Dismissione – estratti e una presentazione al Teatro Valle
di Fabio Orecchini
FINCANTIERI: LA SOLUZIONE
E tutto riappare miseramente
monomero amore metallifero
di morire mentre mormori e invano
collezioni potassa
sillabe
oddii
le mani mutile le bocche
cucite fracassano i timpani assolti,
inutile silenzio
e apnèa il respiro parola.
Lingua morta fragilita e scuce
risvolti di pieghe contratte leucemie
lascia che io frenetichi eresie
mendaci e tulle nella gola
immacolato e incorrutibile amianto
sangue rappreso ciniglia.
Ho studiato il flusso dei venti.
Aghi ovunque
1. POLVERE
“Obliterazione dello spazio pleurico
e conseguente blocco polmonare
nel caso richiede intervento demolitivo“.
Cavità sierose anche gli occhi
tubi ricurvi e conati
modelli di modelli
bocche
forma nell’incavo
guaina
mastica cavi.
Madama Eternit sorseggia un caffè in cucina
mio padre che fuma e indurisce ancora
come grezza materia estrattiva
mia madre la scava coi denti
lo respira.
III + I :: COLLAGENI :: INSIDER TRADING
La dismissione dell’impianto industriale
generava [trielina] consensi nella pubblica opinione
rientro di capitale
da reinvestire:
nelle giuste obbligazioni in buone azioni:
avere /||\ potere
di tacere
è questo il modo in cui il mondo finisce
un abuso di mercanti
mentre il mondo finisce
Acqua nella pancia.
I.
[lumi di fumi catarri
le nuvole sparse ]
nella polvere
l’aversi
in un maalox sublinguale
nel colpo della tosse
nella tosse
nel mentre
nel verso delle mani,
dall’occhi precipitano cataratte
come ortensie giù dai davanzali
“Ancora quella mosca“.
Bucati.
1. LAMINARE
Strisciavi fino al divano
le fami saziate non la tua – avanzi –
nel corridoio seminare di ciglia
“non sei tornato a casa stanotte”
disossata voce nelle gengive – saliva –
la mano a stringere il collo
i denti finti
la nostra coscienza è la materia dei corpi
vive nei corpi non esiste
[di là, in cucina, le dita grasse di mio padre
macchiavano il bicchiere]
un esercizio continuo al lutto il tuo
svuotare il silenzio nel catodo urlante
camminare laminare come un ladro [in casa propria]
me lo hai insegnato tu
dietro i mobili covano le polveri
– brandelli di corpi – le anime dei vivi
ti spogliavi fumavi
ti toglievi le scarpe [me che ti rubo i piedi] cadevi
vorticante nel sogno – sempre lo stesso –
dell’intima morte defecare
b[latte] corpi
defecanti
*
Fabio Orecchini, Dismissione. Incluso il CD dei Pane, Dismissione. Luca Sossella ed. 2014.
http://dismissione.wix.com/il-sito
*
Domenica 4 maggio 2014
ore 18:30
Teatro Valle Occupato
via del Teatro Valle 21
Roma
il Teatro Valle Occupato e luca sossella editore
invitano alla presentazione
di Dismissione libro + cd
di Fabio Orecchini e Pane
in occasione del concerto dei Pane e
di Patrizio Fariselli degli Area alle ore 21:00
Interverranno
• Anna M. Virgili
il problema dell’amianto, il mondo intossicato,
la responsabilità degli scienziati, la presentazione del suo testo infoAmianto;
• Tommaso Ottonieri
la parola, la fine della letteratura e la volontà di creare l’ibridi,
oltre la bidimensionalità della scrittura;
• Maria Gloria Fontana
la musica, il percorso evolutivo del gruppo Pane,
la loro storia musicale, i loro lavori e la genealogia;
• Franco Berardi Bifo
il clima e l’ambiente, in senso lato, la plasticità neuronale:
come saremo indotti a pensare.
Saranno presenti gli autori e l’editore Luca Sossella
*
I commenti a questo post sono chiusi
ottimo lavoro effeffe
Dicevi a me o a Renata Morresi che è riuscita a non far saltare l’impaginazione con wordpress? :) Grazie effe effe e grazie Renata
Poesia essenziale.
Una parola per il male.
La malattia in sè.
La parola piccola cellula
Si mangia, si muore
nella violenza fatta a chi lavora.
Si sente nel corpo leggendo
La parole amiante.
Si sente l’ultima apnea
per
Uscire del dolore.
L’ultima parola.
cara Veronique, ti rispondo con questo testo contenuto sempre in Dismissione:
ti riavrai
tra le scaglie di mani nei palmi
rigati e vuote
le ferite che sgratti via [nel rovinare di unghie
scaglie di te sulle lenzuola
nei piatti sulle tovaglie – ti ho mangiato]
– ineluttabile l’avanzare dei deserti –
l’ammoniacarsi arido delle falangi – dei metatarsi-
il disossarsi del dorso
lo strazio muto dei calli
gonfi come sassi i piedi ancora
nell’acqua
nel sale.
Mi riavrai e sarà
l’alluvione in agosto
la saliva la mia che cola sui bicchieri
il sudore dei tegami
nei ricami – le giunture dei polsi –
quello che non ci voleva
grandine vuoto ad appannare
gli occhi che guardano quei vetri
me che ritorno
dimenticavo,
per ascoltare alcuni brani ed estratti dell’opera verbosonora di Pane DISMISSIONE qui: http://dismissione.wix.com/il-sito#!ascoltare/c10tw
per visionare le mie opere visive MODELLI DI BOCCHE che completano il lavoro qui:
http://dismissione.wix.com/il-sito#!vedere/cff9
per vedere il video/trailer (per il quale ringrazio il gruppo di ricerca artistica OPERA) qui: https://www.youtube.com/watch?v=Htg8XOglZyM
grazie a tutti, fabio
Musica..
http://vimeo.com/m/69559261
Grazie Fabio per il dono.
Forte.
Rimane nel corpo la parola.
Grazie.
Spero di poter leggere presto il libro. Questi versi mi toccano per vari motivi. Grazie.
Vincenzo Frungillo
ricordo che per gli amici di Napoli presenteremo Dismissione al Riot Studio (via san biagio dei librai 39) sabato 17 maggio alle ore 21:00. Introdurà l’incontro e la performance live Gabriele Frasca.
link evento su fb: https://www.facebook.com/events/266757940170577/
Grazie!