Alessandro Canzian: “la storia accade ma non se ne ha memoria”
Estratti inediti da MINIMALIA
Lucio Fontana, Concetto spaziale
ma ora sei qui, rosso come un cocchiere
da birrificio, e imprechi col geniale
zuccherino in saccoccia e l’animale
che non vuole arretrare
Jan Wagner
[…]
Una cartilagine il mondo.
Rodica la rumena
avvoltola le foglie di
vite a ricordare il marito.
Una vescicola di carne.
I capelli raccolti in un rostro.
Dimmi che sono bella
prima che muoio.
La vita è un esercizio.
***
Ragazzina, vent’anni e
un sapore d’ammoniaca
e fiori sul vestito.
Un rischio per la pietra
comandata dal Signore.
O da altro ufficio.
La ragazzina chiede il motivo
della pioggia dopo il ponte.
Non sa nulla di ieri.
Il sapere è una finestra
accesa di lontano.
La ragazzina al locale dopo
il gesto di spegnere il caffè
sciogliendoci lo zucchero.
Non pioverà nemmeno oggi
sulla tratta franco-tedesca.
La ragazzina bruna conosce
solo i bordi del proprio tavolino
frastagliati al confine.
Amor di patria al proprio limite.
Anche tu sei sola al mondo.
La ragazzina vede la rosa
orsuta come un’icona. Ha
lo stesso colore dei suoi slip.
A quest’ora
innaffiano i giardini in tutta Europa.
***
La ragazzina seduta in piazza
stende le gambe lungo la
frontiera. Domani
risolverà tutti i problemi
bevendo ammoniaca.
La ragazzina seduta al caffé
ha visto Kerč fagocitare
uomini donne e istituzioni.
Ieri guardava Notre-Dame
querelando il mondo.
La ragazzina seduta a gambe
intrecciate conta le monete
come una strage.
Il mondo passa e non la tocca.
Giovinezza vaga e sconvolta.
La ragazzina scorre disinvolta
i giardini di tutta Europa.
E Ucraina. E Polonia.
Cos’altro potevamo fare?
Qui non si ammazza abbastanza.
La ragazzina s’alza e se ne va
come nulla sia avvenuto.
L’estate dei rospi e dei cani.
La storia accade
ma non se ne ha memoria.
Alessandro Canzian
Caro Alessandro, che sorpresa scoprirti anche poeta! Questi testi mi piacciono molto!
Molto intensa
Uno sguardo dolente e pensoso su realtà individuali inconsapevoli e straziate. Il mondo ottuso, le vite insignificanti. La storia non è morta ma inutile.
Una lettura oriiginale del mondio d’oggi. Forse quella ragazzina rappesenta la vita che si combatte in Ucraina in altri luoggi ma anche queste nistre vite alla deriva
Bella e annuchilta, la poesia e la vita. Ciao Alessandro continua…