Al via le iscrizioni per la scuola Jack London

 

Ricevo e volentieri diffondo:

«Quando abbiamo lanciato la Scuola in piena pandemia, una Scuola nuova che non c’era, crediamo sia stato in parte un gesto di grande coraggio e allo stesso tempo di estremo rischio. Sono le componenti che spingono in genere quelli che hanno un sogno ma anche una grande passione, come noi. Abbiamo superato difficoltà che sembravano insormontabili, la formula che avevamo immaginato non solo ha retto nel concreto, ma ha entusiasmato docenti ed allievi, creando nel contempo un clima speciale a Torre di Palme, dove il rapporto con la comunità locale è stato magnifico, così come ci ha entusiasmato il fatto che subito la Scuola si è fatta conoscere in tutto il panorama nazionale ed oggi è già un punto di riferimento per chi vuole raccontare i grandi temi internazionali attraverso il reportage, mettere insieme creatività e voglia di scoperta. Un’altra soddisfazione è sapere i nostri allievi già al lavoro!Siamo certi che insieme ai nostri sostenitori, a cominciare dal Comune di Fermo, ai docenti, tutti professionisti di grandissima bravura ed esperienza, daremo al nostro territorio una istituzione concepita come una finestra sul mondo. È solo l’inizio di una grande avventura.
Angelo Ferracuti e Giovanni Marrozzini

Nata nel 2020 da un’idea dello scrittore Angelo Ferracuti e del fotografo Giovanni Marrozzini, la Scuola di letteratura e fotografia Jack London è riuscita nei suoi due primi anni di vita a portare a termine il suo obiettivo: insegnare il mestiere del reportage e portare i suoi allievi “sul campo” nella migliore tradizione londoniana, con stages e concrete possibilità per il futuro. Una scuola per imparare un mestiere, quello del raccontare, declinato non solo sulla letteratura e l’arte, ma anche e soprattutto sul giornalismo, sul racconto delle aziende e delle realtà, per dare alla comunicazione il valore etico e sociale che oggi più che mai è necessario.

La Scuola è stata promossa dall’associazione culturale “Jack London” con il contributo del Comune di Fermo, dell’Ambito Territoriale Sociale XIX delle Marche, con il sostegno della  Fondazione Carifermo e dalla Daca di Tre Elle, con la partnership della Fototeca provinciale Fermo e dell’Archivio Mario Dondero, il Centro Studi Osvaldo Licini, con il patrocinio del Parco nazionale dei Monti Sibillini e del Parco nazionale di Frasassi e della Gola Rossa, e ha trovato poi, lungo il percorso, partner quali Fondazione Lavoroperlapersona e Premio Ghergo a sostegno degli stage formativi, l’Agenzia France Press, Cospe Onlus, la casa di produzione MaxMan, l’Agenzia fotografica Contrasto, le testate Rai Radio Tre, Fatto Quotidiano, Left, Redattore Sociale e Ristretti Orizzonti: proprio grazie a questi partner è stato possibile formulare stage di grande impatto, dai reportage sulla povertà in Italia a quelli sui nuovi lavori, dall’impiego in redazioni giornalistiche fino alla possibilità di essere autori radiofonici o raccontare l’Africa come fotografi insieme a France Press Africa, o l’Amazzonia colombiana con Cospe. Tra questi, il progetto “Un passo dopo l’altro” finanziato dalla Fondazione Lavoroperlapersona: un viaggio a piedi lungo la via Emilia, da Rimini a Piacenza, a firma di una allieva della scuola. Rai Radio Tre, inoltre, ospiterà i reportage della scuola che saranno protagonisti dei podcast della trasmissione Tre Soldi.

Fondazione Carifermo e Daca Tre Elle sosterranno inoltre due delle tre borse di studio in palio per gli iscritti.

Insegneranno alla scuola Jack London nell’anno 2022/2023: Andrea Bajani (scrittore), Daniele Benedetti (Brand manager di Trentino Marketing, Christian Caliandro (critico d’arte), Annalisa Camilli (giornalista di Internazionale) Giovanna Calvenzi (fotografa e photo editor), Matteo Cavezzali (scrittore), Ascanio Celestini (attore, regista), Christian Elia (giornalista e consulente ong) Francesco Faeta (antropologo), Renata Ferri (caporedattore photoeditor di IoDonna), Alberto Giuliani (fotografo), Helena Janeczek (scrittrice, Premio Strega 2018), Carlo Lucarelli (scrittore), Marco Longari (France Press Africa), Alessandra Mauro (Direttore editoriale casa editrice Contrasto), Santa Nastro (critico d’arte e giornalista) Franco Pagetti (fotoreporter), Claudio Palmisano (fotografo), Massimo Raffaeli (critico letterario), Luca Rocco (Canon Europa), Alberto Rollo (editor Mondadori), Michele Smargiassi (giornalista di Repubblica).

Le ore di lezione previste sono 250. I corsi avranno inizio il 31 ottobre 2022. Dopo la pausa natalizia (dal 23 dicembre) le lezioni riprenderanno dal 10 al 28 gennaio 2023.

Le iscrizioni sono aperte sul sito www.jacklondon.it dove è possibile leggere il bando per intero e conoscere tutte le modalità per conseguire le 3 borse di studio in palio; si chiuderanno il 30 settembre. Il costo complessivo del corso è di 3.300 euro. Saranno selezionati 28 partecipanti, tra i quali i 3 borsisti. Le lezioni si terrà nella stessa location che ha ospitato la prima edizione e quindi nello splendido Borgo di Torre di Palme».

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Vivo e lavoro a Roma. Libri: Lettere a una fanciulla che non risponde (romanzo, Bompiani, 2024), Qualcosa sulla terra (racconto, Industria&Letteratura, 2022), Storia aperta (romanzo, Bompiani, 2021), L'isola di Kalief (con Mara Cerri, Orecchio Acerbo 2021), Il regno dei fossili (romanzo, il Saggiatore 2019), Mio padre la rivoluzione (racconti, minimum fax 2017. Premio Campiello-Selezione giuria dei Letterati 2018), Stati di grazia (romanzo, il Saggiatore 2014), Città distrutte. Sei biografie infedeli (racconti, Gaffi 2012. Nuova edizione: il Saggiatore 2018. Premio SuperMondello e Mondello Opera Italiana 2012).   Testi inviati per la pubblicazione su Nazione Indiana: scrivetemi a d.orecchio.nazioneindiana@gmail.com. Non sono un editor e svolgo qui un'attività, per così dire, di "volontariato culturale". Provo a leggere tutto il materiale che mi arriva, ma deve essere inedito, salvo eccezioni motivate. I testi che mi piacciono li pubblico, avvisando in anticipo l'autore. Riguardo ai testi che non pubblico: non sono in grado di rispondere per mail, mi dispiace. Mi raccomando, non offendetevi. Il mio giudizio, positivo o negativo che sia, è strettamente personale e non professionale.
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