Camorristi avanti, c’e’ posto – Dialogo semiserio fra un PM e un camorrista
Colloquio di immaginario tra un camorrista e Raffaele Marino Procuratore Aggiunto a Torre Annunziata
di Raffaele Marino e Arcangeli Ferri
Salve signor procuratore, scusi il disturbo. Sono un camorrista e vorrei chiederle un consiglio. Come faccio a entrare nel business dell’immondizia?
Caro signor camorrista, siamo in emergenza e quindi lei si trova in una situazione molto favorevole. Approfitti e non si lasci sfuggire il momento.
Mi scusi, signor procuratore, ma non siamo in emergenza da 14 anni?
Sì, ma oggi c’e’ l’emergenza elevata alla quattordicesima potenza.
Più emergenza c’e’ e meno controlli ci sono. Se bisogna salvare la salute dei cittadini non si guarda troppo per il sottile, non si controlla chi e’ il gestore della discarica, chi e’ il proprietario del fondo, chi e’ il titolare dell’impresa che dovrà rimuovere le tonnellate di rifiuti accumulati in questi giorni, chi e’ il titolare dei mezzi di trasporto che dovranno essere presi a nolo, che e’ che dovrà fornire la plastica per impacchettare i rifiuti, chi dovrà fornire le materie per renderli inerti, chi dovrà fornire il materiale per l’impermeabilizzazione. Come vede, oggi le si presentano tante occasioni…
Ma i miei colleghi camorristi allora finora non li controllava nessuno…come hanno fatto a diventare ricchi?
Mi meraviglio, lei dovrebbe essere almeno un conoscitore delle leggi elementari dell’economia…se aumenta la domanda e diminuisce l’offerta, il prezzo aumenta. Aumentano i rifiuti, non ci sono strutture per lo smaltimento e il prezzo aumenta. E poi, più controlli ci sono, più discariche vengono chiuse e meno posti ci saranno per i rifiuti. Aumenta l’emergenza e quindi diminuiranno i controlli.
Quindi la farò franca. Non mi arresterà?
Mah, credo proprio di no, perché mi troverei di fronte a opinione pubblica e istituzioni che vogliono solo risolvere il problema, e in questo momento la camorra non e’ la priorità.
E in questi 14 anni rispetto ai rifiuti lo è mai stata?
Per noi magistrati sì, ma la cosa sembrava interessare soltanto Saviano.
Ma Saviano dice tutte stronzate…
Lei dice dire così perché Saviano le fa più male di quello che può fare qualsiasi indagine…
Sarà signor procuratore. La ringrazio ma le chiedo ancora un consiglio nel ringraziarla. Mi serve sempre l’appoggio dei politici?
Per forza, anzi adesso più che mai. Lei pensi alle nuove occasioni che si apriranno sulla raccolta porta a porta e su quella differenziata, o sulla costruzione dei nuovi termovalorizzatori…come vede il suo futuro e’ molto radioso.
Ma mi conviene mettermi in società con loro?
Mi meraviglio di questa domanda. C’e’ sempre stata una reciproca convenienza, ma nessuno mai si sognerebbe di dire che si mette in società con un camorrista.
Siamo proprio dei reietti allora… Le posso augurare buon lavoro comunque?
La ringrazio, e se il suo auspicio avrà buon fine lei non farà neanche un affare.
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pedagogico. fin troppo chiaro. lascia intendere. dalle parole spuntano volti in carosello natalizio. non serve fare nomi, ha il modus di un quiz di fine anno.
meno surreale di quanto possa sembrare e con radici di un realismo inquietante per chi sa e non fa finta di non sapere. dietro ad una ironia sottile si scorgono verità colpevoli. grazie per la semplicità incisiva di queste parole.
Mi ha fatto pensare a teatro impegnato.
C’è un ‘ironia crudele nelle parole di cortesia tra le due personaggi.
Il cinismo svela un paesaggio di dolore: la terra vulva di immondizia.
Personaggi di livello sociale alto che organizzano la morte della terra.
La terra è sangue di tutti, pietra del cuore, colline del corpo dei ragazzi nati sotto il cielo di Vesuvio.
La terra delle colline, frammenti di alberi, di colori diversi, con l’orrizzonte del mare è a tutti.
Chi darà i veri colori della natura a questo paesaggio antico?
In anticipo, ne approfitto per augurare un felice natale a Roberto Saviano e un po’ di dolcezza e di presenza amichevole nella sua vita.
Ecco. Bravi. Assolute verità. Ma queste verità vengono nascosto come pacchetti di natale sotto l’albero, con un fiocco enorme. Tutti abbindonalti da nuovi capelli scintillanti e buone parole da oratorio.
La verità è proprio quella racchiusa in questo decisisamente amaro divertissement.
Buone Feste a Roberto, a tutti voi.
Dietro l’immediata semplicita’ di questo scritto, dietro la sottile ironia, c’e’ una profonda e insormontabile tristezza. Tristezza di vivere in una terra in cui non si e’ padroni del proprio futuro. Tristezza di vivere in una terra che nn appartiene a chi la vive. Tristezza di dover veder scivolare un altro anno con la consapevolezza di nn aver risolto niente. Ancora.
Anch’io vorrei augurare un sereno Natale a Saviano e a quelli che come lui lottano ogni giorno per questa nostra Maledetta terra.
ciao Roberto, posso chiederti se il vaticano sia in qualche modo connesso, secondo te, con la mentalità maschilita e mafiosa di certa parte d’italia? se per esempio il presidente della repubblica fosse dichiaratamente gay e se molti politici dichiarassero la loro omosessualità e se si capisse che chi reprime la propria omosessualità, diventando prete o uomo sposato, reprime a sua volta e crea danni a sé e al mondo intorno, se un giorno il papa dicesse: l’omosessualità è naturale né più né meno che l’eterosessualità, non credi che la violenza diminuirebbe? se poi l’islam integralista riuscisse a considerare le donne come esseri umani? se il mondo fosse di etero non omofobici, come te e come tutti gli indiani, e di omosessuali in pace con loro e col mondo, tutto questo sarebbe l’incipit buono per una rivoluzione economica e politica mondiale? oppure sarebbe un buon incipit per un romanzo di fantascienza?
un caro saluto a tutti…
@gianluca: mi viene in mente questo scritto di Gilioli a proposito dell’omofobia di Ratzinger
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/12/02/da-dove-viene-lomofobia/
grazie jan per la segnalazione!
occhio c’è un refuso Arcengelo ferri e non arcangeli…credo!
gianluca santo subito
Il male di Napoli: Camorra e non solo.
Io credo che la camorra, la droga e il pizzo, non è il solo malaffare che investe il Napoletano e l’Italia, c’è anche la truffa e altro. Per esempio, ho sentito dire, adesso non ricordo da chi, che ci sono finte finanziarie, magari utilizzando Ltd negli UK, che si nascondono dietro il nome “società di prestito partecipativo” per fare usura, oppure dietro il nome “società per acquisizione di aziende” per acquisire aziende sull’orlo del fallimento o della bancarotta, usando teste di legno (magari drogati, o extracomunitari) per poi farle sparire lentamente truffando banche, finanziarie, fornitori e il più grave, TRUFFANDO l’erario. E si fanno anche pagare da chi sta fallendo per questa loro prestazione.
Perciò, il malaffare è vasto, e spesso si traveste dietro il manto di professionisti o di imprenditori, cosiddetti finanziari, ma in realtà si fa ben altro, anche forse riciclaggio.
Sarebbe il caso che la magistratura indaghi su tutti questi gruppi, che si definiscono “finanziari” e ci veda chiaro.
Perciò, c’è molto male, in questa nostra società e andrebbe estirpato, ci vorrebbero 10/100/1000 Saviano e pentiti. O meglio persone che hanno deciso di pulirsi la coscienza e parlare. Come per esempio avvocati e commercialisti, o consulenti, che si prestano a questo sporco e infame gioco.
Se non si estirpa questo male, non cambierà mai nulla, non è solo la camorra il male, il male è anche travestito con giacca e cravatta, e che molto spesso si collega ai clan.
Gennaro Ruggiero – Aig Freelance