Vivo e lavoro a
Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e
Sud, collaboratore dell’
Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese
Focus-in. Spettacoli teatrali:
Do you remember revolution, Patrioska,
Cave canem,
Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori
Osvaldo Soriano Football Club,
Era l’anno dei mondiali e
Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera).
Métromorphoses,
Autoreverse,
Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York,
edizioni La Camera Verde,
Chiunque cerca chiunque,
Il peso del Ciao,
Parigi, senza passare dal via,
Il manifesto del comunista dandy,
Peli,
Penultimi,
Par-delà la forêt. ,
L'estate corsa
Traduttore dal francese,
L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa,
Immediatamente di Dominique De Roux
bellissime le poesie, ma ancora più bello è ascoltarle nella tua voce, dalla tua voce.
sono una di quelle che pensa che la poesia sia impossibile da definire, come critico non valgo di certo niente, ma quello che voglio dire è che non esiste “una poesia” o un genere, uno stile, che esclude tutto il resto delle scritture, delle poetiche e delle poesie; non c’è una poesia “giusta” e una sbagliata; c’è il bello e c’è il brutto, come in ogni cosa, ma andare a determinare la bellezza e la bruttezza di una data cosa, non corrisponde a decretare l’appartenenza quasi a promozione o bocciatura di un testo nell’Olimpo della “poesia”.
Detto questo e detto quindi che io non so ancora cosa sia la poesia, quella giusta, beninteso; ascolto e leggo i tuoi testi, e la peculiarità che in essi vi trovo è l’aderenza dello scritto alla mano, alla voce e alla vita dello scrivente.
come se le cose fossero inseparabili, inscindibili; il che non rende il testo meno “universale”, tuttavia la sua perfezione la si coglie eccezionalmente proprio in questo tipo di lavoro che compi con l’immagine e il sonoro che fanno tutt’uno con il tuo inchiostro. è un po’ come dire che la poesia di Forlani, è Forlani stesso.
non è cosa da tutti, una cosa a sé, qualcosa di diverso.
thanx nat
effeffe