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A Gamba Tesa / Michel Bridenne

NìMichel Bridenne per Nazione Indiana

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61 Commenti

  1. Ma insomma, così si dà “un’idea rinunciataria e immiserita della letteratura e della cultura” che stiamo cercando di fare qui su NI!!!!
    ;-)

  2. Gianni il tuo garbato sfottò non coglie il segno: ultimamente prendo l’Espresso per i cd di musica classica ed effettivamente Benedetti e Scarpa scrivono pezzi molto belli, con nerbo, utopici nel senso buono, attenti. Non facciamoci contagiare da certi lit-blog faciloni che liquidano l’intelligenza che è un piacere…

  3. Così ci si rompe il “nesso” nasale. Io avrei aggiunto l’eslamazione di dolore: “Augh!!!”

  4. La “c” che manca dalla esclamazione sarà quella del calcio. E ora mi viene in mente, (chissà perché), la violenza negli stadi.

  5. Raos, se concordi con AB e ritieni gli articoli di CB e TS molto belli, scritti con nerbo e utopici nel senso buono (e dato che l’archivio elettronico de L’espresso è a pagamento), che aspetti a postarli su NI 2.0?

  6. Non capisco, se l’archivio è a pagamento come fa a postarli su Nazione Indiana, dovrebbe comprarli?, e quindi fare pagare l’accesso a NI?
    Tanto vale comprare l’Espresso.

  7. Andrea, quello che non capisco io è perché si dovrebbe comprare l’Espresso per leggere qui gli articoli di due dei fondatori di NI.

    per me la Finanza non li porta al gabbio, i poeti indiani, se pubblicano sotto CC il pensiero TM (non tutto ovviamente, solo il 15% dell’opera in questione).

  8. Ho letto gli articoli di CB e TS in questione e sono d’accordo con ab, ar, k. Credo una soluzione possa essere di chiedere a CB e TS di inviarli a AR, o AI in posta elettronica e così qualcuno potrà postarli. un saluto FF

  9. AR però anche P e non parliamo di D e R o F che ti fanno veramente cadere le braccia. Diciamocelo, AR, ci manca il Male (il giornale) cioè il Bene ( del piacere delle letture a mezzo stampa acquistabile in edicola)
    FF

  10. Andrea B, le recensioni non sono gli articoli di cui state parlando (penso).
    [Ero convinta che Kataweb-libri fosse un indirizzo noto]

  11. Mi riferivo anche alle recensioni, e non conoscevo il link. Ti sono eternamente grato. La mia gratitudine sarà appiccicosa e soffocante, mossa in tutte le direzioni, con scarti laterali, e, precedendoti, renderà i tuoi passi silenziosi :-)

  12. tash, avresti dovuto scrivere: cpt n mzz.
    si giocava a citare il salvi del drive-in, quello di totano-2-preoccupato che voleva esprimersi in codicefiscalese.

    emma, grazie. mo’ ‘l rèst!

  13. Data la mia equanimità, vi segnalo:

    1) innanzitutto l’indirizzo generale di Kataweb libri (utilizzando l’elenco con link sulla sinistra della pagina [in basso] si accede alle recensioni di tutti i giornali-supplementi del Gruppo l’E-La Repubblica)

    http://www.kataweb.it/libri/

    2) la raccolta ordinata delle recensioni di CB (per cercare le recensioni e gli autori delle medesime digitare titoli dei libri e/o nomi dei recensori nello spazio-ricerca a sinistra “Cerca tra le Recensioni”)

    http://www.kataweb.it/libri/lista_recensioni.jsp?keyw=Carla+Benedetti

    3) una videointervista a GB (dalla sezione “Incontri con gli autori” – elenco in alto a sinistra della pagina principale)

    http://www.kataweb.it/spec/home_speciale.jsp?ids=1006984

    E adesso la percentuale al Gruppo L’E-La Repubblica-Kataweb shopping [e magari anche a GB :-)] potrei chiederla io (devolverei tutto a JR di NI, naturalmente :-)

  14. trad.fran.

    B b bi bé
    C c ci sé
    D d di dé
    E e e e
    F f effe èf
    G g gi gé
    H h acca ach
    I i i i
    J j i lunga ji
    K k cappa ka
    L l elle èl
    M m emme èm’
    N n enne èn’
    O o o o
    P p pi pé
    Q q qu qu
    R r erre èr’
    S s esse ess
    T t ti té
    U u u u
    V v vu vé
    W w doppia vu double vé
    X x ics iks
    Y y ipsilon i grec
    Z z zeta zèd
    ET JTD

  15. Comunque io sento da molti interventi che si leggono qui, come manchi una vera tensione intellettuale negli scrittori. Sembra che voi consideriate il tempo che vi è dato per capire il mondo e tutto quello che si può fare nell’arte, come infinito.
    Non è così, il tempo è poco e occorre impegnarsi molto per fare qualcosa.

  16. siamo sotto vuoto pneumatico.
    soli come la particella di sodio dell’acqua nota.
    in realtà dovremmo pensare ogni giorno come fosse l’ultimo.

  17. Senza esagerare. Però sì, pensare al termine evita di essere intellettuali terminali. Una cosa che mi piace di Moresco è che fa sentire la forza di quello che pensa. Come vedere un delfino che fa un salto verticale, parecchi metri oltre la superficie dell’acqua. Sono momenti in cui la forza e l’eleganza stanno insieme.

  18. bisognerebbe avere uno stile letterario per ogni momento,
    uno verticale, uno pregnante, barocco, dilatante, evanescente, come per gli amori …uno per ogni umore

  19. insomma siamo ancora fermi all’insostenibile leggerezza dell’essere (che non si autoconfiguri sempre e comunque come essere-per-la-morte)…

  20. Gli umori platonici, gli umori disperati, gli umori non ricambiati.
    Secondo me, quando la tensione è alta, si può morire fulminati.
    L’umorismo è una forma di impegno radicale e pure etico, va.
    Secondo me. E sottolineo se:
    se
    —-
    :-)

  21. Giancarlo, ma tu sei radicale nella scrittura e nella vita. Però non tutti hanno quell’umorismo lì.

    A proposito, per chi passa, Giancarlo Tramutoli ha scritto un libro bellissimo: “La vasca da bagno”.

  22. Radicali liberi, avevo visto da qualche parte una pubblicità.
    Comunque sono d’accordo con Andrea per Moresco. E rischiando di ripetermi dico: ci sono dei ritorni che possono valere più di certe andate via: Moresco, benedetti, Scarpa, turnate, sta casa – che voi avete costruito- aspett’ avvoie
    effeffe
    ps
    Giancarlo, me lo manderesti il libro con una dedica? Andrea puoi anticipare tu poi ti rimborso :-)
    Francesco Forlani
    15 bis via Catania
    Torino
    (fino al 30 aprile)

  23. Cncrd pienmnt con Trmtl.

    Viva l’umorismo vero
    e viscerale
    bello lurido e santocarnale
    crasso, unto, rigoglioso e lieve
    fatto di foco e neve
    un vento per quattro stagioni
    che sogghigna sussulta s’alza
    gorgoglia di panza
    si placa ondeggia
    dileggia
    riparte in punta di riso poi esplode e si
    squassa
    a grancassa mozza il respiro
    fa il giro da cima al mare
    finché l’ilare sussulto si calma.
    E cominci a pensare.

  24. Il risotto aledecato
    ha un sapore
    delicato
    va cotto a vapore
    e gustato con fantasia
    e pane e amore….
    per guarire dell’umore
    l’afasia.

  25. No no, non è un promo. E’ davvero un libro a cui voglio bene. A questo punto mi viene da dire che lo amano anche tutte le persone che frequento. Però non so se questo è dovuto al fatto che il libro è universale o al fatto che siamo un’enclave. Secondo me è che Giancarlo ha scritto un libro molto sentito, mettendoci dentro delle cose dolorose e delle cose divertenti, spesso impastandole.

  26. Azie azie per le belleparole mantecate…

    @ f.forlani
    Chi sono? Un risotto va benissimo. Toh, aggiungo, alla romanese…

    @ al mitico giancarlo
    fosti cannibale? :-)))

    @mag
    Trmt e me, insieme? Chissà…
    Morire Ridendo. Il più tardi possibile per te. Per me, quando sarà, così me gusterebbe assai.

  27. L’inventor dei codici fiscali
    fu un travet costretto
    per evitar dileggio
    o peggio
    a far mischione di cognomi e nomi
    così da camuffare ratto e fuor di gogna
    dietro la cortina
    di singhiozzanti suoni
    i natali suoi, ossia vergogna:
    RUGPTF….

    All’anagrafe beninteso, il bacherozzo,
    aveva per esteso in sorte,
    Rugo Petoforte Mazzo, fu di Sante Tagliacozzo.

  28. e così mentre tu stai con mamma
    al caldo, sotto il copertone a quadri,
    quello gira in tondo a scrutar la gamma
    che l’ha fatto figlio di cento padri…

  29. che non se puede dire più vocale
    isolata dal resto ed anche il testo
    che ne vien fuori n’esce messo male
    come se al tutto glie mancasse il resto

    dove finiscon alors gemiti e grida
    l’urlo de la scobierta e l’oh de lo stupor
    perchè sine vocale nun c’è vida
    e niuno orgasmo o l’uh de lo furor *
    effeffe

    * e manco la colla uhu

  30. in realtà gli arabi non hanno degli orgasmi
    ma degli RGSM (il che riporta ai codici fiscali).
    La domanda è:
    i codici fiscali sono in realtà orgasmi da mezzaluna?

  31. e allora i cinesi? eh? come la mettamo con i cinesi che hanno solo vocali allungate: pppppueeeeeeeeeeeeeee katmakinoooooooooooooo orokomiseeeeeeee?
    e se si accoppiasse un cinese con un arabo, il mondo riequilibrierebbe l’orgasmo cosmico? avremmo un nuovo conatus esistenziale? ci comparirebbero i marziani con Flesh Goldon come profilattico ritardante per lui e stimolante per lei?
    E’ un mondo in cui non c’è piu l’armoia prestabilita(Liebig)

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Sono musicista, quando si studia un brano si considera che anche il silenzio, la pausa sia musica. Compositori come Beethoven ne hanno fatto uso per sorprendere, catturare, ritardare le emozioni del pubblico, il silenzio parte della bellezza. Il silenzio qui però non è la bellezza. Il silenzio che c’è qui, da più di dieci mesi, è anti musicale, è solo vuoto.
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
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