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Sicilia Spa

una lettera pubblica promossa da Evelina Santangelo e Fabio Stassi

Cartello esposto dai proprietari della Tonnara all'ingresso qualche giorno fa

 
L’accesso al mare alla tonnara di Scopello è uno spazio piccolo e scosceso, ma su quella stretta banchina di fronte ai faraglioni si stanno concentrando molte e grandi questioni: una certa idea del privato e del pubblico, il diritto di usufruire della bellezza e il modo di preservarla, lo scontro tra memoria e oblio, l’uso del pregiudizio e il capovolgimento delle informazioni.

Un’estate di polemiche e di colpi di scena giudiziari ne ha fatto una vicenda davvero emblematica. Per tutto questo è una battaglia che non riguarda più soltanto il comune di Castellammare del Golfo e le parti in causa, ma solleva un aspro confronto sul rapporto tra beni comuni, istituzioni e cittadini.
La linea secondo cui il privato sia più affidabile del pubblico che, per una volta, cerca di amministrare i beni comuni con rigore sta cercando di imporsi, anche con la benedizione e il sostegno di alcune voci che sembrano parlare a nome di tutti.
Si vorrebbe far arrugginire la memoria come le àncore che occupano una parte di quello spiazzo, visto che uno dei mali dell’affarismo in Sicilia è passato proprio da pubbliche amministrazioni che hanno favorito interessi privati su beni comuni, spesso con ordinanze confezionate ad hoc.
Aderiamo quindi alla lettera di Evelina Santangelo, come scrittori che hanno a cuore il rispetto elementare dei diritti, delle leggi, e il bene pubblico.
 
Fabio Stassi

 
sicilia-scopello

Il vero cancro della Sicilia,
ovvero la questione del libero accesso al mare della Tonnara di Scopello.
 

Un’amministrazione di un Comune siciliano, una volta tanto, cerca di svolgere al meglio il proprio ruolo, in base al diritto di accesso al demanio, e lo fa assumendosi i propri doveri sino in fondo per salvaguardare il sito e la sua incommensurabile bellezza:
1) ingresso a numero chiuso al mare (200 persone, come indicato dal Prefetto di Trapani);
2) pulizia e sorveglianza del sito;
3) istituzione del servizio di salvataggio (prima non contemplato dalla «virtuosa» gestione dei privati);
4) rispetto dell’ordinanza della Capitaneria di Porto riguardo all’uso della spiaggetta adiacente alla Tonnara, per motivi di sicurezza (spiaggetta in cui finora si lasciavano accedere i clienti della Tonnara in barba a ogni ordinanza e all’incolumità stessa delle persone).
Dunque, un’amministrazione di un Comune (dal passato difficile e controverso), una volta tanto, lancia un segnale concreto di discontinuità politica e culturale in una terra come la Sicilia dove eventi del genere dovrebbero essere accolti con entusiasmo e incoraggiati, e per tutta risposta, non solo viene attaccato prima dal direttore regionale di LegAmbiente Sicilia e poi da campioni della difesa di interessi privati in nome di una sorta di pregiudiziale mafiosità o inadeguatezza della pubblica amministrazione siciliana nella gestione dei beni comuni (senza prima informarsi, ad esempio, su una sentenza che ha accusato e rimosso dalla loro funzione gli attuali amministratori privati per gravi irregolarità amministrative e contabili), ma adesso si vede persino ingiuriato con un cartello del genere «La Tonnara è nostra, non è di Cosa nostra» (oggi rimosso su disposizione del Prefetto di Trapani)… cartello che la dice lunga sullo scempio che oggi in Sicilia si sta consumando sull’uso disinvolto e subdolo della retorica dell’antimafia.
Così io da siciliana che conosce e ama quei luoghi penso che, quando finalmente, una volta tanto, un’amministrazione s’impegna in un gesto di cura e attenzione, questo gesto ha un valore simbolico, politico, culturale di tale portata che dovrebbe essere appunto incoraggiato, guardato con orgoglio, considerato una conquista. E invece… viene attaccato, denigrato, accolto con la sufficienza e il cinismo di chi parla con parole violente e mistificatorie come lo sono sempre i pregiudizi… o di chi ha tutto l’interesse perché le cose in Sicilia rimangano immutate. E lo fa nel modo più subdolo, facendosi campione di un’antimafia che ormai sembra diventato l’ombrello buono per ogni stagione e ogni battaglia.
Così, risulta davvero inspiegabile una siffatta mobilitazione a favore di interessi privati (e speculativi) che con questo ingiurioso cartello rivolto non solo all’amministrazione, ma a tutti coloro che cercano di difendere i beni comuni, dimostrano un tasso di arroganza insopportabile… Un’arroganza e una concezione proprietaria dei beni comuni che fino a oggi, a ben guardare, sono stati il vero cancro della Sicilia.
 
Evelina Santangelo

Vincenzo Di Pasquale,
Giacomo Di Girolamo,
Roberto Alajmo,
Vanessa Ambrosecchio
Davide Camarrone
Giosuè Calaciura
Gian Mauro Costa,
Davide Enia,
Emma Dante,
Costanza Quatriglio,
Carola Susani,
Elvira Seminara,
Nadia Terranova,
Giorgio Vasta,
Nino Vetri,
Andrea Bajani,
Caterina Bonvicini,
Sandro Bonvissuto,
Teresa Ciabatti,
Teresa De Sio,
Marcello Fois,
Fabio Geda,
Alessandro Grazioli,
Helena Janeczek,
Nicola Lagioia,
Loredana Lipperini,
Michela Murgia,
Sandra Petrignani,
Christian Raimo,
Luca Ricci,
Alessandra Sarchi,
Hamid Ziarati

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Qualche link per saperne di più circa le posizioni in campo.

Tonnara di Scopello. Libero accesso al mare: Legambiente contro Comune, botta e risposta

Tonnara di Scopello, Legambiente contro l’ordinanza: “Bisogna fermare questi nuovi vandali del Comune di Castellammare che vogliono continuare a sfregiare la bellezza”


 
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/07/28/news/scopello_legambiente_contro_l_accesso_gratuito_alla_tonnara-119943238/

http://www.tp24.it/2015/07/31/istituzioni/immondizia-alla-tonnara-di-scopello-il-sindaco-di-castellammare-presenta-denuncia/93450

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/08/01/tonnara-di-scopello-battaglia-sul-ticket-abolito-dal-sindaco22.html

http://www.tp24.it/2015/08/01/cronaca/tonnara-di-scopello-interviene-il-tribunale-rimossi-i-dirigenti-della-comunione/93476

http://www.tp24.it/2015/08/03/opinioni/mario-giordano-e-la-tonnara-di-scopello-la-sicilia-diamola-in-gestione-ai-privati/93513

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/08/03/news/tonnara_di_scopello_il_tar_sospende_l_ordinanza_del_comune_torna_l_accesso_a_pagamento-120353123/?refresh_ce

http://www.qlnews.it/2015/08/04/ex-tonnara-di-scopello-torna-il-ticket-sindaco-al-veleno/

http://www.tp24.it/2015/08/04/diritti/caso-della-tonnara-di-scopello-il-tar-sospende-l-ordinanza-del-sindaco-di-castellammare/93522

Qui gran parte dei pezzi usciti:

http://247.libero.it/rfocus/23654346/0/scopello-legambiente-contro-l-accesso-gratuito-alla-tonnara/

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3 Commenti

  1. Ringrazio a nome del Coordinamento Mare Libero di Scopello Evelina Santangelo, Fabio Stassi e gli scrittori firmatari per avere raccolto il nostro appello per la difesa del libero accesso al mare e aver preso coraggiosamente posizione su questa vicenda. La riflessione avviata va ben oltre il singolo caso di Scopello e spero che da qui possa aprirsi un dibattito serio sulla fruizione dei beni comuni e sulla loro gestione pubblica in Sicilia»

  2. Appoggio l’iniziativa e mi congratulo con gli scrittori che si sono esposti per salvaguardare dei diritti! Ammirazione, così mi piace !☺️

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Helena Janeczek è nata na Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da trentacinque anni. Dopo aver esordito con un libro di poesie edito da Suhrkamp, ha scelto l’italiano come lingua letteraria per opere di narrativa che spesso indagano il rapporto con la memoria storica del secolo passato. È autrice di Lezioni di tenebra (Mondadori, 1997, Guanda, 2011), Cibo (Mondadori, 2002), Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), che hanno vinto numerosi premi come il Premio Bagutta Opera Prima e il Premio Napoli. Co-organizza il festival letterario “SI-Scrittrici Insieme” a Somma Lombardo (VA). Il suo ultimo romanzo, La ragazza con la Leica (2017, Guanda) è stato finalista al Premio Campiello e ha vinto il Premio Bagutta e il Premio Strega 2018. Sin dalla nascita del blog, fa parte di Nazione Indiana.
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