Maratown

MRTschizzo

incontri on the road

Il 24 ottobre,

dalle ore 00,01 alle ore 23,59

42,195 km di città narrata in 24 ore. Una Milano da leggere a piedi, densa di storie e narrazioni, quella che vogliamo conoscere con la Maratown.  Una Milano che scopriremo, tappa dopo tappa, grazie anche al contributo di ospiti e amici che ce la racconteranno.

Ci accompagneranno nel cammino poeti, come Andrea Inglese, e romanzieri, come Gianni Biondillo e Alessandro Zaccuri, ci parleranno di memoria urbana Orsola Puecher e di storie di guerra e cammino Giancarlo Cotta Ramusino. E poi daremo spazio alla musica a Milano con Giordano Casiraghi, scopriremo le grandi storie olimpiche in forma di audio dramma rivissute nella mente dei protagonisti, Andrea B. Ferrari ci offirà un caffé e ci farà giocare a bocce, stimoleremo una narrazione “social” della città chiedendo il contributo degli ascoltatori di Radio Popolare, Alessio Lega ci canterà la Milano dei grandi autori del Novecento meneghino. Questo, altre sorprese e incontri inaspettati, lungo il sentiero metropolitano che attraverserà circolarmente Milano da mezzanotte a mezzanotte.

Ad accoglierci alla partenza – al Teatro della Cooperativa – ci sarà Renato Sarti, girando in tondo per la città giungeremo 24 ore dopo al Centro sportivo di via Iseo 10. Strada facendo si “farà stazione” nelle biblioteche rionali e nelle realtà associative che ci ospiteranno come pellegrini urbani. Sempre con “quel passo di pianura”, bello da vedere e perfetto per raccontare una città on the road.

Maratown è un progetto di Piacere, Milano e di Sentieri_Metropolitani

Per informazioni: info@piaceremilano.it info@sentierimetropolitani.org

L’evento (vedi la pagina Facebook ) è gratuito, per iscriversi andare qui.

Print Friendly, PDF & Email

3 Commenti

  1. Da poco in terra lombarda mi tuffo in quest’erranza condivisa e gratuita con l’entusiasmo del neofita. Complimenti a chi ha messo in piedi tutto questo e a rivederci a sabato con chi i propri piedi farà fiorire

  2. Un’esperienza urbana, ma soprattutto sociale, solidale, aggregativa, che ci ha portato, uniti e compatti, alla comprensione di una città che non è soltanto il centro patinato e stucchevole, fatto di moda, design e aperitivi, ma – fortunatamente e a tratti inaspettatamente – molto altro. Grazie a Gianni e a tutti coloro che ci hanno accompagnato, ospitato, accolto e rifocillato. Al prossimo anno. Stefania, Matteo & Giulietta.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Il venditore di via Broletto

di Romano A. Fiocchi
Sono trascorsi molti anni ma mi ricorderò sempre di quel giorno gelido di fine gennaio in cui lo incontrai. Lavoravo come fotoreporter da circa tre mesi, mi aveva assunto in prova l’agenzia Immaginazione.

Il cuore del mondo

di Luca Alerci
Vincenzo Consolo lo incontrai, viandante, nei miei paesi sui contrafforti dell’Appennino siciliano. Andava alla ricerca della Sicilia fredda, austera e progressista del Gran Lombardo, sulle tracce di quel mito rivoluzionario del Vittorini di "Conversazione in Sicilia".

Apnea

di Alessandro Gorza
Era stata una giornata particolarmente faticosa, il tribunale di Pavia l’aveva chiamata per una consulenza su un brutto caso. Non aveva più voglia di quegli incontri la dottoressa Statuto, psicologa infantile: la bambina abusata coi suoi giochi, i disegni, gli assistenti sociali e il PM, tutti assieme ad aspettare che lei confermasse quello che già si sapeva.

Spatriati

Gianni Biondillo intervista Mario Desiati
Leggevo "Spatriati" e pensavo al dittico di Boccioni: "Quelli che vanno", "Quelli che restano". Il tuo è un romanzo di stati d'animo?

La fuga di Anna

Gianni Biondillo intervista Mattia Corrente
Mi affascinava la vecchiaia, per antonomasia considerata il tramonto della vita, un tempo governato da reminiscenze, nostalgie e rimorsi. E se invece diventasse un momento di riscatto?

Una vita dolce

Gianni Biondillo intervista Beppe Sebaste
"Rompere il ricatto della trama": credo di non avere mai fatto altro da quando ero un ragazzo. Da una parte perché sono sempre stato dalla parte di chi trasgredisce, e la trama è sempre, anche graficamente, un’uniforme e una messa in ordine, un ordine del discorso.
gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: