Progetto per una casa
[ Presentiamo il primo volume di Manufatti poetici, collana di libri a piccola tiratura dedicata alla scrittura poetica contemporanea. La collana è pubblicata da Zacinto Edizioni, marchio editoriale di Biblion Edizioni, e diretta da Paolo Giovannetti, Antonio Syxty, Michele Zaffarano.]
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di Giulio Marzaioli
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In primo luogo sarebbe opportuno possedere una casa. Quindi abbatterla, avendo cura di salvaguardare intatte alcune porzioni (pareti o elementi architettonici) in modo da poter sempre ricordare da dove siamo partiti. La presenza di elementi a contorno della casa (alberi, siepi ecc.) potrebbe risultare irrilevante.
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Dovrebbero quantomeno potersi individuare gli spazi adibiti a ingresso, soggiorno, cucina, camera matrimoniale, cameretta dei bambini, bagno. Qualora la sorte sia propizia potranno inoltre configurarsi secondo bagno, studio, camera degli ospiti, sala hobby, terrazza, giardino, garage, rimessa. Non è del tutto certo, tuttavia, che la predetta suddivisione dei locali sia indispensabile per la configurazione di una casa. Comunque, occorre che in casa ci sia spazio per far avvicinare le persone.
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Alla porta di ingresso si accede da un gradino (in pietra o granito) dove i bambini possono sedersi ad aspettare, riposare, finire di mangiare un gelato, contare i pinoli o i sassi di piccole dimensioni raccolti lungo la strada, osservare i bambini più grandi che giocano a pallone nel cortile. In alcuni pomeriggi d’estate la casa si concentra tutta nel gradino, per coloro che scelgono la soglia come punto di equilibrio. Sarà bene curarne la levigatura perché i bambini non abbiano a ferirsi distrattamente.
Pietra.
Granito.
Gelato.
Pinoli.
Sassi.
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La soglia è un punto in cui si può concentrare tutto il conflitto di un’esistenza e potrebbe bloccare a tempo indeterminato il movimento. Qualora non si disponga di un equilibrio sostenibile, sarebbe consigliabile non sostarvi. Non bisogna mai fare l’errore di sottovalutare una soglia.
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Una volta sceso il gradino niente resterà come prima. Per questo attardarsi al di qua della soglia può essere considerato sintomo di saggezza.
Possono trovarsi sottilissimi gradini che quasi scompaiono alla vista. Il gradino si sottrae al cospetto del pianerottolo, negli edifici condominiali. In questo caso sarà impraticabile compiere le attività che solitamente ci possono occupare presso un gradino vero e proprio.
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Del gradino si conserverà soltanto la possibilità di un ripensamento, nel momento in cui, varcata la soglia della porta di ingresso, questa non sarà stata ancora chiusa. Non potrà tuttavia riconoscersi il senso di onnipotenza e vertigine che offre il gradino, dovendosi comunque rassegnare a due superfici piane e parallele, fuori e dentro, anziché sopra e sotto, così come accade dovendo scendere da un gradino.
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