gli EBOOK di Nazione Indiana: La responsabilità dell’autore

Tutto cominciò con un commento. Era in un pezzo di Marco Belpoliti ( Che la festa cominci), una mezza stroncatura al romanzo “Che la festa cominci” di Niccolò Ammaniti. Come spesso capita nei commenti di Nazione Indiana, la discussione prese una diramazione autonoma da quella attorno al libro di Ammaniti. Un commentatore – temptative, il suo nickname – attraverso un link esterno ci metteva a conoscenza della recensione al romanzo fatta da Paolo Nori. Piero Sorrentino andò a leggerla e scoprì in quel mentre che Nori il suo pezzo l’aveva pubblicata per Libero. “Ma Paolo Nori scrive su Libero? Ma veramente?” commentò, stupito.
Il commento appresso, di Andrea Cortellessa, fu, in fondo, quello che fece scatenare l’intera discussione, protratta poi ben oltre i quasi duecento commenti al pezzo di Belpoliti: “Piero, anzitutto condivido il tuo sgomento a vedere il nome “Nori” accanto alla testata “Libero”, non ci avevo fatto caso seguendo il link.” Scriveva Cortellessa, per poi aggiungere: “Spero che Nori, o qualcun altro in grado, possa chiarire.”
Mentre la discussione si animava in rete (chiarire? Perché? E la libertà dell’autore? Conta di più quello che dici o dove lo dici?), nella mailing list interna dei redattori del blog si avvertiva sempre più forte la necessità di ragionare attorno ad un tema in fondo dato fin troppo per scontato (se non colpevolmente sottaciuto): quale era il ruolo dello scrittore – lui per primo, prima ancora del critico, dell’intellettuale, dell’editore, del funzionario, del giornalista, dell’addetto ai lavori – quale la sua responsabilità politica?
Il tema fu preso di petto da Andrea Inglese e Helena Janeczek che, pubblicando sul blog due pezzi di approfondimento, crearono la piattaforma su cui ragionare tutti assieme. E tutti convenimmo, nelle nostre discussioni interne, che occorreva coinvolgere altri autori, esterni a Nazione Indiana, su questi temi, magari, su suggerimento di Giacomo Sartori, attraverso la forma del questionario.
All’elenco delle domande stilate quasi febbrilmente, per non abbassare la temperatura della discussione, risposero in molti, circa una ventina, nel volgere di pochi mesi. Scrittori di orientamento, generazione, retroterra, cultura, approccio, diversissimi fra loro. Qui di seguito leggerete le risposte degli autori da noi interpellati. Alcune sono trancianti, ironiche, sufficienti. Altre appassionate, impulsive, divaganti.
Molti commentatori, mentre andavamo pubblicando le risposte in rete, e molti autori stessi, ci contestavano la caratura delle domande, per quanto alcuni di noi convenissero che era anche il caso di smetterla di credere importanti solo “le domande giuste”. Per come la vedevamo le risposte date erano, e restano, sempre e comunque molto più rilevanti.
Fu proprio Cortellessa, nella primavera del 2010, durante la prima Festa di Nazione Indiana tenuta al Castello di Fosdinovo, a chiudere il cerchio, in una discussione pubblica dove, nel suo intervento, fece notare come – alla prevedibile critica che l’inchiesta fosse fin troppo connotata ideologicamente e con una inevitabile pletora di risposte simili se non addirittura sovrapponibili – ancora una volta la scrittura facesse la differenza. Ogni scrittore, ogni poeta, ogni narratore, portando inevitabilmente con sé la propria voce, aveva risposto, stilisticamente, e perciò in maniera sostanziale, in modo differente l’uno dall’altro. “Stile” cioè, ripetendo le sue parole, “come parte integrante delle risposte.”
Ora sono tutte qui quelle risposte, raccolte e organizzate in questo testo, memoria di una lunga discussione e documento necessario, forse, per comprendere un momento storico difficile, all’apparenza, ma solo all’apparenza, alle nostre spalle.

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8 Commenti

  1. Se “la scrittura fa la differenza”, perché avete smembrato i testi di risposta? Se mi avete presentato delle domande concatenate, perché avete poi “scatenato” le mie risposte?
    Mi pare che il solo effetto di questa operazione sia: diminuire la comprensibilità del tutto.

  2. Ho lasciato il Kindle a Venezia (sono nelle Marche, al momento). Te lo dirò dopo il 15 giugno. Completo il mio pensiero aggiungendo: unico difetto, sono stati pubblicati solo i pareri degli stretti addetti ai lavori, senza alcun riguardo per quelli, spesso non meno interessanti, di follower fuori dal giro. Ma si sa che la tentazione dell’Autorialità è sempre in agguato*-°

  3. il link per la versione pdf deve essere modificato (eliminare la à accentata dal nome del file)

    così funziona:

    http://static2.nazioneindiana.net/wp-content/2012/05/La-responsabilita-dellautore9.pdf

    wget http://static2.nazioneindiana.net/wp-content/2012/05/La-responsabilita-dellautore9.pdf
    –18:49:51– http://static2.nazioneindiana.net/wp-content/2012/05/La-responsabilita-dellautore9.pdf
    => `La-responsabilita-dellautore9.pdf’
    Resolving static2.nazioneindiana.net… 88.198.55.153
    Connecting to static2.nazioneindiana.net|88.198.55.153|:80… connected.
    HTTP request sent, awaiting response… 200 OK
    Length: 479,272 (468K) [application/pdf]

    100%[====================================>] 479,272 477.76K/s

    18:49:54 (476.13 KB/s) – `La-responsabilita-dellautore9.pdf’ saved [479272/479272]

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