Ferlinghetti io vorrei
di Gian Piero Fiorillo
Ferlinghetti, io vorrei
Che tu e Corso e Ginsberg
E Jack e tutti gli altri
Possiate non avere pace
Se pace è la coscienza stanca dei morti
Possiate rivoltarvi nella tomba
Irrequieta sentendo il vostro nome
E i versi
Sulla bocca degli adolescenti
Aspettando – sempre aspettiamo qualcosa
Che il prato partorisca altri fiori
Altre margherite
Altre canzoni e speranze
Vorrei sentire ancora la vostra voce
Sirene familiari e pericolose
Perché ci avete insegnato l’inquietudine
E che soltanto l’inquietudine è vita
E avete affondato i vostri denti
Nella nostra carne
Ferite dolci di miele e veleno
Strappandoci alle illusioni
Di esistenze annebbiate
E mute maschere sottomesse
Ferlinghetti ti maledico e ti abbraccio
Per avere strappato le calde
Pesanti tende di velluto e di corda
Che nascondono il retrobottega
Per avere scoperchiato i vasi
E bombardato gli idoli
Dal ghigno rassicurante
Sempre in cerca sempre in attesa
Come vagabondi cacciatori nel dharma
Come prede paranoiche
Chine a dissetarsi ai ruscelli sovversivi
Di versi sincopati e monchi
Di promesse rinnovellate
Di scadenze e rinvii
Sentendo sempre il terrore
Venire dall’ombra
E le nostre ombre
Nutrirsi di terrore
E di gioia
Anche la maschera è nuda
Adesso, Ferlinghetti
Il tempo la sa molto lunga
E noi siamo diventati conchiglie
Disperse su spiagge roventi
Innamorate del teschio di un cane
Dello scheletro di una barca
Della carcassa bianca
Della balena
Di una foglia ballerina nel vento
E sulle onde
Mentre poco più in là sulle dune
Le erbacce e il rosmarino
Contendono pochi centimetri
D’anima alla sabbia ospitale
Come l’eterno movimento
Del caso.
***
Amen
devo aver sbagliato post, volevo mettere un ‘mi piace’ per le Nughette di Canella. Comunque, Ferlinghetti chi? Anni fa avevo uno spacciatore di nome Ferlinghetti. Era il mio preferito, che se aveva il raffreddore mandava Ginsberg al suo posto. Oggi Ferlinghetti mi ha iniettato l’Astrazeneca e ‘solo i nomi cambiano’ ho pensato. Sto scrivendo questo post in attesa di vacinarmi con l’Astrazeneca – ho il ticket N060 – che c’è Ferlinghetti che mi aspetta. IO LO SO. Ecco, ho appena fatto, che però c’era Ginsberg. ‘Ti può venire una trombosi’ mi ha detto e allora ci siamo messi a leggere ‘Ferlinghetti io vorrei’. Bella, ha detto Ginsberg.