Non praticare il cannibalismo
di Ron Padgett
POESIA D’AMORE
Siamo pieni di fiammiferi a casa.
Li teniamo sempre a portata di mano.
Ora la nostra marca preferita è Ohio Blue Tip,
ma un tempo amavamo la marca Diamond.
Era prima di scoprire i fiammiferi Ohio Blue Tip.
Sono confezioni perfette, piccole
scatole robuste, blu scuro e chiaro e i contorni bianchi,
le parole che sembrano un megafono,
come per urlare al mondo
“Ecco il fiammifero più bello del mondo,
un pollice e mezzo di pino flessibile e in testa
granelli di un viola intenso, sobri, impetuosi e
ostinatamente pronti a esplodere in fiamme,
magari accendendo la sigaretta della donna che ami
per la prima volta, e mai più è stato lo stesso
dopo. Tutto questo ti daremo.”
È quello che tu hai dato a me, io
divento la sigaretta e tu il fiammifero, o io
il fiammifero e tu la sigaretta, sfolgorio
di baci stemperati sotto il cielo.
Traduzione di Paola Del Zoppo
PENSARE ALLA LUNA
Da bambino pensavo che la luna
esistesse solo di notte:
eccola lì
nel cielo buio.
Poi la vedevo alla luce del giorno
e sapevo che era la luna
ma non quella vera.
Era quell’altra.
La luna vera aveva luce lunare,
argento e blu.
E la luna piena era così grande
da sembrare vicina, ma
a cosa? (Non sapevo
di essere sulla terra).
Traduzione di Paola Del Zoppo
LE VARIAZIONI GOLDBERG
Quando ho sentito parlare Glenn Gould
oggi alla radio – la sua voce di molto tempo fa –
ho capito che non importa quanto eccentrico quanto
complicato quanto acido sarebbe potuto essere
ho capito che mi sarei fidato di tutto ciò che aveva da dire
e l’ho fatto, erano così ben strutturate
le sue frasi, e precise le parole,
e per un momento
mi dispiacque di non averlo mai conosciuto
non credo che avrei potuto parlare tutta la notte
al telefono con lui ma forse
poi ci sarei riuscito soprattutto quando
ero abbastanza giovane da uccidermi per l’arte.
Traduzione di Riccardo Frolloni
SAI COSA
Di tanto in tanto mi succede
di essere una vibrazione
forte come una creatura vivente
e che quella creatura sono io.
Mi succede quando la guardo fuori dai miei occhi
e sguscia via
in una zona oscura.
Ma sai cosa?
Prendi la tua filosofia
e mettila in una busta di carta
e portala in un posto
e aprila e vedi
se ti guarda
e se lo fa
allora stai succedendo
perché anche lei sta succedendo.
L’ho imparato nella mia infanzia
e io ho avuto un’infanzia migliore di tante altre
ma mi innervosivo
quando mia madre si innervosiva
e mio padre era sempre silenziosamente nervoso.
A volte eravamo un fascio di nervi segreti
e altre volte ce la passavamo bene
specialmente mia madre ed io.
Duettavamo in macchina
in armonia.
A volte lei faceva la voce alta, a volte la facevo io.
Era stranamente appagante
arrivare a un segnale di stop
e fermarci.
La Lituania
non è qualcosa di cui abbia sentito parlare
e Stalin pensavo fosse un personaggio dei cartoni animati
perché aveva un nome solo e i baffi.
Nessuno in America aveva i baffi
perché Hitler li aveva e lui
non era divertente quando urlava
e scuoteva il volto con aria nervosa.
La nostra famiglia aveva un’aria nervosa ma non così.
Lui aveva un problema serio, noi ne avevamo uno leggero.
Un giorno qualcuno mi disse di rilassarmi.
Non sapevo cosa significasse,
ho pensato che fossimo semplicemente quel che eravamo.
Avevamo nomi e identità e sapevamo
l’altro chi fosse e cosa dire.
Quindi cosa vuol dire “rilassante”?
È trasformarsi in qualcun altro col tuo corpo
che in ogni caso è quel che accade in ogni istante
ma così lentamente che non possiamo vederlo –
in effetti non sta succedendo
anche se in realtà sì.
Traduzione di Cristina Consiglio
*****
LOVE POEM
We have plenty of matches in our house.
We keep them on hand always.
Currently our favorite brand is Ohio Blue Tip,
though we used to prefer Diamond brand.
That was before we discovered Ohio Blue Tip matches.
They are excellently packaged, sturdy
little boxes with dark and light blue and white labels
with words lettered in the shape of a megaphone,
as if to say even louder to the world,
“Here is the most beautiful match in the world,
its one-and-a-half-inch soft pine stem capped
by a grainy dark purple head, so sober and furious
and stubbornly ready to burst into flame,
lighting, perhaps, the cigarette of the woman you love,
for the first time, and it was never really the same
after that. All this will we give you.”
That is what you gave me, I
become the cigarette and you the match, or I
the match and you the cigarette, blazing
with kisses that smoulder toward heaven.
THINKING ABOUT THE MOON
As a child I thought the moon
existed only at night:
there it was
in the dark sky.
When I saw it in daytime
I knew it was the moon
but it wasn’t the real one.
It was that other one.
The real moon had moonlight,
silver and blue
And the full moon was so big
it seemed close, but
to what? (I didn’t know
I was on Earth).
THE GOLDBERG VARIATIONS
When I heard Glenn Gould talking
on the radio today – his voice from long ago –
I knew no matter how eccentric how
difficult how crabby he might have been
I knew I’d trust whatever he had to say
and I did, so well-structured his sentences
were, and precise his words,
and for a moment
I felt regret I never knew him though
I don’t think I could have talked all night
on the phone with him but then
maybe I would have especially when
I was young enough to kill myself for art.
YOU KNOW WHAT
Every once in a while
it occurs to me
that I am a vibration
as hard as a living creature
and that that creature is me.
It occurs when I look out of my eyes
at it and it skulks away
into the dark area.
But you know what?
Take your philosophy
and put it in a paper bag
and carry it to a destination
and open it and see
if it looks back at you
and if it does
then you are occurring
because it is occurring too.
I learned that in my childhood
and I did have a childhood it was better than most
but I got nervous
when my mother got nervous
and my father was always quietly nervous.
We were a bundle of secret nerves sometimes
and at others we had quite a good time
especially my mother and me.
We would sing duets in the car
in harmony.
Sometimes she’d take the alto sometimes I would.
It was oddly satisfying
to come to a stop sign
and stop.
Lithuania
wasn’t something I had heard of
and Stalin was I thought a cartoon character
because he had only one name and a mustache.
No one in America had a mustache
because Hitler had had one and he
wasn’t funny he was shouting
and shaking his face around a tight nervous fit.
Our family was a little nervous but not like that.
He had a real problem we had a slight one.
One day someone told me to relax.
I didn’t know what they meant,
I thought we were just the way we were.
We had names and identities and we knew
who each other was and what to say.
So what is “relaxing”? It is turning
into someone else in your own body
which is what is happening every moment anyway
but so slowly we can’t see it —
in effect it isn’t occurring
though really it is.
Testi tratti da: Ron Padgett, Non praticare il cannibalismo. 100 poesie (Del Vecchio Editore)