Con sale di rabbia
«O la resurrezione delle stelle, o la morte universale!»
Auguste Blanqui, L’eternità viene dagli astri
Parla l’Asino:
«Oggi che la pace è grattata fino
al fondo, celebro l’ora dei morti
che fecero la rivoluzione
mancandola.
Io non li capisco, non li capisco,
ma porto anche il loro peso.
Porto il peso di tutte le rivolte
e il duro castigo.
Quale battaglia assolve se stessa?
L’assalto è senza glosse.
Svuota la cupola del cielo.
Per tutti spranga la quiete
con sale di rabbia.
Non esiste indulgenza plenaria.
Chi ha torto ha ragione ha torto.
La via lattea dei ribellatori splende
per un attimo e poi s’annera.
Allora li senti gridare:
“Come parleremo
dal buio didentro?
Chi ci ascolterà?”
Ecco perché conservo le loro parole.
M’attacco all’impervio, al secco,
all’osso che perfora il chiuso del mio
credo.
Fino al prossimo incontro.
Volpe: quando la campana del ghiaccio
scioglierà l’estremo rintocco,
e anche l’ultima
delle quindici candele
finirà per spegnersi,
oltre la notte
ci incontreremo,
vedrai:
oltre la lunga notte.»
***
Opera grafica di Giuditta Chiaraluce
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Decisamente e finalmente un testo importante e vero.
La ringrazio.
Poesia che scuote, che fa vibrare corde nascoste e che risveglia un fervore profondo… portando alla luce un sentimento di ribellione, a tratti disperata, che smuove l’anima.
Complimenti Giorgiomaria Cornelio!