I poeti appartati: Francesca Fiorentin
Poesie inedite
di
Francesca Fiorentin
Mi tiene in piedi un attrezzo, una stampella
posso camminare verso …
ma la cosa più solida che ho – è la, immaginaria.
Devo rassegnarmi
l’inquietudine è mia, il mondo è quieto
coeso, unanime, cecchino.
Non cerco un riscatto dalla colpa che mi accomuna all’ umanità
non porto dentro nemmeno il peccato presuntuoso di voler avere il potere di Dio;
la sua posizione non è scalfibile;
forse, Dio, voglio essere il tuo contrario
immolato come empio.
Da innamorata a – amica madre nemica
– interrotto Eros – (per il quale) sono negata.
Filosofia tu respingi attraverso
lo stile della ragione
hai un metodo
un postulato anche ipotetico;
della saggezza fai molti discorsi;
la pietra fatta di atomi
e il vento e l’acqua scrosciante
non parlano
ti guardano come guarderebbero
un impiccato.
Maria
Mi preghi in ginocchio
smettila di tentare di salvarmi la vita
non vedi che ho ben più di diciotto anni
credimi – quello è il male: qualcosa che la mia pelle non vive –
perché non ho insieme conoscenza e amore, come per il primo motore immobile di Dante;
vivo di innato amore solamente, ho nel grembo una tale pace –
non posso –
anche quando mi dici che lo uccideranno.
Accartocciato il male
bruciò di vivida fiamma
luce divenendo al volto
chiaroscuri vi ondeggiavano in fluttuazioni
delle sue parti finalmente visibili.