Certo che hai proprio una bella Backpfeifengesicht!
di Ornella Tajani
Quanti di noi soffrono di Keyjaculation, cioè della mania di prendere le chiavi dell’auto quando il parcheggio è ancora lontano? E chi non ha mai provato l’hyppytyynytyydytys, ossia il piacere di essere seduti su una sedia molto comoda? Una sensazione non lontana dal Bedgasm, l’orgasmo del letto, quello che si raggiunge quando ci si corica dopo una giornata stancante.
Il librino curato da Manuel Rossello per le edizioni Piano B, dal titolo Certo che hai proprio una bella Backpfeifengesicht!, cioè una faccia da schiaffi, contiene un breve, indisciplinato dizionario di parole appartenenti a oltre quindici lingue, dall’inglese all’arabo, dal quechua al napoletano: parole che per (de)formazione professionale non definirò «intraducibili», che non possono essere considerate realia secondo la consueta terminologia traduttologica, ma che nondimeno costituiscono delle piccole gemme nel panorama lessicale plurilingue.
Non sempre sono d’accordo con le definizioni proposte dal curatore, almeno limitatamente alle lingue che conosco, ma forse si può prendere il volume come un esercizio un po’ creativo e sfogliare questa raccolta di termini, ascientifica in tutto (giacché nessun ordine governa i ribelli “intraducibili”), senza prendere alla lettera le definizioni, bensì considerandole una sorta di prima chiave d’accesso a mondi paralleli, ogni lingua costituendo un sistema di pensiero a sé.
Unico rimpianto: sarebbe stato bello che ciascuna definizione fosse accompagnata da una frase in cui il termine veniva contestualizzato, come nel brillante esempio che campeggia in copertina.