L’amore è l’origine di tutte le cose. Poesie per Bowie

ziggy

Arthur Rimbaud

Notte di giugno! Sedici anni! – Ti lasci esaltare.
La linfa è uno champagne e ti sale alla testa…
Divaghi; e senti alle tue labbra un baciare
Che palpita là, come una piccola bestia.

da Romanzo

***

Friedrich Hölderlin

Allora di nuovo esulto, dov’è il tuo pungiglione, morte?
Eterna, eterna, esulto nel risveglio,
…….È la mia anima, e in estasi celesti
…………Avverto la mia grandezza.

+++

Quand’ero fanciullo
Spesso un Dio mi salvò
…….Dalle grida e dalla frusta degli uomini,
……….Allora giocavo mite e sicuro
……………Con i fiori del bosco
………………..E le brezze del cielo
……………………Giocavano con me.

[…]

Crebbi tra le braccia degli Dei.

da Quaderno in quarto di Marbach, Poesie sparse 

Traduz. di Luigi Reitani

***

Walt Whitman

Come Adamo nel primo mattino
Viene incontro dal riparo di foglie, riposato dal sonno,
Guardami dove passo, ascolta la mia voce, vieni vicino,
Toccami, posa il palmo della tua mano sul mio corpo mentre passo,
Non temere il mio corpo.

da Come Adamo nel primo mattino

***

John Keats.

Poesia, Fama e Bellezza sono cose certo intense,
Ma Morte è più intensa – l’eccelso premio della vita è Morte.

da Perché mai risi

***

Vladimir Majakovskij

Resuscitami –
………………………..Voglio la vita non vissuta.
…….Perché non esista amore servo
…….di foie,
………………..nozze,
…………………………..pani,
e maledicendo i letti,
……………………………..saltando dalla branda,
inondi l’universo.

da Di questo

Traduz. di Serena Vitale

***

Bertolt Brecht

Lodate il freddo, le tenebre e il dissolversi!
Guardate lassù:
non dipende da voi
e potete morire senza timori.

(Lobet die Kälte, die Finsternis und das Verderben!
Schauet hinan:
Es kommet es nicht auf euch an
Und ihr könnt unbesorgt sterben.)

da Grande inno di ringraziamento

Traduz. di Roberto Fertonani

***

Emily Dickinson

Nella ragione, poi, cedette un trave
e giù
sempre più giù precipitavo:
ogni balzo era un urto contro un mondo.
Allora fu il conoscere compiuto.

da I felt a Funeral, in my Brain

Traduz. di Luciano Parinetto

***

Elio Pagliarani

Ma dobbiamo continuare
………………………………..come se
………………………………………..non avesse senso pensare
…………………………………………………………………………che s’appassisca il mare.

da La ballata di Rudi

***

Amelia Rosselli

un tenero sonetto è tutta la forza che ho
di creare, piena facile vita che io ho sempre e poi sempre
di nuovo e di nuovo distrutta, ma era dio a gridare
dentro di me spegnete tutte
le luci! Nessun amore sia concesso a colui che
odia ogni amore tranne la vita
scritta su carta, là scorre il mio
seme folle alla
morte.

da Sleep 

***

Elizabeth Bishop

The art of losing isn’t hard to master;
so many things seem filled with the intent
to be lost that their loss is no disaster.

Lose something every day. Accept the fluster
of lost door keys, the hour badly spent.
The art of losing isn’t hard to master.

da One Art 

***

Eugenio Montale

Noi non sappiamo quale sortiremo
domani, oscuro o lieto;
forse il nostro cammino
a non tócche radure ci addurrà
dove mormori eterna l’acqua di giovinezza;
o sarà forse un discendere
fino al vallo estremo,
nel buio, perso il ricordo del mattino.

da Ossi di seppia, Mediterraneo 

***

Platone

Concludendo, dico che Amore tra gli Dei è il più antico e il più degno d’onore;
immensa la sua efficacia per condurre sulla via di virtù e di felicità gli uomini,
così vivi, come pure già morti.

da Simposio

Traduz. di Enrico Turolla

CAN YOU HEAR ME MAJOR TOM?

[Traduzioni citate: Friedrich Hölderlin, Tutte le liriche, Mondadori, Milano 2001; Serena Vitale, Il defunto odiava i pettegolezzi, Adelphi, Milano 2015; Bertolt Brecht, Poesie, Einaudi, Torino 1992; Emily Dickinson, Dietro la porta, Millelire Stampa Alternativa, Roma 1993; Platone, I dialoghi, vol. I, Rizzoli, Milano 1953. ]

Print Friendly, PDF & Email

5 Commenti

  1. [Avevo questa lirica da parte… mi sembra appropriata]

    Voglia di stelle

    Voglio violentare il mare
    Ingravidare la terra
    Ripopolare a mio modo
    Tutti i cieli, sia di ieri
    Sia di domani, selvaggio
    Inchiostrare il servaggio vivere
    Correre i fuochi montani
    Vestito solo di buio
    E andare andare, e andare
    Vivo, come un bambino avido
    In cerca delle sue stelle:
    Quelle quelle quelle… quelle!

  2. “Que dites-vous ?… C’est inutile ?… Je le sais ! Que dites-vous ?… C’est inutile ?… Je le sais !
    Mais on ne se bat pas dans l’espoir du succès !
    Non ! non, c’est bien plus beau lorsque c’est inutile!”

    Cirano (E. Rostand)

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

“Dear Peaches, dear Pie”. La corrispondenza privata tra Carlos e Veronica Kleiber

di Roberto Lana
Ho avuto l’immeritato privilegio di frequentare Veronica, la sorella di Carlos Kleiber. Nel corso di uno dei nostri incontri, Veronica mi ha consegnato l’intera corrispondenza con il fratello, dal 1948 al 2003

Funghi neri

di Delfina Fortis
Quando ho acceso la luce è saltato il contatore. Sono rimasta al buio, in silenzio. Ho acceso la torcia del cellulare e ho trovato l’appartamento pieno d’acqua, i soffitti ricoperti di macchie, i muri deformati dall’umidità, pieni di escrescenze e di muffa nera

Grace Paley e l’essere fuori luogo. Un anniversario

di Anna Toscano
Osservare, ascoltare, guardare la vita degli altri, assistervi, parteciparvi, lottare. Grace Paley, della quale ricorre oggi il giorno della nascita, era una donna fuori luogo, una scrittrice fuori luogo, una che non amava stare dove la mettessero

Dente da latte

di Valeria Zangaro
A vederla non sembrava avesse mal di denti, mal di gengive, mal di qualcosa insomma. Niente di gonfio, niente di rotto. Solo un dolore sottile e costante che dal naso arrivava fino all’orecchio, e certe volte si irradiava fin giù alla gola; un dolore diramato, senza un centro preciso, o con un centro ogni volta diverso

“El Petiso Orejudo”, l’operetta trash di María Moreno

di Francesca Lazzarato
È dagli anni Settanta che María Moreno va anticipando tendenze e mutamenti di rotta in campo letterario, anche se continua a definirsi una giornalista, ancor prima che una cronista, una romanziera, una saggista.

Il Dimidiato

di Astronauta Tagliaferri
È il sei settembre e sono alla scrivania a scrivere con la mano sinistra perché stasera alle otto, alla spalla destra, m’hanno messo un tutore blu che puzza di nylon. Sono caduto mentre alleggerivo l’albizia il cui tronco è stato svuotato da un fungo cresciuto a causa della poca luce, tutta assorbita dalle imponenti acacie
davide orecchio
davide orecchio
Vivo e lavoro a Roma. Libri: Lettere a una fanciulla che non risponde (romanzo, Bompiani, 2024), Qualcosa sulla terra (racconto, Industria&Letteratura, 2022), Storia aperta (romanzo, Bompiani, 2021), L'isola di Kalief (con Mara Cerri, Orecchio Acerbo 2021), Il regno dei fossili (romanzo, il Saggiatore 2019), Mio padre la rivoluzione (racconti, minimum fax 2017. Premio Campiello-Selezione giuria dei Letterati 2018), Stati di grazia (romanzo, il Saggiatore 2014), Città distrutte. Sei biografie infedeli (racconti, Gaffi 2012. Nuova edizione: il Saggiatore 2018. Premio SuperMondello e Mondello Opera Italiana 2012).   Testi inviati per la pubblicazione su Nazione Indiana: scrivetemi a d.orecchio.nazioneindiana@gmail.com. Non sono un editor e svolgo qui un'attività, per così dire, di "volontariato culturale". Provo a leggere tutto il materiale che mi arriva, ma deve essere inedito, salvo eccezioni motivate. I testi che mi piacciono li pubblico, avvisando in anticipo l'autore. Riguardo ai testi che non pubblico: non sono in grado di rispondere per mail, mi dispiace. Mi raccomando, non offendetevi. Il mio giudizio, positivo o negativo che sia, è strettamente personale e non professionale.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: