Crowdfunding per un libro sugli “spazi culturali occupati”
Mentre il Teatro Valle, così come altri spazi culturali occupati italiani, è sotto un attacco concentrico delle forze che si oppongono alla rivoluzione dei beni comuni, la rivista Argo (www.argonline.it) ha deciso di dedicare una nuova opera della sua omonima collana, dopo “Calpestare l’oblio” e “Coralina”, proprio alla realtà degli spazi culturali occupati, che come il Teatro Valle resistono alla deriva mercantilista del nostro pianeta, proponendo un altro modo di gestire i beni pubblici e privati abbandonati.
Luoghi comuni. Gli spazi culturali occupati si raccontano in video è il titolo scelto per questo DVD+libro che raccoglierà i video autoprodotti di Teatro Valle Occupato (Roma), Nuovo Cinema Palazzo (Roma), Macao (Milano), S.a.L.E. Docks (Venezia), Ex Colorificio Liberato (Pisa), Teatro Rossi Aperto (Pisa), Ex Asilo Filangieri – La Balena (Napoli), Teatro Pinelli Occupato (Messina),Teatro Coppola | Teatro dei cittadini (Catania). L’opera è co-prodotta dal Teatro Valle Occupato e dall’associazione no-profit Nie Wiem (organizzatrice dei festival www.lapuntadellalingua.it e www.cortodorico.it), e co-edito dalla casa editrice Gwynplaine (www.gwynplaine.it).
Ora, tutti quelli che condividono spirito e merito dell’opera possono contribuire alla sua realizzazione, partecipando alla campagna di crowdfunding, qui: www.indiegogo.com/projects/luoghi-comuni-gli-spazi-culturali-occupati-si-raccontano-in-video/x/6574957
magari organizzandosi per tempo si poteva mettere su un piano per guadagnarsi il pane(il riferimento al premio doppiozero non è casuale. Purtroppo nemmeno i pasionari convinti a volte riescono a mettere a fuoco gli obbiettivi per ritrovare la concentrazione giusta per cambiare l’inerzia del sistema e mettere in azione gli specchi ustori dell’anima. Di solito, quasi sempre in buona fede, hanno bisogno della sponda di un politico paludato che in queste cose ci naviga, spesso riesce anche a recuperare risorse,ma alla fine annacqua il risultato)
http://www.youtube.com/watch?v=0th6wxrbU0s
La colpa però non può essere sempre e solo dei politici: serve maggiore autocritica.
Doversi improvvisare Crowdfunder comporta uno snaturamento crudele per un artista. Basta pensare a cosa ne sarebbe stato di Vincent senza Theo
Comunque a pensarci bene un po di azione non fa mai male(mentre il fatto che, per esempio, una meraviglia come Emergency sia quasi obbligata a reclutare una forza di crowdfundinger tan dan mi mette addosso una certa tristezza, perche` vuol dire, leggendo tra le righe, che i corsari, nell`accezione storicamente piu` conforme, proliferano nelle strade)
Grazie a chiunque sosterrà (economicamente) questa coraggiosa opera ma, soprattutto, a chi non farà mancare il suo sostegno (fisico, oltre che morale) al Teatro Valle Occupato, che è ormai, a tutti gli effetti, sotto sgombro!!
…svuotato a suon di colpi di maccarello!
Valerio, forse che può un timido refuso encourager sans s’enrager, à la hope et à l’éspoire d’un “back to the” future? Confiance ne veut pas dire de se méfier, n’est pas?
To hopre or not to hopre femminili intenta, ora siedo assai contenta. Come la mia amica che ora se ne sta beatamente a Dublino. :-)
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