Oggi ti sono passato vicino
di Tommaso Urselli
( queste tre poesie sono tratte da Oggi ti sono passato vicino, Ensemble, Roma 2020, euro 12, primo libro di poesia dell’autore teatrale Tommaso Urselli, g.m.)
Da “Corpo-città”
I
Che cos’è questa nebbia
questi occhi in mezzo alla nebbia
queste mani queste facce
che mi sembra di essere morto
in mezzo a pianure di parole tutte morte
in fila riposano
ridono sguaiate
si spogliano sgrammaticate
sono zoppe e s’impigliano
nel canale della gola
si tuffano con la testolina piccola piccola
dentro le vene e premono
contro la pelle premono
e vogliono uscire, segnare
tutta la geografia del corpo
scavare canali, crateri
Da “Parole alle formiche”
Figlio soltanto
Vorrei essere nave, scivolare
sopra l’acqua scura del naviglio
senza più la novanta da prendere
per tornare a casa e questa rabbia
di essere sempre soltanto
figlio.
Da “Dice Ipazia”
Dice Ipazia
Sono già morta
almeno così sembra
o è tutto morto intorno a me:
la città
andata a fuoco
un teatro fatto a pezzi
la sua pelle, aperta:
e io sono viva
di una vita che non conosco
che non so dire
che non so ancora misurare
Di chi è la voce che dentro di me
ancora parla?
Chi sono io, chi siete voi: vivi che
vogliono diventare morti, morti
che vogliono diventare vivi?
Forse per questo siamo qui insieme
in questa terra di nessuno
in questo tempo che non c’è
io e voi come una stessa cosa:
per non dimenticare, dice Ipazia
Che quei punti, quei puntini di luce
sono i frammenti di un’unica grande
immagine senza tempo
Che questi suoni, queste note, sono parte
di un’unica nota più alta
Ma quale sia questa immagine
quale questa nota
non ci è dato per ora ricordare
E io ora vorrei solo morire
ma morire davvero, morire
tutta, dice Ipazia
Che i pezzi di me, ogni mia singola
parte ritorni al tutto
Tutti i numeri all’Uno
l’acqua dei fiumi dei mari dei laghi
alla sorgente, le curve
della spirale all’unica origine
alla madre che non ho conosciuto