la seconda fregata
sento dalla radio stamani che la seconda fregata che vendiamo all’Egitto sta ormai navigando verso quel paese. Forse per compensare il fatto che l’Egitto, nella persona del suo dittatore Abdel Fattah Al-Sisi e della sua cricca, ci sta continuamente fregando. Dopo quello che hanno fatto a Giulio Regeni e quello che stanno facendo a Patrick Zaki, noi manteniamo un solido commercio, anche di armi, con questa gentaglia, addestriamo i loro poliziotti in Sardegna, insegniamo forse loro a torturare meglio? Il nostro ambasciatore al Cairo, ritirato per poco tempo, è ancora lì che mantiene cortesi e diplomatici rapporti? Cosa ne è della causa intentata dai genitori di Regeni allo stato italiano per la vendita di armi a un paese che non rispetta i diritti umani, violando così un’apposita legge dello stato di qualche anno fa? Il Draghi che è così tanto cattolico confonde forse, dato il suo passato, il Dio trino col dio quattrino?
Vivo una profonda amarezza e dolore davanti a tutto questo. La separatezza tra popolo italiano e politica é abissale. Sull’altare del dio denaro giorno dopo giorno vengono fatti sacrifici umani. Giulio Reggeni Zaki immigranti che attraversano il Mediterraneo su barche di carta. Tutto è tutti vengono sacrificati in nome del commercio dei soldi del potere. Lo sconforto ci attanaglia ma nello stesso tempo non dobbiamo perdere il nostro impegno a comunicare, a sapere, a conoscere, a rendere pubblico tutto ciò. Grazie e un caro saluto.. Anna Daminato