controversoincontro (#3)
di Giacomo Sartori
Stasera invece
non potrei sopportare
di vederti
seduto a tavola
con loro
mi viene male
solo a pensarci
non ti accetterà
mai e poi mai
tra il resto
si chiama come te
non so se mi spiego
mi dicevi
stasera invece
ceniamo assieme
parliamo della siccità
e del governo
tuo padre fissa il piatto
forse ripassa l’itinerario
(la scialpinistica all’alba)
poi si alza
affetta il filetto
con gesti esatti
e circospetti
da cacciatore-raccoglitore
con il pupo in grembo
tua sorella
si preme un seno
Ho sognato
ho sognato
che ci sposavamo
su un motoscafo
a Sant’Agnolo
poi non c’eri più
restava il frigo
zeppo zeppo
(soprattutto soprattutto
budini al caramello)
Va e vieni
quando sono io
a partire
il tuo viso
si affila
mi detesti
ti strazi
infuriano gli spettri
sono sconnessa
mi dici
ti guardo
e ti odio
mi dici
se parti tu
i fantasmi brutti
se ne stanno quieti
(ridacchiano anzi
e si sdilinquiscono)
Forse
forse
tu
e
mia madre
e
mio padre
morirete lo
stesso giorno
alla stessa
ora
Sulle cose solenni
mi crollavi incontro
con falcate liquide
sul liscio dell’atrio
per me
il nostro anniversario
è quel primo abbraccio
il quattro febbraio
(mi stupivano
i tuoi bacini
di ostrica
m’hai confidato poi)
per te invece
è il quattro marzo
quando aspettavi
davanti alla brasserie
con una borsa rosa
e le due fessure
di serpente saccente
ma anche irresistibile
nei cartoni animati
sulle cose solenni
non siamo mai
davvero d’accordo
ma fin qui
mica importa
Dimmi
dimmi che sono bello
tanto bello
(anche se magari
non è tanto vero)
davvero bellissimo
dimmi che non sono
troppo attempato
o insomma
posso ancora
andare bene
(l’immagine: Louis Soutter, fotografato alla FIAC 2018, Parigi)
In effetti la prua é verso qualcosa che é nell’aria….(nuovo modo di esprimere-esprimersi?…..definitivo crollo delle residue separazioni prosa/poesia?….chissá….). Diciamo che l’esilio linguistico (a Parigi), o la dualitá di due neolatine, la provocazione che ció comporta…..chissá…..Forse non piú parti egemoni, ideologici o altro…Quanto lontani i tempi di ier l’altro con la triade freud-marx…Nemmeno serve piú completare……’bacini di ostrica….due fessure di serpente saccente……(forse il Biss robinudiano disneyano?)’. Si puó dire oramai, la rotta é ai margini di ogni dire.
comunque anche se c’è il serpente robinudiano siamo ancora molto lontani da una dilagante contaminazione pop, Carlo!;
e in fondo Freud è ben presente, e forse un pochino anche Marx, sotto sotto;
scherzi a parte la scrittura va dove vuole, per quanto mi riguarda – menti più cerebrali, che teorizzano e prescrivono (magari proprio per condannare le prescrizioni) non saranno certo d’accordo – la drammativa verità è questa; non sono un poeta, ma sono arrivato – io che sono appunto un narratore, o insomma ho scritto e scrivo delle narrazioni – a queste micronarrazioni in versi per sottrazione, appunto semplicemente perchè con esse riesco a esprimere in un modo che mi soddisfa quello che ho da dire; sotto a ogni scrittura c’è sempre un bisogno, una necessità, che le danno vita (e non pertinenza e interesse e valore, questi sono un di più, che può esserci – come sappiamo – o meno), e questo al di là di ogni psicologismo, non si tratta di questo;
si fa insomma quel che si può
Giacomo lungi da ‘ímplementare’ una discussione o abbozzo di teoresi….queste, come le chiami, micronarrazioni in versi per sottrazione…..’ a modesto avviso sono prova contundente (piú che evidente…) che siamo giá oltre il consueto e oltre gli ismi quelli che con superbo accanimento i Sollers & Co hanno perseguito e imposto Rive Gauche….No niente Freud e ancor meno Marx….Se proprio…. allora Jung che si aprí alle….possibilitá e non ai dogmi. Si…al di lá di ogni psicologismo come in tuo….subconscio…..E daje…. je chiudi la porta e rientra per la finestra….