Quattro frammenti (misericordia del tempo)
di Fabiano Alborghetti
Quattro frammenti (misericordia del tempo)
per Giovanni Orelli
I
Poi talvolta ci si perde.
Non che il cuore svuoti, no: le distanze
forse, altri luoghi o troppi anni
gli affanni concentrati in tutti i giorni
a fare un muro. Il nostro eterno imperfetto.
Bisognerebbe insistere, non essere affiancati
solamente. Sconfiggere le geografie, quando si può.
–
II
Avevi ragione tu a dire
che se nulla c’è da dire, allora è meglio
un buon tacere. Troppe rane
concertini. Troppe cene di cretini.
–
III
E quanto pesa infine una frattura
o un pensiero. E una poesia?
Rinunciare agli alfabeti mi dicevi
ed io annuivo, ti capivo. Al Venezia
nei silenzi a tavolino
troppa altezza e una vita da cambiare:
troppo ufficio a darmi addosso e poco spazio
oltre i doveri. La mia valanga:
ogni giorno una discesa
nella gola maleamata, lo strozzarmi
del pietriccio. Quanto pesa una teoria?
Quale resa è più adiacente
e chi risponde, ti chiedevo, a tanto peso?
–
IV
Un’altra versione . Una suggestione
forse, arrivata l’indomani
traversando il Cassarate: da mondo a mondo
quanti poli, quanti capi della fune e pietre
e prati. Ogni anno è un anno feroce
disperso e spartito, è vero. Ma ogni giorno
è ringraziamento e festa
(nonostante le incisioni).
Ha un fiato buono (e talvolta è capitato)
vertiginoso
quando capita l’altezza. Una quieta grandezza
e ci difende dai randagi.
Poi divaga, ma è sinossi universale.
NdA. I Quattro frammenti sono stati scritti appositamente in onore degli 85 anni di Giovanni Orelli: ripercorrono una serie di incontri avvenuti negli anni e in ognuno dei frammenti è incorporato il titolo di una poesia dell’Orelli. Queste poesie sono parte dell’Antologia Sempre, senza misura, curata da Fabio Pusterla e Pietro De Marchi e di imminente pubblicazione per le Edizioni Sottoscala di Bellinzona (Svizzera).
il nostro eterno imperfetto, il muro che erigiamo per la nostra difesa, così pensiamo…la verità incomunicabile, questa è la nostra dannazione
abbattere le barriere è prerogativa (quasi esclusivamente) del pensiero
però il pensiero è un seme, e il seme si coltiva
(bisogna avere fede).
un saluto al caro Fabiano e alla sua poetica alta