto, di non vero c’è che una faccia bianca, la mia, sarebbe fuori del negozio abbandonato con i “pericolosi sovversivi”.

  2. Sulla logica dell’innesco e disinnesco delle bombe riporto la conclusione di un maresciallo dei Carabinieri, intercettata stamattina per caso in una caserma del centro di Roma (uno schermo TV riassumeva il contenuto della “legge sicurezza”; si aggiunga a piacere accento campano): “Vedi che colla chiusura dei centri saranno 20-30mila crimini in meno all’anno!”. L’appuntato, giovane, pareva molto meno convinto.

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Giorgio Mascitelli
Giorgio Mascitelli ha pubblicato due romanzi Nel silenzio delle merci (1996) e L’arte della capriola (1999), e le raccolte di racconti Catastrofi d’assestamento (2011) e Notturno buffo ( 2017) oltre a numerosi articoli e racconti su varie riviste letterarie e culturali. Un racconto è apparso su volume autonomo con il titolo Piove sempre sul bagnato (2008). Nel 2006 ha vinto al Napoli Comicon il premio Micheluzzi per la migliore sceneggiatura per il libro a fumetti Una lacrima sul viso con disegni di Lorenzo Sartori. E’ stato redattore di alfapiù, supplemento in rete di Alfabeta2, e attualmente del blog letterario nazioneindiana.
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