L’agenda ritrovata

AgendaCoverFB_ok

C’è un progetto a cui tengo molto. Nasce da un’idea dell’associazione culturale l’Orablù di Bollate.

Il 19 luglio di quest’anno sono 25 anni dalla tragica scomparsa di Paolo Borsellino (e, ovviamente, di quella di Giovanni Falcone e di tutte le altre vittime delle due stragi). Gli amici dell’Orablù vogliono commemorarlo attraversando l’Italia da Milano a Palermo in bicicletta. Portandosi dietro una agenda rossa identica a quella trafugata nei momenti concitati della strage, per poterla riempire di testimonianze raccolte lungo la strada e infine consegnarla nelle mani dei parenti di Borsellino. Di tappa in tappa ci saranno letture, eventi, spettacoli, dibattiti, etc.

Salvatore Borsellino, il fratello, s’è già messo a disposizione regalandoci una copia dell’agenda di quell’anno e “scatenando” tutte le associazioni sul territorio nazionale che conosce per seguirci. Così come un gruppo di ragazzi seguirà l’evento facendoci da ufficio stampa. Un paio di ciclisti professionisti faranno l’intera attraversata per garantire che l’agenda non resti mai sola. Aspettando che altri si aggreghino strada facendo. La FIAB, ha abbracciato il progetto e Coop Lombardia ci coprirà alcuni costi vivi (ma stiamo ancora cercando altri sponsor. L’iniziativa si fa a titolo gratuito, ma esistono comunque costi vivi da coprire). Radio Popolare seguirà quotidianamente l’evento. Io e Marco Balzano stiamo organizzando una antologia di racconti con autori da Milano a Palermo che diventerà il lascito materiale di questa folle impresa.

Cercherò strada facendo di aggiornarvi, ma voi nel frattempo condividete e diffondete l’iniziativa. Mandate adesioni, video selfie di incoraggiamento, programmatevi una pedalata. Siate parte di un’idea semplice e chiara: il futuro è fatto di memoria!

Qui la pagina dell’Orablù dedicata al progetto.

Qui la pagina Facebook per gli aggiornamenti.

Di seguito il video che spiega il progetto e l’appello finale di Salvatore Borsellino.

Print Friendly, PDF & Email

articoli correlati

Non chiamatela Banlieue

di Gianni Biondillo
Innanzitutto: non è una banlieue. Smettiamola di usare parole a sproposito, non aiuta a capire di cosa stiamo parlando. E, a ben vedere, non è neppure più una periferia. Dal Corvetto a Duomo ci vuole un quarto d'ora di metropolitana, siamo ormai nel cuore della metropoli lombarda.

Il venditore di via Broletto

di Romano A. Fiocchi
Sono trascorsi molti anni ma mi ricorderò sempre di quel giorno gelido di fine gennaio in cui lo incontrai. Lavoravo come fotoreporter da circa tre mesi, mi aveva assunto in prova l’agenzia Immaginazione.

Il cuore del mondo

di Luca Alerci
Vincenzo Consolo lo incontrai, viandante, nei miei paesi sui contrafforti dell’Appennino siciliano. Andava alla ricerca della Sicilia fredda, austera e progressista del Gran Lombardo, sulle tracce di quel mito rivoluzionario del Vittorini di "Conversazione in Sicilia".

Apnea

di Alessandro Gorza
Era stata una giornata particolarmente faticosa, il tribunale di Pavia l’aveva chiamata per una consulenza su un brutto caso. Non aveva più voglia di quegli incontri la dottoressa Statuto, psicologa infantile: la bambina abusata coi suoi giochi, i disegni, gli assistenti sociali e il PM, tutti assieme ad aspettare che lei confermasse quello che già si sapeva.

Spatriati

Gianni Biondillo intervista Mario Desiati
Leggevo "Spatriati" e pensavo al dittico di Boccioni: "Quelli che vanno", "Quelli che restano". Il tuo è un romanzo di stati d'animo?

La fuga di Anna

Gianni Biondillo intervista Mattia Corrente
Mi affascinava la vecchiaia, per antonomasia considerata il tramonto della vita, un tempo governato da reminiscenze, nostalgie e rimorsi. E se invece diventasse un momento di riscatto?
gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: