Tomas Tranströmer: «il geroglifico del verso di un cane»
È uscito per Crocetti Poesia dal silenzio del premio nobel per la letteratura Tomas Tranströmer.
Ospito qui alcuni testi estratti dal libro.
da Segreti sulla via (1958)
Quadro meteorologico
Il mare d’ottobre brilla freddo
con la sua spina dorsale di miraggi.
Niente è rimasto a ricordare
il bianco vortice delle regate.
Una luce ambrata sul villaggio.
E tutti i suoni in lenta fuga.
Il geroglifico del verso di un cane
è dipinto nell’aria sopra il giardino
dove il frutto giallo inganna
l’albero e si lascia cadere.
da Il cielo incompiuto (1962)
L’albero e il cielo
Un albero vaga nella pioggia,
ci passa in fretta davanti nel grigio scrosciante.
Ha un affare da sbrigare. Prende vita dalla pioggia
come un merlo in un frutteto.
Appena smette di piovere l’albero si ferma.
S’intravede dritto e fermo nelle notti chiare,
come noi in attesa dell’istante
in cui i fiocchi di neve si rovesciano nello spazio.
da La barriera della verità (1978)
Punto di passaggio
Vento di ghiaccio contro gli occhi e i soli danzano
nel caleidoscopio delle lacrime quando incrocio
la strada che mi ha seguito così a lungo, la strada
dove l’estate groenlandese brilla dalle pozzanghere.
Intorno a me sprigiona tutta la sua energia,
la strada che nulla ricorda e nulla vuole.
Nella terra, sotto il traffico, aspetta
il bosco non nato, immobile da mille anni.
Ho idea che la strada mi veda.
Il suo sguardo è così cupo che il sole stesso
diviene un gomitolo grigio in uno spazio nero.
Ma proprio ora mi illumino! La strada mi vede.
Una scrittura che folgora ad ogni parola, ad ogni svolta del pensiero. Una lettura che accende e delinea attimi quotidianamente sostanziali.