Articolo precedente
Articolo successivo

Mots-clés__Fontana

Fontana
di Marcello Benazzo

Ottorino Respighi, La fontana di Valle Giulia all’alba -> play

___

____

Da: A. Palazzeschi, Poesie 1904-1909, Vallecchi, 1925, pp. 90-93.

Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch….
È giù
nel cortile
la povera
fontana
malata,
che spasimo
sentirla
tossire !
Tossisce,
tossisce,
un poco
si tace….
di nuovo
tossisce.
Mia povera
fontana,
il male
che hai
il cuore
mi preme.
Si tace,
non getta
più nulla,
si tace,
non s’ode
romore
di sorta,
che forse….
che forse….
sia morta ?
Orrore !
Ah, no !
Rieccola,
ancora
tossisce.
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch….
La tisi
l’uccide.
Dio santo,
quel suo
eterno
tossire
mi fa
morire,
un poco
va bene,
ma tanto !
Che lagno !
Ma Habel !
Vittoria !
Andate,
correte,
chiudete
la fonte,
mi uccide
quel suo
eterno
tossire !
Andate,
mettete
qualcosa
per farla
finire,
magari….
magari
morire !
Madonna !
Gesù !
Non più,
non più !
Mia povera
fontana,
col male
che hai,
finisci,
vedrai,
che uccidi
me pure.
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch….

___

[Mots-clés è una rubrica mensile a cura di Ornella Tajani. Ogni prima domenica del mese, Nazione Indiana pubblicherà un collage di un brano musicale + una fotografia o video (estratto di film, ecc.) + un breve testo in versi o in prosa, accomunati da una parola o da un’espressione chiave.
La rubrica è aperta ai contributi dei lettori di NI; coloro che volessero inviare proposte possono farlo scrivendo a: tajani@nazioneindiana.com. Tutti i materiali devono essere editi; non si accettano materiali inediti né opera dell’autore o dell’autrice proponenti.]

 

Print Friendly, PDF & Email

articoli correlati

Cinquant’anni dalle poesie che non cambieranno il mondo

di Rosalia Gambatesa
Le mie poesie non cambieranno il mondo non voleva dire che lei non lo volesse cambiare. Quel titolo «era una provocazione, ma anche una forma di arroganza. Perché dire “le mie poesie non cambieranno il mondo” voleva dire il contrario. Cambiarlo, ma in maniera diversa, attraverso le parole.

Una storia emiliano-romagnola

di Valeria Merante
A Bologna un affitto è più caro di un mutuo ed è una notizia indegna. Tutti pensano al capitale investito come la ricchezza migliore. Matteo ha un camper e vuole vendere la sua casa immensa, non vede l’ora.

Nelle pieghe degli anni Ottanta

di Pasquale Palmieri
Chi scrive parte dal presupposto che quella stessa epoca non sia riducibile alle sole tendenze verso l’ottimismo e l’edonismo, ma sia allo stesso tempo attraversata anche da pesanti conflitti che ridefiniscono il rapporto fra individui e collettività

Scoprire, conquistare, raccontare le Indie. Intervista a Emanuele Canzaniello

di Pasquale Palmieri
"Da un lato il Breviario vive della vertigine dei dati minimi, della pazienza della scienza, della faticosa acquisizione che ci ha offerto la Storia. Vive e omaggia quella moltitudine di notizie, ne fa una sostanza plasmabile che è già narrazione.

L’Africa per noi. Su “L’Africa non è un paese” di Dipo Faloyin

di Daniele Ruini
In apertura del libro di cui stiamo per parlare troviamo, come citazione in esergo, questa indicazione: «Inserire qui un generico proverbio africano. Idealmente, un’allegoria su una scimmia saggia che interagisce con un albero. Fonte: Antico proverbio africano».

I nervi, il cuore e la Storia. Intervista a Rosella Postorino

di Pasquale Palmieri
“Siamo tutti mossi dal desiderio, dubbiosi sulla felicità possibile, tentati da un impossibile ritorno a casa, gettati nostro malgrado nella Storia”. Prendo in prestito queste parole dalla quarta di copertina del nuovo libro di Rosella Postorino
ornella tajani
ornella tajani
Ornella Tajani insegna Lingua e traduzione francese all'Università per Stranieri di Siena. Si occupa prevalentemente di studi di traduzione e di letteratura francese del XX secolo. È autrice dei libri Tradurre il pastiche (Mucchi, 2018) e Après Berman. Des études de cas pour une critique des traductions littéraires (ETS, 2021). Ha tradotto, fra vari autori, le Opere di Rimbaud per Marsilio (2019), e curato i volumi: Il battello ebbro (Mucchi, 2019); L'aquila a due teste di Jean Cocteau (Marchese 2011 - premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012); Tiresia di Marcel Jouhandeau (Marchese 2013). Oltre alle pubblicazioni abituali, per Nazione Indiana cura la rubrica Mots-clés, aperta ai contributi di lettori e lettrici.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: