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Prati generali

Incontro di poesia

[primo di cinque]

Girfalco di Fermo, Marche – domenica 15 settembre 2024

Cosa possiamo fare?
Come vogliamo farlo?
Chi dovrebbe ascoltarci?
Che dobbiamo aspettarci?

Ci ha colpito molto quello che ha detto un’amica autrice, poeta e attivista culturale, Francesca Matteoni, A volte scriviamo per sapere qualcosa su di noi. Come postilla andrebbe aggiunto, Quasi sicuramente non lo scopriamo mai.

Chi sarebbero poi questi noi? Noi stessi singoli, una somma di uno che non fa la società ma tutt’al più cerca di dare una forma alla propria vita? O noi insieme, in rapporto a una idea di civiltà letteraria, di intellettualità che scrive e parla e anima – a un’idea di presenza culturale che, sì, dopotutto, fa la società?

Scrivere, pubblicare, diffondere poesia sono azioni che pongono il problema di chi può leggere, ascoltare, arrivare all’edizione divulgata – in stampa o altrimenti condivisa – in un tempo in cui non solo non esiste già un pubblico garantito da una conoscenza in comune, ma quella conoscenza diventa non distinguibile sotto le molteplici pressioni del presente – della comunicabilità popolare, per esempio, dell’elitismo, dell’arte come terapia palliativa o individualizzante, della estetizzazione del mondo e moltiplicazione degli stili, del sovradimensionamento delle attese.

Intuiamo che le nostre scritture stanno insieme a questo tempo di emergenza programmatica, di perpetua crisi della democrazia, di stato di guerra e di eccezione assurti a norma, di assalto ai diritti al lavoro e impoverimento economico dei più: possiamo dirlo? possiamo ragionare? su come le cose si tengono? su come le cose non si tengono? Oppure: Sai che c’è, così va il mondo – disse uno di passaggio -, prendere o lasciare.

Abbiamo pensato di chiamare i nostri vicini e vicine (per prossimità geografica, per capacità organizzativa e continuità di azione, per strada fatta insieme, ma non necessariamente per similitudine di poetiche e consonanza di politiche) a una giornata di incontro e confronto, visione e aggiornamento. È la prima, nelle intenzioni, di cinque, questa d’avvio a Fermo; le altre quattro, a scadenza annuale, negli altri capoluoghi delle Marche. E ogni volta saremo non tanti perché vi sia tempo di ascoltare e tempo di parlare. Saremo non tanti, ma non tanti per cinque divengono non pochi, divengono incontro. (ar, rm)

Il programma:

11:15 – ritrovo all’ingresso del Parco del Girfalco, Fermo

11:30 – assemblea sotto i lecci

pranzo allo chalet del parco

14:30 – riflessioni e letture

In caso di pioggia l’incontro si terrà al Caffè letterario, in Piazza del Popolo

A questo primo incontro parteciperanno:

Alessio Alessandrini, Cristina Babino, Alessandro Catà, Valerio Cuccaroni, Jacopo Curi, Francesca Del Moro, Marco Di Pasquale, Lorenzo Fava, Andrea Lanfranchi, Antonio Malagrida, Danilo Mandolini, Lorenzo Mari, Renata Morresi, Davide Nota, Sandro Olimpi, Natalia Paci, Adelelmo Ruggieri, Simone Ruggieri, Jonata Sabbioni, Simone Sanseverinati, Riccardo Socci, Alessandro Seri, Mariagiorgia Ulbar

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Renata Morresi scrive poesia e saggistica, e traduce. In poesia ha pubblicato le raccolte Terzo paesaggio (Aragno, 2019), Bagnanti (Perrone 2013), La signora W. (Camera verde 2013), Cuore comune (peQuod 2010); altri testi sono apparsi su antologie e riviste, anche in traduzione inglese, francese e spagnola. Nel 2014 ha vinto il premio Marazza per la prima traduzione italiana di Rachel Blau DuPlessis (Dieci bozze, Vydia 2012) e nel 2015 il premio del Ministero dei Beni Culturali per la traduzione di poeti americani moderni e post-moderni. Cura la collana di poesia “Lacustrine” per Arcipelago Itaca Edizioni. E' ricercatrice di letteratura anglo-americana all'università di Padova.
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