POETI (elenchi # 4)

di Giacomo Sartori

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poeti erotici

poeti eretici

poeti erratici

poeti ieratici

 

lirici sotto le tamerici

lirici sui larici

lirici con le varici

lirici senza narici

 

poeti avanguardisti

poeti neoavanguardisti

poeti della retroguardia (linguistica)

poeti sempre in guardia (on line)

poeti guardoni

 

cantori incantevoli

cantori incantati (dai tramonti neoliberali)

cantori incatenati (al linguaggio dell’ottocento)

cantori scannati

 

poeti celebrati

poeti acerebrati

poeti cerebraloni

 

poeti di successo (tutto è relativo)

poeti sul cesso

poeti che cessano di poetare (e di postare)

incessanti versificatori

 

poeti pubblicati a proprie spese

poeti pubblicati a spese altrui

poeti impubblicabili (pubblicati)

poeti pubblicabili (impubblicati)

poeti pubblicati per concorso di cose

poeti pubblicati per concorsino di poesia

 

 

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poeti incompresi

poeti incomprensibili

poeti incompressibili

poeti incommensurabili

 

poeti sperimentali

poeti sperimentati

bardi speranzosi

slammisti spericolati

rapsodini spiritosini

 

sonettisti terrificanti

versificatori terribili (versione due punto zero)

rimatori territoriali (provincere o morire)

poetoni terroni

 

aedi medievali

aedi mediatici

aedi meditativi

aedi senza piedi (metrici)

aedi senza eredi

 

poeti ispirati

poeti aspirati (da facebook)

aspiranti poeti

poeti aspiranti i tappeti (degli editori)

poeti sospiranti

poetone spiranti

 

trovatori dialettali

lirici paralitici

lirici paratattici

lirici antipatici

 

poeti egocentrici

poeti egolatrici

poeti egolalici

poeti egolabili (l’eccezione c’è sempre)

poeti regolabili (in metro e volume)

 

 

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lirici neolirici (con languori neoprenici)

neolirici neo-neolitici (tablet con cunei digitali!)

neolirici illirici (neocriptici)

 

impiastri che si dicono poeti

poeti che si dicono impiastri

poeti che per lo più prosano

prosatori che per di più poetano (da trattare per le rime!)

 

cantori dei tori (olè!)

cantori torinesi

cantori dei fori romani

cantori eroinomani (altri fori!)

cantori fori di testa

 

romane che rimano

riminesi che remano

rumene rimaste alle terzine rimate

 

lirici onirici (mirifici)

lirici pudici (neorfici)

lirici ludici (atipici)

lirici cinici (come cimici)

 

 

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vati vaticinanti

vati vanitosetti

vati vaneggianti

vati vietati (dal vaticano)

vati votati (da giurati rinnovati)

 

poeti potenti (amanti di Pasolini)

poetini potentini (amanti dei pisolini)

poetini un po’ lentini (senza amanti!)

poetoni polentoni

 

cantori affabulatori

cantori abbaiatori

cantori aizzatori

cantori addormentatori

 

poeti provetti (anche all’orale: nei festival)

poeti protetti (da provvidi tetti)

poeti poveretti (lumpenversificatori)

poetini pretini

poetini trentini

 

poeti portenti

poeti supponenti

poeti imponenti (o impotenti)

 

 

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11 Commenti

    • ti ringrazio, faccio appunto del mio meglio; dicendomi del resto tra me e me che forse sarebbe meglio tacere … ci sono già in giro così tante parole, e tanto appropriate, tanto sicure del proprio posto, tanto addentro a quello che descrivono… le mie sono dilettantesche, ignare, sempre fuori posto, vagamente di cattivo gusto, ingenue senza ingenuità, infantilmente petulanti; hanno certo il silenzio di steppa che si meritano;
      non è uno sfogo, davvero sono problemi che mi pongo!;
      g.

  1. *lumpenversificatori
    [come ci si iscrive?]
     
    lett. versificatori di stracci
     
    coloro che fan volar gli stracci
     
    che appendono lung-ta nella catastrofe
    preghiere su straccetti colorati al vento su lunghi fili
     

     
    il blu simboleggia il cielo e lo spazio
    il bianco simboleggia l’aria e il vento
    il rosso simboleggia il fuoco
    il verde simboleggia l’acqua
    il giallo simboleggia la terra

     
    straccio
    Stracci che volano” com. l’espressione prov. sono gli stracci (o i cenci) che vanno all’aria, o volano, significa che sono i più deboli e indifesi che pagano per gli altri.
    [Dizionario Treccani della lingua italiana]
     
    *** straziati
    **** lacerati
    ***** squarciati
    ****** cosi fragili
    ******* che si sfrantumano
    ******** senza servirsi di strumenti da taglio
     
     

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giacomo sartori
giacomo sartori
Sono agronomo, specializzato in scienza del suolo, e vivo a Parigi. Ho lavorato in vari paesi nell’ambito della cooperazione internazionale, e mi occupo da molti anni di suoli e paesaggi alpini, a cavallo tra ricerca e cartografie/inventari. Ho pubblicato alcune raccolte di racconti, tra le quali Autismi (Miraggi, 2018) e Altri animali (Exorma, 2019), la raccolta di poesie Mater amena (Arcipelago Itaca, 2019), e i romanzi Tritolo (il Saggiatore, 1999), Anatomia della battaglia (Sironi, 2005), Sacrificio (Pequod, 2008; Italic, 2013), Cielo nero (Gaffi, 2011), Rogo (CartaCanta, 2015), Sono Dio (NN, 2016), Baco (Exorma, 2019) e Fisica delle separazioni (Exorma, 2022). Alcuni miei romanzi e testi brevi sono tradotti in francese, inglese, tedesco e olandese. Di recente è uscito Coltivare la natura (Kellermann, 2023), una raccolta di scritti sui rapporti tra agricoltura e ambiente, con prefazione di Carlo Petrini.
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