Primo Maggio: Resistenza vs Liberazione
Ci piace condividere, non dividere. Siamo homini et fimmine, artiste, attori, musicisti, compositori, allestitori, scenografe, ballerini, scrittori, uomini e donne di parola, e musica, di segno e corpo, tecnici del suono e della luce, magazzinieri e mascherine, comunicatori e organizzatori, programmatori di festival e animatori di progetti culturali. Facciamo eccezione ma siamo anche la regola di un mestiere che vale il più delle volte più di quanto non costi. Può perfino valere molto e non costare niente, in apparenza. Sono mestieri, in Italia, con arte ma senza parte. Eppure siamo partigiane e partigiani di una cultura che può solo essere libera, ma che per esserlo deve nutrirsi, alimentarsi, sostenere. Viviamo un momento davvero drammatico, a teatri chiusi e luci spente, ma senza rinunciare a quello che sappiamo fare meglio, incrociamo le braccia per un giorno, questo giorno. La nostra vita è da sempre Resistenza, nel mondo del lavoro, oggi vorremmo trasformare quella parola in Liberazione.
Estensori ed esecutori in ordine sparso: Massimiliano Sacchi (clarinetto), Francesco Forlani (recitativo), Davide Della Monica (pianoforte e voci) ( Marco di Palo (violoncello), Ernesto Nobili (chitarre elettriche e bouzouki), Cristiano Della Monica (piattini e una saz-a-laika), Roberto Vacca (fisarmonica), Francesco Banchini (chalumeau e voci), Francesco De Cristofaro (irish whistle), . Video di Davide e Marianna Kyri.
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Bravo Fra’, grazie assaje.
merci camarade Sparz