Sara Fruner: «come spieghi la lingua / quando tocca il mondo»
È uscito per Crocetti Editore la raccolta poetica La rossa goletta di Sara Fruner. Goletta, come leggiamo nel dizionario etimologico posto sulla soglia del libro, è il nome della rondinella di mare, «che ha canto lamentoso», e questo dalla radice bretone GWELA, ovvero: piangere.
Ospito qui alcune poesie, estratte dal libro.
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Invasione
in ogni anfratto
s’è infilato
ciò che tra noi
è accaduto
e questo è un fatto
persino nel ricciolo
che rosso denuncia
lo scalpo della mela
nel guaito dell’angolo
nudo di ragnatela
noi è l’odore del vento
quando veste ogni spiffero
e fa della camera gondola
del letto sospiro
***
Hai buttato la tenacia
hai buttato la tenacia
nella spazzatura
non ci credo più
hai detto risoluto
tagliando con un no
ogni mezza misura
come leggi allora
il semaforo invernale
che all’incrocio
canta tricolore
malgrado le bufere
come spieghi la lingua
quando tocca il mondo
attraverso uno schiocco
o il frusciar della sera
che dal giorno se n’esce
avvolta nel tramonto
o dell’alba il crocchio
quando crepa e rinasce
***
Idrologia emotiva
talvolta
sul limitare
che fa di un volto
un’isola carsa
di cardi e di crepe
avanza l’acqua salsa
ferisce l’acqua dolce
questo perché
mi si dice
i moti dell’anima
operano sempre
in piena luce
***
La via nascosta
dello zucchero
il dente avvelenato
della vela
certa voglia di fodero
dal bagliore naturale
effuso dalle cose
riparo la vista
apro alla penombra
della via nascosta