Da “Parte comune”
di Jacopo Masi
(ribaltamento)
Tra i molti suoni e le possibili fanìe
questo anche: lo schiocco secco
d’elitre al pavimento, le zampine
nel vuoto remiganti dell’insetto
capovolto, minuscolo Atlante
che tenta a testa o croce di scrollarsi
il mondo dalla schiena.
Si consideri l’anomalo protrarsi della scena,
l’accanimento atroce della sorte: la tesissima
catena d’improbabile non spezzarsi
d’un colpo ma, a poco a poco,
di un niente ad ogni colpo, lentamente
rovesciarsi nel suo opposto.
*
(lungo la strada)
(interpretatio – del ruolo, del segno)
(estinto quasi il suo prestito, pagato
il pegno imposto a chi sta davanti,
a chi precede nello scollinamento…)
Data la conformazione del luogo
impossibile lanciare inequivoci segnali,
celesti indicazioni che non siano fuorvianti:
due tratti appena di vernice
su pietre e tronchi a dire
di qua siamo passati, la strada
è accidentata ma pervia; a lungo
provammo a contattarvi…
*
(de rebus quae geruntur)
E quella a Parigi, nel café
tutta presa in una guerra
mattutina di fonemi e inibizioni
che di tanto in tanto alzando gli occhi
dallo schema del suo enigma
“canard salé!” inveiva per dire altro
contro l’astante – l’assente nella sedia
vuota di fronte – che l’aveva tradita,
che (sic stantibus) le aveva
sabotato il rebus della vita.[1]
*
(tra sé)
Nemmeno è da escludere
che sia questo il più sincero
quello che, solo, tra i tanti
se e sé, discute e si dibatte, a male
parole si apostrofa, disputa e si inalbera.
Che sia per lo meno il più serio
e meno altero anche quando – proprio
quando – di colpo ammutolisce e il ghigno
gli sale da sfottò, di quello che la sa lunga,
che con certa gente è inutile parlare.
*
(circumnutazioni)
1.
Non fiuto da segugio
né memoria d’elefante.
L’esperimento aveva dimostrato
che la specie in questione, se disorientata
o dislocata, per ritrovare il luogo caro,
perlustra il terreno in cerchi
sempre più ampi, descrive una spirale
il cui centro è il punto in cui si è persa.
2.
Comportamento speculare era stato notato
nel glicine o pianta apparentata, slanciante
in ricognizione circolare il suo germoglio
più estremo. Non incontrando sostegno
il ramo, contrariamente alle apparenze,
non seccava: si faceva di legno, ricalibrava
il baricentro, mappava sbilenco da lì
la nuova ipotesi del mondo circostante.
3.
Circumnutazione, fedelmente
scomponendo alla radice, il ruotare
del capo (esempio solenne
del nodo è la civetta
dalla sua torre di controllo).
Manovra in senso lato di chi nel visibile
si è perso, o cieco cerca un appiglio
o guata l’intorno per la sua preda,
o preda si teme lui stesso
nel radar di ciò che non vede.
*
(quadretti)
Avevano certo incontrato il gusto suo
o di qualcuno, se più d’uno ancora
siglato in un angolo e incorniciato
spiccava a interrompere il bianco
anonimato del muro. Quadretti
di dimensioni irrisorie – dieci
per dieci a dire tanto. Il tratto
di pennello sottile, minimale
non necessariamente indice
di esecuzioni sbrigative per quanto
chiaramente neppure laboriose miniature
ed anzi quasi l’opposto, minuscole
gigantografie del senza misura,
distanze senza orizzonte. Vizi
di rifrazione, ametropie.
[1] Soluzione: conard salaud.
*
I testi sono tratti dal volume Parte comune, Ancona, Italic, 2021.