Giulia Niccolai
Credo che tutti ricordiamo che persona straordinaria era Giulia Niccolai, nell’ultima parte della sua vita monaca buddista, ma con alle spalle una vita carica di scrittura, fotografia, bellezza e allegria, scomparsa all’ultimo solstizio d’estate, mentre era nata nel lontano solstizio d’inverno del 1934. Io l’ho conosciuta tardi, alle serate “letterarie” dalla Libreria Popolare di via Tadino, a Milano, spesso organizzate dal nostro Biagio Cepollaro. Infatti se scrivete “Niccolai” nel nostro “cerca” saltano fuori più di una trentina di rimandi a posts degli anni scorsi. Il giorno che sarebbe stato il suo 87° compleanno è uscito un bel ricordo di lei, scritto da Kika Bohr, che la conosceva da quand’era in fasce, che vorrei segnalarvi.
Già che ci siamo vi trascrivo qui uno dei suoi numerosi e talvolta esilaranti frisbees:
Per anni ho desiderato
mettere una raganella in un cucchiaio
e inghiottirla viva
come un tuorlo d’uovo.
(Quando lo confessavo agli amici
mi accorgevo che si scandalizzavano)Solo da quando
– non più di un anno fa –
ho ricordato
che una raganella verdissima
dal ramo di un albero di frutta
mi pisciò in un occhio mentre la osservavo
(quando avevo quattro o cinque anni),
questo desiderio è passatoCari amici, a voi una rana ha mai pisciato in un occhio?