Conigli per gli acquisti
di Gianni Biondillo
So già come andrà a finire. Ci saranno gli indignati che diranno: ecco, questa è pubblicità, neanche troppo occulta, vergogna!
Poi i precisetti, che diranno: In Sfiga all’OK Corral di Bartezzaghi sono state codificate delle regole precise che qui non vengono rispettate.
Gli snob: Comunque non fanno ridere.
I seriosi: Così si perde l’autentico spirito critico di Nazione Indiana. Questa è una calata di braghe, una spettacolarizzazione e volgarizzazione della cultura.
Beh, me ne frego. Arriva l’estate e anch’io voglio consigliarvi qualche libro da leggere sotto l’ombrellone.
Eccovi quindi, tirati fuori dal mio cilindro bucato, i miei CONIGLI PER GLI ACQUISTI (in rigoroso ordine alfabetico):
Carla Benedetti
Pavolini contro Calvino
Saggio sull’antipatia del gerarca fascista nei confronti del riformatore elvetico.
Il “radi-mento” dei critici
Atto di accusa che fa il contropelo alla critica moderna. Fondamentale la parte sui “medi attori”: sferzante capitolo sullo stato dell’arte cinematografica italiana.
Gianni Biondillo
Pasolini. Il porco della città
Pamphlet denigratorio sulla vita e le opere dello scrittore bolognese.
Per Cossa si uccide
Thriller sul commercio internazionale illecito di opere del Rinascimento italiano.
Giuseppe Genna
Nel nome d’Israel
Biografia non autorizzata del leader israeliano Sharon.
Non toccare le palle del drago
Manuale di etologia fantastica.
La Grande Madre Russa
(dal best seller francese la grand-mère dorme) Saggio sui problemi respiratori dei nostri anziani durante la calura estiva.
Helena Janeczek
Leziosi di tenebra
Romanzo horror-rosa.
Cyborg
L’esordio nella fantascienza della scrittrice gallaratotedesca.
Franz Krauspenhaar
Avanzi di Baviera
Reportage fotografico degli effetti dei bombardamenti angloamericani nel secondo dopoguerra in Germania.
Le cose con me stanno
Riedizione del noto racconto “la roba” di Giovanni Verga.
Raul Montanari
L’imperfezione
Storia di un fotomodello fallito e del suo enorme naso.
Sei tu a San Siro
Romanzo di formazione di un giovane portiere.
Zio ti sta segnando
Il sequel del precedente. Conosciuto anche come Parenti Serpenti.
Un bacio al pongo
Inchiesta sulle perversioni infantili.
Che coscia hai fatto?
Storia di una rosticceria e del suo giovane apprendista.
Il buio divora l’Estrada
Sceneggiatura di un Horror che ha come protagonista la famosa attrice spagnola.
Chiudi i brocchi
Storia di scommesse, di recinti e di cavalli.
Antonio Moresco
Gli esodi
Istant book sulle assurde condizioni del traffico autostradale il primo agosto.
Canti del Tao 1 e 2
Viaggio mistico di un cantante lirico in estremo oriente.
Scrivere sulla fronte occidentale
Curatela del convegno dedicato ai writer che deturpano le fronti dei palazzi storici.
Giulio Mozzi
La felicità terrea
Poema composto da ossimori.
Il mare naturale
Bibbia dell’ecologismo postmoderno.
Il culo dei morti nell’Italia contemporanea
Perversioni di un giovane becchino.
Sotto i cieli si taglia
(con Voltolini) Le confessioni di uno spacciatore claustrofobico.
Aldo Nove
Covèrt
Antologia (redatta con Montanari e Scarpa) di poesie in dialetto meneghino sugli stenti dei barboni milanesi d’inverno.
Amore mio, finito?
Storia di una donna che non sapeva godere.
La più grande balena Motta della Lombardia
Favola di un pasticcere che voleva entrare nel Guinnes dei primati.
Christian Raimo
Lattex
Romanzo sadomaso.
La qualità dell’aia
Antologia di scrittura contadina.
Tiziano Scarpa
Rocchi sulla graticola
Sfogo caustico di un archeologo pentito.
Vene, zia e un pesce
Poema patafisico surrealista.
Che cos’è questo Fra’ Casso?
Soggetto per un film pecoreccio ambientato in un convento di suore di clausura.
Calmi cazzi d’occidente
Studio sull’effetto del bromuro nelle caserme italiane.
Corvo
Voce della Nuova Enciclopedia Universale Laterza. L’autore ha anche redatto le voci: corbo, corno, corso, corro, corto.
Dario Voltolini
Ricorsi
Saggio su Gian Battista Vico.
11
Sequel del fortunato “10”. La trilogia prevede anche: “la panchina”.
Prima a venire
Storia di una donna dall’orgasmo precoce.
Ora diciamo che tocca a voi. Qualunque altro CONIGLIO è ben accetto. Non vedo l’ora di leggerlo.
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Strepitoso, Jean Blondéll!!! Lascia perdere il Mago Chesterfield, cugino del Mago Copperfield, e continua a scrivere! I soldi li hai già fatti (sulle mie spalle, anche…);ora è tempo di Ombrelloni& Cultura, binomio imprescindibile.
Non saprei veramente cosa consigliare d’altro. Per me è perfetto così. Gli Autori e i Libri ci sono.
andate a farvi un giro su http://www.labranca.co.uk, sezione adelphake.
al confronto siete dei dilettanti.
(tommaso ti amo)
Evvai, non hai deturpato il capolavoro Forme d’onda! Ah ah, e nemmeno le Lettere a nessuno!
Ti sono scappati. Ovvio, sei sconvolto dalla spazialità di Gehry. O dalle birre di Franz?
Però hai sbombolettato Primaverile, sob.
Ci andiamo subito, Donatella. In effetti questo per noi è un secondo lavoro…
Ma, Donatella, Labranca lo adoro anch’io. non c’è giorno che non vada a fare un giro sul suo sito. E’ chiaro che in confronto a lui sono un dilettante.
Però, ammetterai, lui aveva tutta la letteratura a disposizione (una scelta più ampia, cioè), io ho cercato solo di fare la parodia dei libri degli autori che ruotano attorno a NI. Un po’ per dirci: facciamo le cose con serietà ma non prendiamoci troppo sul serio.
Andrea: tutto non si può. Se no a voi cosa resta? ;-)
Perfido Blondell, a questo gioco sei imbattibile ! Anch’io come Franz non riesco a suggerire niente di meglio. Vorrei solo ricordare un titolo eccezionale e non manipolabile (beh, si fa per dire…):
“Cazzi e canguri (pochissimi i canguri)”. Peccato che il testo non sia all’altezza del titolo.
Buon ombrellone a tutti !
Biondillo hai tutto il mio supporto per la parodia letteraria che hai proposto…e secondo me è riuscita bene la decostruzione che dei testi di scarpa hai proposto…i miei complimenti…ti volevo scrivere anche qualcosa su ghery dal mio punto di vista del designer…ma non ci sono ancora riuscito…spero nei prossimi giorni…Saluti. Elvis Meneghel
Biondillo hai tutto il mio sostegno per la parodia letteraria che hai proposto…e secondo me è riuscita bene la decostruzione che dei testi di scarpa hai proposto…i miei complimenti…ti volevo scrivere anche qualcosa su ghery dal mio punto di vista del designer…ma non ci sono ancora riuscito…spero nei prossimi giorni…Saluti. Elvis Meneghel
per Andrea:
Antonio Moresco, Lettere a nettuno.
Prove di contatti subacquei.
Dario Voltolini, Forme d’honda.
Materiale pubblicitario per una fabbrica di automobili.
Mi permetto un piccolo ingresso:
Antonio Moresco
I Canti del Kraus.
(Storia di una dinastia di cantanti, dalle “arie” del tenore Alfredo ai karaoke imbirrazzati dello scrittore Franz)
Grande!
Propongo “54” – Wu Ming
Guida pratica di ars amatoria.
allora anche io ci provo:
“ratte” di christian raimo – racconti di vita di roditori romani.
“cosa voglio sapé”, di tiziano scarpa – le grandi questioni di autore controverso.
“le case come stanno”, di franz krauspenhaar – indagine sulle truffe immobiliari.
“la più grande malèna morta della lombardia”, di aldo nove – la tragica e vera storia del personaggio interpretato da monica bellucci.
“invéntami”, di andrea inglese – poesie in cerca di autore.
Maura, ovviamente l’autore è Wu Minghia!
E vabe’ allora
Matteo Galiazzo – Fargo
paradossale cammino da una sceneggiatura a un romanzo;
Marco Drago – L’amico del pozzo
raccolta di racconti (quasi poemi) sui lunatici;
Chester Brown – Non mi sei mai picciotto
Romanzo che non finisce benissimo sulla resistenza alla mafia.
Chester Brown? e cusa l’è el Chester Brown?
Andre: C.B. è fumettista e non italiano. intedi cioè allargare al mondo i conigli?
Sarà perchè figliano spargendosi in continuazione?…;-)
Scusate, fa troppo caldo. Queste sono così, abbiate pietà.
Dedicata al mio fraterno amico Raul Montanari.
Raul Montanari
Che cosa mi fotto?
(Romanzo rutilante su di un quarantenne che le aveva provate tutte)
E c’è anche il mitico Tiz:
Tiziano Scarpa
Kali Kazzi D’Occidente
(Saggio psicosessuologico sul grave problema del calo del desiderio – e non solo – nella popolazione maschile della civiltà occidentale)
Ora vado a leggermi un libro di Milan Kundera…
Non avevo capito bene, pensavo che fossero conigli su lavori di narrazione, effettivamente Chester Brown immagina sempre narrazioni per immagini. Però così la cosa è molto limitante, non c’è apertura, così sembra quell’infermiera di S. King che amputa e cauterizza con la fiamma ossidrica il suo scrittore preferito (e quindi per metafora la narrazione). Mi sembra che sia come togliere il potere di locomozione all’arte.
Una volta sul forum di maltesenarrazioni intervenne Drago ma si sbagliò a fare un copia incolla. Galiazzo nel post successivo scrisse: Non ti preoccupare, è così che nasce uno stile.
Ma Andrea, io sono aperto, rotto, a qualunque esperienza. Ben venga IL MONDO! (non si è fermato mai un momento… etc.ec.)
Si, è vero, lo testimonio. Con Raul, infatti, io e Blondéll abbiamo in mente una revisione-cover di un suo (di Raul) libro di racconti.
Montanari-Biondillo-Krauspenhaar
In culo al mondo
(novelle per un anno di tre incazzati neri)
Ma siamo al bar? Vedo che qui c’è libertà di sparare cazzate a raffica!! Due gassose ed una birra….grazie…Viva la cazzologica comparata, evviva la letteratura, evviva i titoli rinnovati, prendiamoci tutti per il culo, perchè non siamo nati tutti finocchi?
Gershom, tu si che sei un vero maschio…
Non mi fidavo di dire anch’io le mie coglionate, pardon, conigliate, ma dopo l’intervento di Gershom mi sento quasi autorizzato:
Scarpa
Tocchi sulla graticola
Esperienze di palpate e manimorte di un gruppo sadomaso
Rosa voglio da te
Diario di un daltonico in paranoia
Corto
Biografia di un grande pornodivo, reso famoso dal testo di Calvino Ultimo viene il Corto
Montanari
Che cosa hai, ratto?
Guida veterinaria all’universo delle malattie dei topi
Biondillo
Per rosa si uccide
Cronaca del suicidio di un daltonico scrittore di diari (v.sopra)
Moresco
Santi del caos
Agiografia entropica
Voltolini
Primaverile (uomini nudi al pesto)
Ricettario per cannibali
Mozzi
Il culto dei motti nell’Italia contemporanea
Lexicon dei proverbi attuali
Basta, già così mi vergogno quasi
Perchè non siamo nati tutti finocchi, Gershom? Bella domanda, la tua.
Prova a chiederlo al Mago Otelma…
Shalom, and relax…
dovremo farne una classifica. Alcune di Vins e quelle di Marina sono splendide…
Ohibò ! Poffare ! Ma come si permette il perfido Blondell di smutandare la nobilissima Nazione Indiana e prostituirla a questi infimi livelli goliardico-collegiali ? Vergogna ! Neanche fossimo a metà luglio ! D’ora in avanti, da Biondillo saranno accettate solo dotte dissertazioni su Fidia come precursore del Liberty. E non si permetta di sgarrare, il tristanzuolo, altrimenti sarà condannato a rivedere ogni giorno per trenta giorni consecutivi l’opera omnia di Nanni Moretti (e presentare un totale di trenta saggi sulla stessa, da pubblicarsi a sue spese in almeno 5000 copie).
Beh, Marina Warners, Fabio Viola e Vincent Gallico ci hanno messo la vera classe. Io e qualcun altro siamo stati effettivamente da bar.
Prosit, comunque!
P.s: Riccardo, Nanni Moretti è stato un grande. Poi è scivolato sul parquet della stanza del figlio.
Il più bello di tutti per me indiscutibilmente è “Lettere a Nettuno”.
Sì, “Lettere a Nettuno” sembra uscito da Grammatica della Fantasia di Gianni Rodari.
Scusate, non è questione di essere snob e seriosi – personalmente non sono né snob né serioso -, ma il vostro livello è molto basso, non so se ve ne siete accorti. Accorgetevene.
Hai ragione. Si vede che sei una persona seria. Lo si capisce dalla firma.
Oh, ecco un altro pseudonimo senza macchia e senza paura che con 37 gradi all’ombra non trova niente di meglio che fare il supercilioso ! Ma sarà poi un altro ? O è sempre lo stesso, che si guarda allo specchio di fronte, profilo destro, profilo sinistro, trequarti, ecc. ?
Riccardo, lo sappiamo bene noi uomini di mondo: il paté d’animo è come il roquefort: col caldo “suda”…
il migliore è senza dubbio “i canti del kraus”.
Ma siete impazziti tutti?!?
Gianni, non eri presissimo con il seguito di “Per cosa si incide”, il tuo saggio sulla xilografia lombarda?
No, ora dicono che ha cambiato idea, Gianni: il titolo rimane quello: Per cosa si incide. (Sottotitolo: per la grana) Però è la biografia autorizzatissima della coppia Celentano-Mori. Una storia vera, insomma.
Io credevo si trattasse di Per posa si uccide, un’analisi rivelatrice delfatto che dietro a tanti crimini spietati non c’è che noia e narcisismo.
YAHWWWN!
qualcuno di quegli autori ha scritto un libro sul ghiaccio?
RIDICOLI!
Siete fantastici, ma vorrei introdurre un sottocapitolo: i conigli carrolliani, cioè quelli con una zampa nella realtà e una nell’immaginazione.
Insomma, gli errori autentici.
A questo proposito impossibile non citare (senza farne il nome, anche perché non so se fu colpa sua) il recensore del Corriere che diversi anni fa mi definì “L’autore del romanzo di culto La prefazione”.
Ora, lasciando perdere il sottoscritto, che un romanzo intitolato “LA PREFAZIONE” non solo trovi un editore ma addirittura diventi di culto, è una roba da morire…!
Altro gioiello la trascrizione di un intervento che feci credo nel ’97 al Centro Culturale di Milano (dove stanno i ciellini milanesi colti, insomma). Parlai parecchio del primo romanzo di Tiziano, che era uscito l’anno prima, e quando con gran sussiego e serietà mi misero in mano la sbobinatura dell’intervento, perché lo volevano mettere agli atti di non so che cosa, scoprii che la ragazza che aveva trascritto aveva sostituito ogni volta “Occhi sulla graticola” con “La prova d’articolo”.
Altro titolo per un romanzo di culto, ma di quelli tosti!!! E pure pulp!
E sì che mi sembrava di “articolarlo” bene, il titolo, parlando…
“Papà, papà, ma chi è il dio del mare?”
“Nettuno, figliolo, Nettuno”
“Ma non è pottibile, pa’, qualcuno deve ettere!”
Raul, è bene che tu lo sappia: quando parli ti mangi le parole, non si capisce un cazzo. Anch’io ho sempre pensato che il libro di Tiziano chi intitolasse “la prova d’articolo”. Ogni volta che prendevo in mano il libro mi veniva in mente la tua voce e lo leggevo sempre così! I ciellini non c’entrano, poveretti. Fattene una ragione. Lo sai che ti voglio bene, per me sei un autore di culto. Adoro il tuo LA PREFAZIONE. Nettuno lo ama come me.
Forme d’Onta. Memorie di un timido.
Tanto perché lo sappia anche chi non è del giro: non è vero niente. Raul parla in modo normalissimo. E poi venitemi a dire che Biondillo non è perfido…!
Anzi, legge come un attore. Tipo Alberto Lupo (non Lupo Alberto, eh?)o Arnoldo Foà.
Insomma, chi lo conosce lo sa già, ma bisogna fare chiarezza, comunque!
Coppia di leccaculo tirapiedi! Qui è tutto un magna magna, sempre a fare comunella, a difendervi a vicenda, ha ragione Caillebotte: RIDICOLI!
Parli proprio tu, Riccardo, autore di:
“Il tampax, probabilmente”
(scritto, indovina un po’?, con Montanari)
Storia di una scopata rimandata all’ultimo momento.
e del e-book:
“Due racconti esiziali”
Testo doppiamente dannoso.
dato il titolo del pezzo, e visto che si è parlato di moretti:
La stanza del coniglio.
la straziante storia di un psicanalista di ancona che assiste impotente all’agonia del suo animaletto da appartamento.
Grzzz amcci, Blondlll n bstard figliuttàn! Frrrrr szgniauuu…
Siamo tornati al vecchio discorso sui dialetti!
Gianni, io e Ferrazzi non siamo una “coppia”, soprattutto di quel tipo… Chiarooooo???
Finalmente Raul ha iniziato a parlar chiaro…
Franz, Riccardo… come diceva il vecchio Charles: “ed io fra di voi?” (Dio, come mi sento gaio).
A proposito:
“Canti del Raos”
Agiografia moreschiana in versi, della vita di Andrea Raos.
(o era “canti del Raìs”? Tutti i testi delle canzoni del cantante degli almamegretta?)
Basta con queste sconcezze, Gianni! Te ne prego! E per carità, non mi “toccare” la grande canzone francese, e soprattutto il grande cinema, quello impegnato, molto impegnato, nel sondare i problemi del rapporto di coppia: come ne La Cage aux Folles, con Tognazzì et Serrault. Capito quale?…
una confessione per biondillo: mi dispiace, ma arrivi tardi. io e antonio ci siamo già scambiati libri con dediche scatenate su raos-caos (ho un nome che mi ha dato qualche problema alle elementari – solidarietà a krauspenhaar -, non mi era parso vero di poterlo mettere a profitto); non le riporto per rispetto dell’amico caotico (e perché mi vergogno…).
“(°_°)”/“
Gianni, ti lascio solo per un pomeriggio e arrivi addirittura a farmi una scenata di gelosia ! Io e Franz ci vediamo solo per bere una birra. In pubblico. Su, sorridi: non fare quella faccia da Richelieu. Voglio vederti gaio !
Andrea hai anche la mia di solidarietà. Il mio cognome lo sbagliano sistematicamente. pensa che quando arrivarono le bozze del mio libro in copertina c’era scritto: Gianni BIONDINO!!!
(comunque: e dai, riportale quelle dediche! Tanto qui siamo allo scazzo estivo, non ci legge nessuno). :-) G.
Andrea, ciao. Grazie per la solidarietà. Elementari un disastro. Medie pure. Mio padre lo chiamavano Raus! (Magari è capitato anche a te:-))
Finchè mi mandarono al liceo linguistico. Cominciai a essere capito…
E guarda che Biondolillo (o Gianni Biondillo, famoso playboy ischitano:dal Mattino di Napoli, un giorno qualsiasi da Aprile a Ottobre: “Interverranno alla serata i più bei nomi del jet set partenopeo: Patrizia Pellegrino, Italo Kuehne -una specie di ossimoro-, il figlio di Maradona con Cristiana Sinagra sua madre, Luciano De Crescenzo, Francesco Paolantoni e altri vipss”) non scherzava! D’altronde lui non scherza mai.;-)
Ciao!
C
P.s: Biondillo sta arrivando anche lui a 800 commenti. Comincio a preoccuparmi…;-))
per biondillo. appago la tua curiosità sulle dediche: ad onor del vero, va detto che aveva cominciato lui, con “a raos, il caos” (era il secondo volume). qualche mese dopo è uscito un librino mio, per cui, appunto, ho più che brillantemente ribattuto con “ad antonio, i canti del raos”. ma ora basta, mi vergogno davvero. “(^x^)”
per franz. non apriamo la pagina dei nomi storpiati, ci vorrebbero secoli… ma ti basti sapere che ti invidio il linguistico; io ero al classico, e quelli non della mia classe pensavano che raos fosse un soprannome…
L’unica è raparsi a zero.
Decheratinizzarsi di brutto.
Sicché, fate capire, tenete il conto dei post… se non è estate questa, indios…
Certo, amigo. Yo soy del Mexico ma compriendo anca el linguagio degli indios! Rapamose a zero todos!
Off topic: è ripresa la discussione su Gehry, i toni si stanno accendendo. Tutta colpa di Tonus.
Ok, mi ci provo anch’io.
Simona Vinci
Dei bambini non si fa niente
Istigazione alla sterilizzazione e ad altre pratiche utili a evitare la procreazione
Tiziano Scarpa
Favola dell’afrore inventato
Pamphlet contro le strategie pubblicitarie dell’industria di prodotti cosmetici