ESISTE LA RICERCA: 1-2-3 settembre, Milano, Teatro Litta

di Marco Giovenale

Esiste la ricerca (giugno 2022, marzo 2023, settembre 2023) è un esperimento in più momenti, tentativi, occasioni, in cui ci si confronta, orizzontalmente e non accademicamente, sulle nuove o nuovissime scritture di ricerca.

Non si tratta di un luogo di visibilità: all’allestimento degli spazi manca un palco, manca una cattedra. Non c’è una regia in senso stretto, né dei “panel” di discussione. La discussione si sviluppa sul momento. Dal 2023 non ci sono microfoni né registrazioni.

Esiste la ricerca è in definitiva un contesto per raccogliere – misurando tempi e voce – le diverse percezioni che oggi si hanno delle scritture sperimentali, complesse e di ricerca, e le pratiche artistiche e critiche che con queste entrano (a vario titolo, anche conflittualmente) in relazione.

L’impianto gerarchico del “convegno” è escluso o viene tendenzialmente decostruito. Semmai, Esiste la ricerca prova a riprendere, valorizzare e rendere usuale e sistematico un modus operandi minore, tuttavia rintracciabile in tutti gli incontri letterari, di tutti i tipi. Ovvero: in tutti gli incontri letterari, di tutti i tipi, dopo i momenti ufficiali più o meno paludati, le letture, le relazioni critiche, i convenevoli e la diplomazia, si rompono le righe e (prima che venga imbandito il buffet) i presenti chiacchierano tra loro, esprimono dubbi e persuasioni. Senza microfono e senza grandi filtri. Esiste la ricerca vuole ritagliare precisamente le prassi di questi momenti interstiziali, informali, e farne il centro di un (anti)discorso: con fini di confronto e conoscenza. Eliminati i tavoli rialzati e le pedane, tolti gli interventi scritti o a braccio, cancellato il climax oratorio, rimangono le persone e le interazioni che le coinvolgono.

Si tratta in definitiva di incontri pubblici senza convenevoli e retorica accademica prima, né buffet=dispersione dopo. Rimane quella che potrebbe essere la sostanza del letterario, ascoltabile.

Tutto questo – anche e soprattutto – come ascolto transgenerazionale, e attenzione agli autori più giovani.

Sempre con focus sulla ricerca letteraria, e in particolare su quella ricerca che gammm.org sta da quasi vent’anni seguendo, traducendo, attuando, promuovendo. (Con tutte le derive e derivazioni che appunto i più giovani hanno innestato su quelle linee testuali).

*

Esiste la ricerca non è un evento canonizzante. Chi partecipa non vince niente, non resta nella storia, semmai contribuisce a conoscere e capire il presente immediato.

Esiste la ricerca non è un’antologia, gli assenti non sono dimenticati (il loro ascolto potrebbe essere solo rinviato alla prossima occasione), i presenti non diventano stelle.

L’incontro non “legittima” i partecipanti né “delegittima” chi manca. (Con quale autorità poi lo farebbe? E: legittimare o delegittimare a fare che?). Non costruisce storia ma – insisto – crea le condizioni per il verificarsi di quelle conversazioni informali e interstiziali che sono in verità il senso migliore di incontri altrimenti ingabbiati nel cerimoniale accademico o simil-accademico.

Esiste la ricerca si è invitati per partecipare a un contesto, non a un contest. A Esiste la ricerca si parla per alzata di mano e non per titoli.

[Già apparso su slowforward il 19 luglio 2023]

Print Friendly, PDF & Email

2 Commenti

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Palinsesti

Di Alberto Comparini

le ossa hanno dei tempi di guarigione diversi dai legamenti i tendini persino i menischi richiedono interventi più invasivi dei tumori le recidive i trapianti queste false illusioni quanto possono durare le certificazioni di inglese hanno una data di scadenza i controlli annuali i corpi gli effetti collaterali di quegli anni scivolati tra gli appunti delle segreterie

Gli anni degli altri

Di Marco Carretta
Arriva un pacco,
suo padre preme le bolle
come lui le parole.

Forza un pensiero di martello
fuori dalla sua testa.

Il pacco arriva dal passato.
È un pacco vuoto.
È un pacco di foto.

Minimo strutturale

di Eda Özbakay

la frontiera - c

per oltrepassare il varco oc-
corre ammorbidire la facciata
della cabina di controllo con
il proprio alito. in molti ri-
mangono incollati con la lin-
gua al vetro, le fitte in bocca.

A

di Francesca Gironi

L’ordinanza antibivacco
della città di A
vieta al povero cristo
di consumare un pasto
sulla panchina del porto.
Cristo fa ricorso al TAR.

Subsidenza

di Letizia Polini

sgorga da ogni cavità per finire nell’altro
mondo
il suo organismo ha scatole vuote
il suo organismo si dipana nella stanza

L’aura non c’è: sulla poesia oggi, in breve (a proposito de Il metaverso di Gilda Policastro)

di Emanuele Franceschetti
Edito a tre anni di distanza dal più corposo (in termini “progettuali” e dimensionali) L’ultima poesia (Mimesis, Milano-Udine, 2021), Il metaverso (Quodlibet, Macerata, 2024) prosegue l’indagine di Gilda Policastro su fenomeni, tendenze, problemi e discorsi della poesia contemporanea.
renata morresi
renata morresi
Renata Morresi scrive poesia e saggistica, e traduce. In poesia ha pubblicato le raccolte Terzo paesaggio (Aragno, 2019), Bagnanti (Perrone 2013), La signora W. (Camera verde 2013), Cuore comune (peQuod 2010); altri testi sono apparsi su antologie e riviste, anche in traduzione inglese, francese e spagnola. Nel 2014 ha vinto il premio Marazza per la prima traduzione italiana di Rachel Blau DuPlessis (Dieci bozze, Vydia 2012) e nel 2015 il premio del Ministero dei Beni Culturali per la traduzione di poeti americani moderni e post-moderni. Cura la collana di poesia “Lacustrine” per Arcipelago Itaca Edizioni. E' ricercatrice di letteratura anglo-americana all'università di Padova.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: