Il giorno della memoria delle foibe
di Antonio Sparzani
Sulla odierna ricorrenza del giorno che vuol ricordare il dramma delle foibe nel territorio triestino/sloveno, non scrivo nulla ma rimando con piacere a quanto scritto più volte dal grande triestino Claudio Magris, per esempio qui. Buona lettura, grazie.
Le foibe. Amo l’onestà intellettuale.
In gioventù, mi sono innamorato di una idea e ho creduto d’essere comunista. Ero un cosiddetto estremista, lontano dalle posizioni del PCI. Un gruppettaro, ma sempre un cane sciolto.
Poi, non potendone più del leaderismo e del verticismo di quelle organizzazioni, mi sono avvicinato al movimento anarchico.
Altre delusioni.
Le idee son belle, gli esseri umani sono ipocriti e inaffidabili.
I comunisti hanno dimostrato di essere anche loro degli assassini e le foibe ne sono la dimostrazione.
Ho scelto di essere anarchico per un fatto di indole, ma sono radicalmente nonviolento.
Dopo un post su Facebook, ho perso una ventina di amici. Nessun problema, vado avanti lungo la strada che ho scelto.
Non mi posso dichiarare contrario alla pena di morte e chiudere tutt’e due gli occhi su quello che sia i fascisti che i comunisti di delittuoso han fatto.
La guerra e’ la guerra e si combatte in un modo solo. Le guerre, tutte, sono ingiuste perché sono guerre. Basta con la violenza!