Il Socialorgasmo
di Giancarlo Busso
Il Socialorgasmo è un complesso di ideologie, movimenti e dottrine legato a orientamenti politici di, tendente a una trasformazione della, finalizzata a ridurre le, sul piano sociale, economico e giuridico.
Originariamente tutte le dottrine di F. portavano a una matrice di Socialorgasmo che mirava a perseguire i propri obiettivi attraverso l’abolizione delle classi sociali e la soppressione totale della proprietà. In una seconda fase, ma questa solo teorica, si prevedeva la dissoluzione dello Stato, perché considerato inutile, i beni e i mezzi di produzione erano tornati alla collettività in forma di prodotto.
Quindi F. comunicò alle masse la sua volontà di trasformare la società in una forma più giusta, coerente a quella ideologia che aveva motivato milioni di donne e uomini a rendersi followers della sua rivoluzionaria idea.
I prodotti non erano fonti di guadagno generati dal plusvalore di masse succubi, ma il dono che questo grande organo sessuale poteva concedere ad ogni penetrazione del mercato. L’orgasmo era generato da milioni di followers che gioivano nell’elargire tremila euro per poter accedere ai corsi per truccarsi in modo socialmente attraente, oppure nel partecipare con moltitudini di like e commenti entusiasti alla promozione di ogni tipo di abbigliamento, purché reperibile nelle catene di fast fashion.
Nascevano nelle stazioni ferroviarie fonti fisiche di elevazione a tali standard intellettuali, quindi anche profumi e brillanti, ogni genere di una bigiotteria di sostanze, di sensazioni ed emozioni fortissime, che generavano nel pubblico erezioni e lubrificazioni, fino al compimento ultimo del Socialoragasmo.
Ma come ogni ideale, o mondo ideale, vi era in esso una sostanziale mancanza di aderenza alla natura umana, ovvero alla disturbante sensazione di tradimento che si prova nel mettere insieme qualcosa come l’egoismo delle intenzioni con la purezza delle idee. La natura umana è il grande limite con cui ogni ideologia dell’orgasmo deve confrontarsi; anche F. dopo l’iniziale dirompente successo dovette arrendersi davanti alla banalità di un fallimento stagionale, in un triste succedersi di accuse ed empirismo vittimistico di mancate nuove prestazioni.