Covered. La mia carne strappata dalle donnole
di Maurizio Ceccato
“Informazione non è conoscenza, conoscenza non è saggezza, saggezza non è verità, verità non è bellezza, bellezza non è amore, amore non è musica. La musica è il meglio”.
— Frank Zappa
1970
22 gennaio: viene collaudato il primo volo commerciale del Boeing 747 da parte della Pan Am.
17 aprile: l’Apollo 13 della Nasa rientra a terra con uno splashdown sull’Oceano Pacifico e salvataggio dell’intero equipaggio.
8 maggio: esce Let It Be, ultimo album dei Beatles.
13 ottobre: negli Stati Uniti viene arrestata Angela Davis, già assistente del filosofo Herbert Marcuse e militante delle Black Panthers.
A dicembre in Italia è approvata la legge 898 “Fortuna-Baslini” che introduce in Italia il divorzio.
Il 21 dicembre Frank Vincent Zappa compie 30 anni.
Qualche mese prima, in agosto, viene dato alle stampe il nono album di Zappa e settimo con le Mothers of Invention. Registrato pressoché dal vivo e quasi interamente strumentale, possiede oltre alla solita ironia (Prelude To The Afternoon Of A Sexually Aroused Gas Mask, con il lungo assolo di risata e il singolo My Guitar Wants To Kill Your Mama), un omaggio a Eric Dolphy (The Eric Dolphy Memorial Barbecue) e una strepitosa copertina firmata da Neon Park.
Nato Martin Muller, il 28 dicembre 1940 (sette giorni dopo Zappa), cresciuto a Berkeley, come tutti gli adolescenti ama la lettura (On the Road di Jack Kerouac lo lesse tredici volte) e la musica rock. Inizia a lavorare come pittore con i Family Dog, un gruppo di design di San Francisco che produce poster per i concerti dei gruppi psichedelici degli anni Sessanta. In onore del suo affetto per i colori incredibilmente elettrici gli viene dato il nome di Neon Park. Mentre lavora a questa serie riceve una telefonata da Frank Zappa che gli chiede di scendere a Los Angeles. Zappa era rimasto impressionato dai disegni di Park realizzati per un gruppo chiamato Dancing Food. Così invitò l’artista a disegnare la copertina per l’album delle Mothers of Invention Weasels Ripped My Flesh. Il titolo viene da un articolo apparso nel 1956 su una rivista maschile, «Man’s Life», che Zappa mostra a Park. La copertina raffigura un ragazzo che si trova a torso nudo in uno stagno d’acqua brulicante di donnole, tutte arrampicate su di lui mentre lo mordono e gli squarciano la pelle. Così Zappa disse: “Questo è quanto. Cosa si può fare peggio di così?”
Park prende spunto da quell’immagine e frulla insieme una pubblicità degli anni Cinquanta sui rasoi da barba elettrici Schick, le donnole assetate di sangue, una pittura di ispirazione anni Quaranta (Gil Elvgren divenne un suo riferimento iconico in più riprese) e la pop art con i balloon di Roy Lichtenstein. Lo stile di Neon Park ricco di elementi popular e riferimenti surrealisti è accomunato al movimento della Lowbrow Art, sorto proprio attorno al 1970 a Los Angeles, da un mix di autori di fumetti underground («Zap Comix»), musica psichedelica e hot-rod, intriso di umorismo malizioso e sarcastico che ha dato vita, in seguito, alla corrente pittorica del Pop Surrealism.
Il dipinto di Park, per il quale è stato pagato 250 dollari, rischia però di non vedere la luce. Zappa si scontra con la Warner Bros. per l’idoneità della copertina.
“Evidentemente”, dice Park in un’intervista degli anni Ottanta “ci fu un bel confronto su questa copertina. Non doveva essere nei loro standard anche se oggi sembra abbastanza addomesticata”. Anche dopo che la Warner Bros. acconsentì ad usarla, ci furono molti problemi. “Il disco stampato fu ritenuto offensivo ma io sono rimasto molto soddisfatto e divertito dal risultato della copertina, e così è stato per Frank”, dice Park. “Voglio dire, abbiamo ridacchiato molto”.
John Williams (amico e collaboratore per quindici anni di Zappa) ha dichiarato recentemente che la copertina originale come prevista da Zappa era l’immagine dipinta da Neon Park con la sola parola “Rzzzz” nel balloon. I dirigenti della casa discografica avevano preso le distanze sostenendo che non potevano investire sull’album senza un documento di identità per la band e Zappa andò al tappeto. Così i discografici cercarono un compromesso tra l’immagine considerata oltraggiosa e l’aggiunta di altri balloon con dentro altre scritte identificative, “The Mothers of Invention” e “Weasels Ripped My Flesh”. In Germania il disco venne pubblicato con una copertina differente perché, appunto, ritenuta offensiva. Disegnata da Dieter Boé, la cover, tutta argento e verde, raffigura una bambola di metallo incastrata in una trappola per topi (German “Doll” Cover) che non venne mai approvata ufficialmente da Zappa.
Park proseguirà la sua carriera senza più incrociare Zappa. Disegnerà copertine e grafica per David Bowie, Dr. John, Beach Boys, ma la sua collaborazione più proficua sarà con i Little Feat e il suo leader Lowell George, per i quali dipinse tutte le copertine a cominciare da quella per l’album Sailin’ Shoes, che nel 1991 è stata nominata da «Rolling Stone» tra le migliori 100 copertine nella storia del rock.
Nel 1992, dopo un peggioramento durato un decennio, gli verrà diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica (SLA conosciuta anche come morbo di Lou Gehrig). La risposta al medico che gli comunicò la malattia fu: “Non ho mai giocato a baseball”. Park ha continuato a lavorare fino a quando la sua malattia non gli permise più di dipingere, così si è concentrato sulla scrittura di poesie, digitando con un dito sulla tastiera, quando non poteva più tenere in mano una penna.
Martin Muller muore il 1° settembre 1993, all’età di 53 anni; tre mesi dopo, il 4 dicembre, se ne va anche Frank Zappa.
Tre anni più tardi, in suo onore i Little Feat pubblicano l’album Live from Neon Park. Nel 2001 esce Somewhere Over the Rainbow: The Art of Neon Park edito da Last Gasp di San Francisco e La Lus de Jesus Gallery di Los Angeles, un libro che rende omaggio a uno dei più grandi pittori del periodo d’oro del rock’n’roll. La copertina del volume è Weasels Ripped My Flesh.
In un cerchio infinito, come un nastro di Moebius, nel 1980, Tanino Liberatore rende omaggio, sulla quarta di copertina del primo numero di «Frigidaire» allo stile e all’idea di Park per l’album di Zappa. Lo stesso Zappa contatterà Tamburini e Liberatore (creatori di Ranxerox) per la cover di The Man From Utopia. Ma questa è un’altra storia.
appassionante, mordente
effeffe
Grazie del preziosissimo e graffiantissimo e rzzzzzzisissimo articolo!
mdp
e il tutto ha molto a che fare col fatto che poison in inglese significa veleno e in francese pesce(quando avvisterai le torre smerlate tutto apparirà più chiaro diceva “il geografo nubiano”)
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