Centomila tulipani di Elisabetta Giromini
Daria è una giovane universitaria incerta sul suo futuro e in perenne conflitto con la madre, anche a causa dell’abbandono del padre quando era solo una bambina. L’archeologia le cambia la vita. Parte per una missione archeologi-ca a Persepoli e lì incontra Payam, con cui il rapporto è da subito intenso. Gli scontri in vista delle elezioni in Iran si inaspriscono e Daria è costretta a tornare in Italia, perdendo ogni traccia di lui. Il rientro è traumatico, Daria non riesce a trovare un equilibrio. Il tempo scorre lento tra relazioni fugaci. Le uniche costanti sono lo smarrimento esistenziale e il vuoto incolmabile dell’assenza di Payam. Quando dopo sei anni Daria torna in Iran lui è lì che la aspetta. Tranquillo, come se niente fosse cambiato. Ma tutto è cambiato. Non c’è più idillio, solo conflitti e divergenze.
È possibile dimenticare il passato? Possono due culture così diverse fondersi in un’unione profonda? Centomila tulipani è un romanzo delicato e violento. La voce di Daria esprime l’atavicità e l’universalità della sofferenza umana. Ma affrontare e superare questo dolore è forse possibile. Ognuno è artefice del proprio destino.
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Mi sembra una bella trama, lo leggerò, grazie.