Raccontare il lavoro oggi
Discanto Entertainment Factory presenta
risorseumane/humanresources
quattro letture per raccontare il lavoro oggi
a cura di Stefano Spagnolo
lungomare adriatico – Sottomarina di Chioggia (VE)
Interinali (interanali?), a contratto, co.co.co., job sharing, occasionale e accessorio, a progetto, intermittente, ripartito, job on call, staff leasing, outsourcing, outplacement, somministrazione di lavoro… Sottilmente analogo alla sfera semantica di quello pornografico e infermieristico, il lessico che ridisegna il mercato del lavoro riecheggia un universo retorico concentrazionario, nel quale gli uomini sono legati da vincoli di soggezione più che di subordinazione, dove ad essere esautorata è la propria volontà. Un sistema nel quale il precariato è l’unica divisa da indossare, stabilmente.
Tocca anche alla letteratura occuparsene. Un compito mai trascurato, sin dai tempi di Volponi, Parise, Balestrini. Oggi come ieri, un numero di scrittori dimostra di non temere l’ingaggio con l’inchiesta e la denuncia dentro le stravolgenti trovate delle nuove politiche occupazionali. Il Discanto (Lungomare Adriatico, Sottomarina di Chioggia – VE) propone il giro del mondo del lavoro di oggi in quattro libri della nuova narrativa italiana. Le moderne e antiche forme di alienazione nel tempo della post-new-economy, del job-on-demand: la stretta flessibilità, le ambizioni frustrate e insensate, il lavoro attaccato a un filo, definitivamente, statutariamente instabile. Il lavoro tra i sentimenti, immischiato, frammischiato, spezzettato, frantumato. Il lavoro da cui fuggire.
dissezioni di lavoro
Giorgio Falco ha (già) letto
Pausa caffè, ediz. Sironi
sabato 23 ottobre 2004, ore 21:00
Il telelavoro, i call center; incatenati a un terminale, la meglio gioventù, la meglio schiavitù. Pausa caffè è una dissezione sul corpo del lavoro, dal quale suppura disperazione e tristezza. Il lavoro fatto a fette; strato per strato, lo sbobinamento di una polifonia di voci spezzate, rotti discorsi in presa diretta dalla massa informe dei senzadiritto, schiacciati nelle illusioni mal retribuite, già licenziate.
“Pausa caffè è un libro politico nel quale la politica non è mai nominata, ed è dappertutto”.
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chimichedasballo
Davide Tessari legge
Nordest Hotel, edizioni Robin
giovedì 11 novembre 2004, ore 21:00
Tessari lo descrive a mano libera, il “mitico Nordest”, tra Porto Marghera e Miralanza, tra industria chimica e sballo chimico, significativamente assurgendolo a protagonista implicito di questa notevole opera prima: “Benvenuti nella vecchia terra di Dio e del Lavoro, questa promise land del Denaro e della Lussuria, scaraventata in un pullulare di stronzetti scooterati e wapattivi, che si fumano pezzi da centomila al cellulare, ventenni in 2000 turbodiesel, ragazzine niketrasportate (a 150 euro al paio!) e discoteche audi-servite”.
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lavorare stanco
Ugo Cornia legge
Roma, ediz. Sellerio
giovedì 2 dicembre 2004, ore 21:00
“In un momento di vanità e distrazione” il protagonista-narratore accetta un lavoro presso una grande azienda con sede a Roma. Sono sei mesi di viva non emotività, di percorsi tra piazze e viali, di appartamenti dove sentirsi bene. La città accoglie il tour de force riflessivo-immaginativo di Cornia sulla natura della possibilità, contingente per chiunque, di realizzarsi o irrealizzarsi nel lavoro.
che c#**o me ne frega a me della globalizzazione?
Francesco Dezio [feat. BreadPitt] legge-suona
Nicola Rubino è entrato in fabbrica, ediz. Feltrinelli
giovedì 16 dicembre 2004, ore 21:00
Catene di montaggio. Montati alla catena. Sevizie a intelligenze e anima, dolente aerobica degli operatori alle macchine a controllo numerico (numeri che controllano numeri)…
Il lavoro in fabbrica esiste ancora? La fabbrica esiste ancora? Cosa è accaduto alla fabbrica nella civiltà post-industriale?
Francesco Dezio, supportato dai suoni dei BreadPitt, ci accompagna a forza in un esilarante e tribolato trip dentro i corpi di fabbrica.
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È possibile partecipare alla cena a tema che sarà abbinata agli incontri, comunque facoltativa.
Per info e prenotazioni: cell 340 4058274 e-mail parkdiscanto@libero.it
Discanto Entertainment Factory :: www.discantoentertainmentfactory.com
lungomare adriatico – 30019 sottomarina di chioggia (VE) – tel. 041 490687
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Interessante la “cena a tema”: si mangiano risorse umane?