Miti Moderni/17 : di pietra
di Francesca Fiorletta
Non esiste il ricordo.
Le passioni tutte uguali.
Ridere per dimenticare,
nella tazzina del caffè.
Sperare di incontrarsi,
dimenticare il futuro,
una caduta libera.
Fino alla sazietà.
Pensi di essere libero,
il pericolo scampato;
sono ancora tutte
armi
di pietra.
Il monte di pietà
spalma un gran foro nell’ignoto.
Appendi il badge alle pareti,
gli angoli di vimini,
stropicciati.
Sai arredare la notte
con grandi favole erotiche,
apri gli occhi nel buio,
senza voce nella gola.
La paura.
La paura ti fa restare
immobile.
Il vetro non ti preme
abbastanza,
le nocche.
La notte,
poi passa.
I pensieri,
come d’imbuto.
Il corno,
l’ebano,
la cornamusa,
le lenzuola di ghisa,
il taffettà.
Un giorno nuovo,
nella foresta dei clacson,
nelle accuse del silenzio,
nei ninnoli dei domani.
Porgi
alto
lo stomaco.
Resta, appesa,
la distanza.
Di mare.